Serena Bortone: dietro la "vendetta" Rai, forse un favore a Meloni (ma c'è l'incognita Ranucci). Il retroscena

Dagospia scrive che la sostituzione della Bortone con Latella sarebbe una strategia dei vertici Rai per placare la premier, furiosa per la gestione del caso Scurati

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Serena Bortone
Fonte: IPA

Tira aria nera, in Rai. Dopo la ormai certa "vendetta" su Serena Bortone, spunta infatti un’indiscrezione che si avvicina (molto) a ciò che in molti temevano. Stando a Dagospia, l’addio senza cerimonie alla Bortone, con inserimento al suo posto di Maria Latella, sarebbe stato una sorta di favore in extremis della Rai all’adirata Giorgia Meloni. Troppo grande, pare, l’affronto della giornalista che aveva scelto di leggere ugualmente il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati. Quindi l’ira della premier sarebbe indirizzata soprattutto ai vertici Rai, che hanno "dormito" sul fattaccio. E intanto il collega di Bortone, Sigifrido Ranucci, prepara una contro-mossa in totale solidarietà all’amica. Ecco i particolari qui sotto.

Serena Bortone, Dagospia: l’ipotesi favore alla Meloni

Si sospettava da un po’. Che i fili Rai siano mossi dalla maggioranza, è un fatto da anni. Ma qui, in questo caso di "cacciata" della Bortone, pare vi sia stato un bel favore diretto alla primo ministro in persona, Giorgia Meloni. Dagospia (con ragionevole certezza) rivela che i vertici di Viale Mazzini avrebbero spinto per lo stop a "Che sarà" di Serena Bortone, in modo da ingraziarsi i capi di governo. Rea di aver difeso il Premio Strega Antonio Scurati, la Bortone sarebbe quindi vittima di giochi politici più complessi. Ma occorre andarci piano, servono conferme.

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In ogni caso Dagospia riporta quanto segue: Giorgia avrebbe tuonato contro i vertici Rai per essersi "mossi come elefanti in una cristalliera mettendola in seria difficoltà e trasformando la Bortone in un’eroina". Inammissibile, dunque. Al suo posto dovrebbe arrivare la graditissima Maria Latella, in teoria più incline ai diktat di partito. Questa è la scelta. E il risultato uno solo. Quale? Serena Bortone verrà stoppata dalla sua Rai. Lei, come rimarca sempre Dagospia, per ora non interviene a parole: "Nessun commento dalla conduttrice che attende la punizione ‘ufficiale’ dall’azienda (una sospensione per l’affaire Scurati)".

Quantomeno però rincuora un altro rumor, dell’ultim’ora. Sembra che Sigfrido Ranucci sia pronto a scendere in campo per difendere la Bortone. In pratica la domenica lui vorrebbe allungare Report per rimpiazzare con sgarro il programma tolto a Serena. Intanto chi non sta sereno è Viale Mazzini. Se è vero che hanno fatto un assist dell’ultimo minuto alla Meloni, dopo il "disguido" Scurati-Bortone, allora significa che cala di molto la credibilità nei loro confronti. Una cosa è la linea imposta dal governo, un’altra fare regali per timore (forse) di ripercussioni peggiori. Attendiamo chiarimenti per capire se è quello che è accaduto oppure no. Speriamo nella seconda ipotesi. Temiamo la prima.


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