Tale e Quale Show, Roberto Ciufoli: “Qui tiriamo fuori il meglio, altro che reality”, poi svela il consiglio di Pino Insegno

Libero Magazine intervista Roberto Ciufoli, concorrente di Tale e Quale Show 2024. Ecco come sta preparando il debutto su Rai1 (con una dritta dell'amico Pino Insegno).

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Tutto pronto per la nuova edizione di Tale e Quale Show. Il talent-varietà di Carlo Conti, anche quest’anno vedrà protagonisti tanti volti noti e amati dal pubblico che si cimenteranno in imitazioni nei panni dei più grandi artisti della musica italiana e internazionale, di oggi e del passato. Tra i concorrenti di questa nuova stagione c’è anche l’attore Roberto Ciufoli, che in questa intervista esclusiva concessa a Libero Magazine racconta come si sta preparando, cosa lo preoccupa di più e svela il singolare consiglio che gli ha dato l’amico (e a lungo compagno di avventure nel gruppo comico Premiata Ditta), Pino Insegno, protagonista prima di lui sullo stesso palco.

Roberto Ciufoli, nella tua carriera di attore hai indossato i panni di tantissimi personaggi, la partecipazione a Tale e Quale Show ha un sapore diverso rispetto a quello che fai con successo da molti anni?

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Certamente, è diverso, qualcosa di nuovo per me. A Tale e Quale Show la grande sfida è quella di riproporre qualcuno che esiste o è esistito davvero, e sicuramente se ci troviamo a proporne l’imitazione si tratta di una grande personaggio, che tutti ricordano e di cui il pubblico ha una sua chiara idea. Quindi non è solo un personaggio a cui dai vita tu, è mettersi nei panni, nella personalità e nel talento di chi è già nel cuore di tutti.

Su quale personaggio ti vedremo cimentarti nella prima puntata?

Farò Angelo Branduardi, che è proprio un esempio perfetto di quello che dicevo. Tutti sappiamo chi è e tutti lo ammiriamo, e lui nemmeno è nei nostri ricordi perché ancora suona e fa egregiamente il suo lavoro. Riportare su questo palco quella stessa sua energia non sarà affatto facile, è una bella sfida e c’è’ pure più responsabilità quando devi imitare qualcuno che esiste realmente. Però abbiamo la stessa chioma! (ride nda).

Cosa ti preoccupa di più di questa esperienza da protagonista-concorrente di Tale e Quale Show?

Il fatto che io non sono un cantante. Sono un attore, ma canto anche, anzi sono in giro con un musical in questo momento, ma qui ci ritroviamo a dover imitare cantanti veri, grandi voci, capisci che è proprio un’altra cosa. Non è facile, da fuori sembra semplice, ma già è difficile assomigliare nella voce, poi bisogna anche riuscire a riproporre i personaggi, ciò che li rende riconoscibili, i loro atteggiamenti, i loro tic. Insomma, sono tante cose messe insieme: non è che sia proprio come cantare sotto la doccia, ecco…

Questa è una trasmissione che va avanti da diversi anni, portando a casa sempre buonissimi ascolti. Da navigato professionista del mondo dello spettacolo, il segreto di un successo così longevo, secondo te, qual è?

Questo è un programma che funziona perché è fatto bene. E’ pensato e realizzato da grandi protagonisti, dalla conduzione, alla giuria, nulla è lasciato al caso. Ho respirato immediatamente arrivando qui per le prove il "senso dello spettacolo", tutti coloro che vi lavorano puntano a fare lo spettacolo migliore possibile e anche i concorrenti-protagonisti sono subito messi a proprio agio: nessuno viene messe sotto stress in situazioni esasperate che puntano a far uscire il peggio dalle persone come nei reality, al contrario qua si cerca di divertirsi, tirando fuori il meglio. Credo che sia una delle due trasmissioni rimaste in tv – l’altra è Ballando con le Stelle – dove è richiesto di saper fare qualcosa. Per questo funzionano e vanno avanti tanto, sono programmi in cui i personaggi si mettono alla prova e si impegnano per fare qualcosa, e quest’impegno fa spettacolo.

Una provocazione, ce la permetterai: dì la verità, sei qui perché sei amico di Pino Insegno?!

(ride) No, sono qui perché ho fatto come tutti gli altri un provino, anzi in realtà ne ho fatto più di uno perché anche negli anni passati ne avevo fatto un altro. Anche Pino ha partecipato come concorrente, mi hanno chiesto se mi ha dato qualche consiglio e io scherzando ho risposto che mi ha consigliato di tenere accesa la macchina, per eventuale fuga se qualcosa andasse storto! Parlando seriamente, penso che ogni anno anche la scelta del cast sia fatta per azzeccare un amalgama che metta insieme tanti elementi: dal cantante più impostato, al personaggio che possa dare un tocco più divertente e strappare un sorriso come posso essere io, passando per la scelta di volti di varie generazioni .

Ma tra i tanti personaggi che ammiri, ce n’è uno in particolare su cui ti piacerebbe metterti alla prova, tentando di imitarlo?

Ce n’è più di uno, anche tra personaggi che ho conosciuto. Ora mi viene da dirti sicuramente un grande musicista che amo e che ho anche conosciuto, che è Bruno Lauzi. Mi è sempre piaciuto, lo ritengo un grande artista, poi l’ho conosciuto e ho scoperto una grandissima testa, una mente brillante. Ecco, mi piacerebbe proprio provare a entrare nei suoi panni, e chissà se succederà…


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