Selvaggia Lucarelli nel mirino dei clan (per colpa di Chico Forti). La reazione choc della giornalista

Il detenuto avrebbe preso di mira la giornalista, e Travaglio, cercando in carcere un contatto con la 'ndrangheta. Indaga la Procura. La blogger si sfoga via social.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Notizie nere. La giornalista Selvaggia Lucarelli e il suo collega Marco Travaglio finiscono, come riporta il Corriere, nel mirino della ‘ndrangheta per volere di Chico Forti. Il condannato che da poco è tornato in Italia, grazie all’intercessione di un’entusiasta Giorgia Meloni, avrebbe infatti chiesto aiuto a un detenuto per potersi "vendicare" di Lucarelli, Travaglio e di una terza persona al momento non nota. Gravissimo il quadro che emerge da questa vicenda. E mentre la Procura di Verona si muove in tempi record, aprendo un fascicolo per indagare su Forti, Selvaggia Lucarelli reagisce (con preoccupazione) attraverso le sue storie Instagram. Ecco di seguito tutti i dettagli della vicenda.

Selvaggia Lucarelli nel mirino dei clan

È tornato in Italia per finire la sua pena qui, da noi. E ne hanno fatto una vicenda patriottica, quelli che in questi anni hanno scelto di sostenerlo. Adesso Chico Forti, condannato in America per omicidio (futilissimi i motivi del gesto) forse ha fatto il passo più lungo della gamba. Perché invece di starsene buono, nella cella che lo Stato gli ha concesso, avrebbe deciso di muovere da dietro le quinte certi fili pericolosi.

Sia l’Ansa che il Corriere della Sera lo confermano. Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio sarebbero finiti nel mirino di Chico Forti, il quale avrebbe chiesto a un altro detenuto di mettersi in contatto con la ‘ndrangheta. Lo scopo? "Mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona". Il caso è gravissimo, tanto che la giustizia si sta già muovendo con rapidità. Su Ansa leggiamo: "La Procura di Verona ha aperto un fascicolo per indagare su Chico Forti. Un detenuto del carcere di Montorio ha riferito che l’ex campione di surf, recluso da oltre un mese nello stesso istituto di pena veronese, gli avrebbe chiesto di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona".

Così il "Garante nazionale dei detenuti ha attivato accertamenti". Si apprende dal Corriere e dal Fatto Quotidiano, poi, che in cambio del contatto con i clan Forti avrebbe promesso al detenuto-spia un aiuto futuro non appena riottenuta la libertà. La Procura per ora ha sentito tre testimoni, fra i quali anche un secondo detenuto che avrebbe assistito all’incontro tra Forti e colui che avrebbe dovuto contattare la ‘ndrangheta. Marco Travaglio, intanto, era stato avvertito lo scorso lunedì. E anche Selvaggia Lucarelli è stata messa al corrente. Difficile capire a fondo i motivi di un gesto simile, da parte di Forti. L’unica cosa che viene in mente è il recente titolo del Fatto, che il 19 maggio apriva la sua edizione con un poco diplomatico "Benvenuto assassino". Chico Forti era appena tornato a casa.

Il commento a caldo della Lucarelli

Sull’onda della notizia, Selvaggia Lucarelli si è espressa via social. Non è stata polemica o divisiva come al solito, anche perché qui non si parla di Pandoro e Ferragni, ma di roba bella seria. "Come capirete è una questione complessa e sto raccogliendo i pensieri", dice infatti la Lucarelli all’interno di una delle sue storie. Poi invita i followers a informarsi sul caso Forti guardando un documentario. E infine precisa: "È importante che lo vediate perché tutto quello che è venuto dopo (lo spazio mediatico lasciato in mano all’armata sgangherata degli innocentisti da bar) ha creato un corto circuito. La tesi innocentista ha preso il sopravvento e i fatti si sono persi per strada. Un corto circuito che si è rivelato pericoloso. Ed è un pericolo sociale che va molto oltre quello che sta capitando a me".

Una volta tanto, tutta la comprensione e nessuna recriminazione vanno a Selvaggia Lucarelli.


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