Selvaggia Lucarelli, bagarre alla presentazione di un libro. La frase choc (e il dito medio) contro un reporter
La blogger era impegnata come moderatrice, a Milano, per presentare il nuovo libro dell'amica Serena Mazzini. Ma una domanda scomoda ha scatenato il caos. Ecco i dettagli.

Scoppia il caos alla presentazione del nuovo libro di Serena Mazzini. Ieri, 19 marzo, era presente all’evento Selvaggia Lucarelli, chiamata come ospite e moderatrice dall’amica scrittrice. Ma a un certo punto la domanda di un giornalista ha sollevato una bufera, per il riferimento al caso della ristoratrice Giovanna Pedretti, morta suicida nel gennaio 2024. Al tempo Selvaggia era finita nel ‘tritacarne’ mediatico per aver ipotizzato che la recensione della ristoratrice fosse falsa. E ieri, colpita sul vivo, ha scatenato una serie di risposte al veleno e un bel gestaccio (ripreso prontamente sui social). Ecco i dettagli.
Selvaggia Lucarelli, caos alla presentazione di un libro a Milano
Dove c’è Selvaggia, quasi sempre, c’è polemica. Stavolta, però, bisogna riconoscere alla blogger di non aver provocato nessuno, anzi. Sarebbe stato il giornalista Massimiliano Zossolo di Welcome To Favelas, presente alla discussione sul libro di Serena Mazzini, a stuzzicare la Lucarelli senza preavviso.
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Entra nel canale WhatsAppIn sostanza si discuteva del libro della Mazzini "Il lato oscuro dei social network", e l’autrice aveva invitato alla Mondadori di piazza Duomo, a Milano, proprio Selvaggia Lucarelli (amica e collaboratrice della scrittrice). Quando a un certo punto, il sopracitato Massimiliano Zossolo ha domandato cosa ne pensasse Mazzini del caso della ristoratrice Giovanna Pedretti, morta suicida l’anno scorso.
Ed è qui che Selvaggia è intervenuta senza filtri. "Andiamo avanti. La prossima domanda?", ha sbottato la giurata di Ballando, "capite a che livello di stalking siamo arrivati nella mia esistenza? Questa è la presentazione del libro di Serena Mazzini, nessuno osi togliere spazio e tempo e alla presentazione del libro di Serena Mazzini che non merita di essere messa in ombra per colpa mia. Chiunque voglia tormentarmi, perseguitarmi e stalkerizzarmi può farlo alla fine della presentazione e qui chiudo".
Immediata, poi la risposta del giornalista di Welcome To Favelas: "Questo è un comportamento fascista". Che a sua volta ha scatenato una contro-replica da manuale da parte della Lucarelli. "E chiudo dicendo che ero talmente preparata a questo momento che qui in seconda fila c’è il mio avvocato". E come se non bastasse, dopo l’evento hanno iniziato a circolare sui social video della presentazione, compresa una clip in cui si vede chiaramente Selvaggia fare il dito medio. Non una reazione elegante, è vero. Ma va pur detto che la domanda del giornalista era apparsa a tutti fuori luogo.
La vicenda (delicata) di Lucarelli e Giovanna Pedretti
Per capire la reazione di Selvaggia, occorre tornare brevemente alla vicenda della ristoratrice Giovanna Pedretti. La donna era finita sui giornali per una recensione omofoba, che il suo ristorante avrebbe ricevuto online e a cui lei, prontamente, avrebbe risposto difendendo i clienti offesi. Ma il punto è che il caso era diventato nazionale, quando si erano diffusi i primi sospetti di una falsa recensione. Tradotto in soldoni: si pensava che la Pedretti avesse scritto di suo pugno il commento omofobo, per poi ottenere visibilità dalla sua stessa risposta in difesa dei clienti.
Nel polverone, tra le tante voci coinvolte, c’era stata anche quella di Selvaggia Lucarelli (e del compagno Lorenzo Biagiarelli). Anche la blogger, infatti, aveva ipotizzato che la recensione in questione fosse falsa. Motivo per cui, quando poi la ristoratrice decise di togliersi la vita, Selvaggia e il compagno finirono senza cerimonie nel tritacarne dei media.
Non stupisce, quindi, che una vicenda così delicata abbia segnato fortemente la firma del Fatto. E allo stesso modo è chiaro, chiarissimo, il motivo della reazione di Selvaggia alla presentazione di ieri. Certi temi andrebbero toccati con molta più delicatezza.