Giallo a Boss in incognito, il dipendente 'tradito' dal capo adesso rischia la casa: "Ho un mutuo che mi strozza"

Un 60enne, che aveva partecipato al programma due anni fa, aveva ricevuto la promesso di estinguere il mutuo di 60mila euro.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Max Giusti
Fonte: RaiPlay

Scoppia il giallo a "Boss in incognito". Grazie al programma condotto su Rai 2 da Max Giusti, un 60enne era certo di poter finalmente estinguere il mutuo che lo tormentava. Ma il capo per cui lavora, che aveva promesso di pagare i restanti 60mila euro dovuti alla banca, non ha mantenuto la parola data. Così adesso il dipendente si trova sul punto di perdere tutto. E come ultima spiaggia si è rivolto a un avvocato per avere finalmente giustizia. Vediamo tutti i dettagli della storia qui sotto.

Boss in incognito, lo scandalo del mutuo non pagato

La vicenda è stata ricostruita nei dettagli dal Gazzettino. Un uomo, dipendente di un salumificio, aveva partecipato due anni fa a una puntata del programma condotto da Max Giusti, "Boss in incognito". In quell’occasione il suo capo si era finto nuovo collega e aveva ascoltato la storia complicata dell’uomo: "Ho un mutuo che mi strozza, non ho mai portato mia moglie in vacanza e devo lavorare anche per dare un futuro a mia figlia". A quel punto, il boss era uscito allo scoperto e aveva promesso di risolvere personalmente la situazione: "Non devi più preoccuparti per il mutuo della casa. Ci penseremo noi". E in più si era impegnato a regalare al dipendente, ogni anno, una vacanza in un resort di Sharm el Sheik.

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E all’inizio, per la verità, tutto sembrava filare per il verso giusto. L’imprenditore aveva effettivamente offerto la prima vacanza all’uomo, che si attendeva quindi un intervento sul pagamento del mutuo. Ma i 60mila euro di debito nei confronti della banca non sono mai stati coperti. "La banca mi ha inviato una lettera", ha spiegato l’uomo disperato, "che intima il pagamento delle rate arretrate; rischio di perdere la casa". Senza altre soluzioni possibili, il dipendente del salumificio ha quindi deciso di rivolgersi a un avvocato.

"Se la lettera di diffida non sortirà effetto", ha raccontato il legale dell’uomo, Marco Vocaturo, "siamo pronti a fare causa contro la società per promessa di pagamento non adempiuta". La lettera di diffida è stata mandata sia alla società per cui il dipendente lavora, che al dirigente, proprietario di un vero e proprio impero di lusso. "Il mio cliente è disperato", ha concluso l’avvocato. Spiegando anche che l’azione legale sarà inevitabile, se le promesse fatte davanti ai telespettatori non verranno rispettate. Una brutta storia, insomma, che si ripercuote indirettamente anche sul prestigio del programma "Boss in incognito". E andrebbe risolta il più presto possibile.


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