Sara Tommasi torna in tv a Le Iene: il racconto su droga e malattia

L’ex soubrette ha dato vita a un monologo in cui ha spiegato i suoi anni infernali tra cocaina, film hard e un grave disturbo bipolare: “Voglio ricominciare”

Sara Tommasi torna in tv in una nuova veste: quella di chi ha bisogno di ripartire e, per farlo, vuole prima spiegare tutto, scrollandosi di dosso degli enormi pesi. La puntata di ieri de Le Iene, andata in onda mercoledì 31 gennaio 2023, è stato infatti il palcoscenico per un intenso monologo della ex soubrette, chiacchieratissima poco più di una decina di anni fa per i suoi eccessi e abusi e poi diventata tristemente nota per la sua malattia mentale. Sara ha voluto mettere un punto e a capo in prima serata su Italia 1, dove ha raccontato tutto il percorso infernale che ha attraversato.

Il monologo di Sara Tommasi a Le Iene

In una puntata già di per sé anomala (la seconda condotta da Belén Rodriguez e Max Angioni dopo l’addio di Teo Mammucari), a ritagliarsi uno spazio importante è stato il monologo di Sara Tommasi. L’ex "schedina" di Quelli che il calcio si è infatti esposta a cuore aperto, raccontando i suoi cupi e turbolenti anni da cui sta finalmente per uscire (ma non senza difficoltà), rivolgendosi soprattutto a coloro che, come lei, soffrono di problemi di salute mentale.

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"Undici anni fa mi hanno diagnosticato un grave disturbo bipolare. Quando ne soffri puoi non accorgerti di stare male, ma gli altri si accorgono che non sei più tu. Io non mi sentivo malata, non volevo esserlo. (…) Così ho negato la malattia, ho rifiutato le cure e l’aiuto della mia famiglia."

Poi il racconto dei chiacchierati anni, i più bui della sua carriera, con l’abbandono alla droga:

"Ho permesso alle persone sbagliate di approfittarsi di me. Ho iniziato ad assumere droga e in quel periodo una striscia era la mia medicina, la cosa più deliziosa. Sono finita sul set di un film hard senza capire come…Non ero in me. E ancora oggi qualcuno non capisce che in quella storia io sono la vittima."

Infine la lenta e difficile ripresa, con un importante appello a tutti quelli che soffrono di malattie mentali simili:

"In un momento di lucidità ho capito che dovevo farmi aiutare (…) Dal bipolarismo non si guarisce mai del tutto, ma si può avere una vita felice. Voglio dirlo alle ragazze che mi scrivono e che si sono riconosciute nella mia storia: ‘Non focalizzatevi su ciò che la malattia vi ha tolto, ma su quello che vi ha lasciato. (…). Curatevi con i farmaci e con l’amore, la malattia non possiamo farla sparire, ma possiamo affrontarla’. Neanche quel brutto periodo posso farlo sparire, ma oggi me lo lascio alle spalle per sempre. Oggi voglio dimenticare il buio, vivere al sole. Voglio ricominciare da Sara."

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