Selvaggia Lucarelli attacca le scuse di Angela Carini: “Furba, fa la vittima come i Ferragnez”, poi rimprovera la Meloni

La giornalista sfrutta le sue passate considerazioni sui Ferragnez per analizzare il comportamento scorretto dell'atleta azzurra, ironizzando sulle sue scuse

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Il caso dello scontro di boxe alle olimpiadi tra Angela Carini e Imane Khelif ha assunto risonanza mondiale, tutti ne parlano, creando un vero e proprio scontro culturale. Quel che è certo è che la povera Imane è biologicamente donna, e si identifica come donna, quindi la sua partecipazione alla competizione non può in nessun modo essere contestata solo per i suoi livelli più alti di ormoni, che come ricordiamo vengono adeguatamente monitorati prima e durante le competizioni per essere certi siano ai livelli corretti e non superino una certa soglia. Allo stesso modo l’opinione internazionale si è concentrata anche sul gesto di Carini di ritirarsi dopo solo un pugno dall’inizio della competizione, giudicato anti-sportivo e vittimistico. Adesso Angela ha annunciato di volersi ritirare dalla boxe, a poche ore da un incontro con Giorgia Meloni, per far cosa non si sa (ma un’idea qualcuno ce l’ha). Sembra che non tutti abbiano giudicato positivamente le sue dichiarazioni spesso contraddittorie e le sue scelte post gara. Tra questi figura sicuramente la giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha analizzato quanto successo nelle ultime ore nella carriera della boxer.

L’attacca di Selvaggia Lucarelli ad Angela Carini

Lucarelli riparte dal libro scritto sul caso Ferragnez, per fare delle osservazioni su quanto successo con la boxer italiana: "C’è un passaggio nel libro che ho scritto sui Ferragnez in cui spiego come a un certo punto i due influencer si buttino sulla narrazione vittimistica (il Sanremo lacrimoso di Chiara ne è stato l’emblema) perché comprendono che c’è solo un ruolo a funzionare più di quello del vincente: quello della vittima. Ecco, alle olimpiadi qualche atleta ha capito bene come funziona il mondo dei media e, soprattutto, cosa puoi fare quando ti accorgi di non essere la più forte: piangere. E ora veniamo ad Angela Carini, perché la vicenda non è poi così diversa, sebbene la consideri molto più grave". Effettivamente la giornalista fa un’analisi lucida di quello che potrebbe essere passato nella mente della sportiva nelle scorse giornate: "Angela Carini ha usato il ruolo della vittima per "vincere" senza vincere. Intanto, per la cronaca, la pugile ungherese Luca Anna Hamori che domani sfiderà Imane sta pubblicando dei meme che sbeffeggiano la pugile algerina (l’Ungheria non si smentisce mai). Quello che insegna questa brutta storia è, da un lato, che essere dei grandi atleti non è questione di cromosomi, di testosterone, di bicipiti, di struttura muscolare. Angela Carini si è comportata da atleta mediocre, e la mia sensazione è che non fossero i colpi ad essere troppo forti, ma la sua paura di perdere. E che non le sia sembrato vero di poter strumentalizzare l’aspetto androgino dell’altra per ritagliarsi il ruolo della vittima, della fanciulla inerme di fronte alla forza subumana del maschio che voleva sembrare donna". Lucarelli, riprendendo le scuse della Ferragni nell’iconica tuta del suo brand, commenta poi le scuse contraddittorie della Carini scrivendo: "Momento tuta grigia".

La stoccata a Giorgia Meloni

Ovviamente le considerazioni si sono spostate subito anche sulla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, reduce di essersi fiondata sulla questione con una fretta che non compete un Presidente, ma più probabilmente gli esperti del Comitato Olimpico Internazionale. Su X infatti, la giornalista scrive: "Meloni, quella che è nata biologicamente donna e si fa chiamare il presidente ha qualcosa da dire su una donna che è nata donna e gareggia in una competizione femminile. Vabbè".


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