Sharon Stone al Torino Film Festival su Trump: “L’America è un’adolescente arrogante”
Sharon Stone durante il Torino Film Festival ha toccato importanti tematiche d’attualità come la rielezione di Trump e la lotta alla violenza contro le donne.
Sharon Stone, ospite al Torino Film Festival per ritirare il premio Stella della Mole e presentare Pronti a Morire (The Quick and the Dead), ha fatto dichiarazioni forti su temi cruciali come la violenza contro le donne e la situazione politica degli Stati Uniti. L’attrice ha criticato apertamente l’America per aver scelto Donald Trump come presidente, definendo il paese "un’adolescente irrequieta che pensa di sapere tutto". Ha sottolineato come il suo paese non abbia compreso le conseguenze delle proprie azioni politiche e sociali. "La naiveté americana è pericolosa, non abbiamo mai visto questo prima a differenza dell’Italia che ha avuto il fascismo. Ma come sempre, tutto può cambiare, come è successo in altri periodi della storia," ha dichiarato Stone, riferendosi ai rischi di un ritorno a forme di autoritarismo, come quelle già vissute dall’Italia.
Stone ha anche affrontato il tema della violenza contro le donne, un problema che definisce come "la causa principale da affrontare nella nostra società". In una riflessione profonda, l’attrice ha spiegato che "il numero uno dei killer per le donne è l’uomo", ponendo l’accento sul fatto che la violenza maschile è un’emergenza globale. "Non possiamo più ignorare quando gli uomini sono violenti, i buoni uomini devono intervenire e fermare i cattivi," ha affermato, chiedendo una maggiore responsabilità da parte degli uomini nel contrastare questa piaga sociale.
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Entra nel canale WhatsAppSharon Stone eroina fuori e dentro lo schermo
Sharon Stone ha raccontato anche la sua esperienza sul set di Pronti a Morire, sottolineando l’importanza del suo ruolo di protagonista in un western che rompe gli schemi di genere. "Un’eroina che affronta la morte con coraggio. Era una donna forte in un genere che storicamente ha privilegiato gli uomini. Questa libertà creativa mi ha molto ispirato," ha spiegato, ribadendo l’importanza di creare storie che mostrano personaggi femminili complessi e potenti.
Stone ha discusso del futuro del cinema e dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla creazione artistica. Pur riconoscendo che l’IA potrà essere utile per compiti funzionali, ha rassicurato il pubblico che "non sostituirà mai l’emozione umana". Non tutto però della tecnologia è un male: "Un film che una volta richiedeva mesi di preparazione può ora essere realizzato in sei settimane. Ma questo non significa che la qualità venga meno. La velocità e l’efficienza permettono di esplorare nuove idee e sfide creative. È un periodo molto eccitante per fare cinema." La settima arte per Sharon Stone, resterà sempre uno strumento di espressione autentica, capace di raccontare storie profonde e toccanti.
Concludendo, l’attrice ha ribadito che il cambiamento è possibile solo attraverso un impegno collettivo, ricordando che "è solo attraverso l’arte e la cultura che possiamo esprimere la nostra verità senza violenza." La grande artista ha poi dato appuntamento alla prossima primavera, quando a Roma ci sarà una sua mostra di quadri.