Sanremo 2025, le pagelle: Conti non intrattiene (4), Cristicchi fa piangere (9), Fedez coraggioso (7)

Nella prima serata di Sanremo non manca un problema con l'audio, mentre Cristicchi, Corsi Brunori Sas, Giorgia e Lauro conquistano la Sala Stampa: le pagelle

Al via l’attesissima prima serata di Sanremo 2025, puntata condotta da Carlo Conti su Rai Uno martedì 11 febbraio. Tanti gli ospiti durante la serata, ma uno spazio più ampio è stato concesso a Jovanotti, il quale non solo ha cantato i suoi più grandi successi ma anche un brano inedito. Non manca poi un messaggio di pace di Papa Bergoglio, intervenuto in video collegamento, e il primo ascolto dei brani dei 29 Big in gara, il tutto a grande velocità. Non solo, perché Antonella Clerici si commuove quando viene ricordato Fabrizio Frizzi con la canzone Hai un amico in me. Infine, scopriamo che i 5 artisti più votati dalla Sala Stampa sono Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro. Ecco le nostre pagelle della puntata dell’11 febbraio di Sanremo.

Sanremo 2025, puntata 11 febbraio: le pagelle dei promossi

Brunori Sas non delude mai, voto 9.5: tutta un’altra classe e qualità! Il testo è pura poesia, e ciò non sorprende se pensiamo a brani come "Secondo me", "La verità" e "Colpo di pistola", l’emozione tanta, la sua e quella che trasmette con le parole, e il tema del rapporto padri e figli (la canzone è una dedica alla figlia) viene affrontato in maniera non convenzionale, raccontando tutte le sfumature della paternità. Al secondo ascolto portiamoci un pacchetto di fazzoletti, perché già al primo le lacrime di commozione non mancano, merito anche di un ritornello che cresce sempre più e una voce, quella di Brunori, che di piatto non ha assolutamente nulla.

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Gerry Scotti intrattiene più di Carlo Conti, voto 9: diamo la conduzione di Sanremo a questo uomo! Se lo merita, tenendo conto che il vero presentatore della kermesse musicale sembra essere proprio Scotti: è lui che, con eleganza, si lascia andare a emozioni e risate, che si commuove, che con grande disinvoltura presenta i concorrenti e nel mezzo ci piazza anche qualche battuta di spirito per spezzare un po’ la monotonia e regalarci momenti di leggerezza. "Mi avete fatto sentire importante" dice per ringraziare Conti e tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Come si fa a non volergli bene ascoltando le sue parole e vedendolo così emozionato? E poi, per l’occasione, ha pure indossato la cravatta, un evento unico!

Simone Cristicchi da brividi, voto 9: che testo! Non si allontana dalla sua zona di comfort, ma presenta un brano a cui potrebbe non servire un accompagnamento musicale per quanto profondo e commovente. Da sempre un poeta, questa volta Simone entra nei cuori dei telespettatori con un brano che dice qualcosa, forse in modo ricattatorio, ma efficace perché tocca le corde più intime dell’animo umano.

Giorgia divina, voto 8.5: la canzone cantata con la tutta la voce che ha in corpo… una bomba sin dal primo ascolto! L’unica pecca è che assomiglia un po’ troppo a La sera dei miracoli di Dalla. Di certo c’è che la canzone, molto sanremese, è migliore di quella presentata nel 2023 e perfetta per mettere in luce i suoi virtuosismi vocali. Il livello è nettamente superiore rispetto alle esibizioni già viste, anche perché il brano le permette di dare libero sfogo a tutta la sua estensione vocale.

Lucio Corsi alieno da Festival, voto 8: sembra uscito dalle illustrazioni di un libro per bambini, ma non è per niente sprovveduto. Delicato, poetico il suo canto: un po’ di Alberto Camerini, un po’ di Ivan Graziani, un soffio di "Ovosodo".

Olly è il migliore tra i giovani, voto 8: il cantante porta in scena una canzone orecchiabile e piena di significato che parla dell’amore perduto, un tema in voga nel mondo della musica, ma espresso con un linguaggio nuovo e giovane. L’energia non gli manca, la presenza scenica e l’espressività nemmeno, ma in particolare a colpire è una melodia crescente che dà maggiore forza al testo.

Massimo Ranieri ancorato al passato, voto 7: lo stile non cambia, il brano è nelle sue corde: Ranieri fa Ranieri, come sempre, e gli riesce benissimo. È la canzone in sé che non merita la sua potenza vocale, né la sua innata espressività teatrale che regala sempre quel tocco di intensità in più.

Fedez la tocca ‘pianissimo’, voto 7: Una spanna sopra gli altri rapper in gara per metrica e scrittura la sua "Battito". Un testo duro e coraggioso, in cui racconta la depressione che ha vissuto toccando anche l’argomento dell’uso degli psicofarmaci. La musica non è male, come non lo è l’idea delle lenti che dilatano gli occhi per dare risalto, a nostro avviso, a quella "guerra dei mondi dentro i miei occhi", come dice il testo.

Sanremo 2025, prima serata: le pagelle dei bocciati

Achille Lauro domina il palco ma non sorprende, voto 5: dove è finito Lauro, quel provocatore che oggi invece porta a Sanremo una canzone, Incoscienti Giovani, lontana dal suo stile e in cui la sua voce non spicca affatto? Vestito da ‘conte Dracula’, l’artista dimostra ancora una volta di avere un’enorme presenza scenica, ma allo stesso tempo presenta una melodia che ricorda fin troppo il brano Tango di Tananai (la sua mano si sente bene), tanto che viene da chiedersi che fine abbia fatto la sua "incoscienza" e il suo voler osare. Insomma, anche se la canzone in sé funziona, il fatto di aver scelto un brano che gli permetta di conquistarsi una grossa fetta di pubblico con facilità, snaturandosi, non ci piace: non è da lui rifugiarsi in quella zona di comfort che appartiene a molti artisti, mettendo quindi da parte l’originalità e lo stile che da sempre lo contraddistinguono. Che abbia perso la sua personalità?

Irama solo autotune, voto 4: tutto come sempre, anche il suo stile non cambia, aspetto che i fan apprezzeranno di certo: la canzone funziona, ma non presenta alcuna novità, il che per noi è già un secco no. C’è un amore tormentato di mezzo e si sente il contributo di Blanco, ma noi preferiamo premiare quei cantanti che liberano la propria voce, donandoci vere emozioni: Irama, di suo, ha solo l’autotune. Da segnalare è anche che in alcuni passaggi non si comprendono bene le parole del testo.

Francesco Gabbani da sigla (e furbo), voto 4: altro che Occidentali’s Karma. Questa volta Gabbani porta sul palco una canzone vecchio stile che celebra la vita, ma che allo stesso tempo è poco originale e perfetta come sigla iniziale per uno di quei programmi domenicali alla Domenica In, come la sua Spazio Tempo lo è per la fiction Un professore, con la differenza che a distanza di anni ci aspettavamo qualcosa di più innovativo e fresco e invece, con furbizia, il cantante decide di restare ancorato al passato. Tra l’altro, l’intro ricorda molto una canzone di Eros Ramazzotti, ma almeno, diversamente da altri Big in gara, Gabbani non usa l’autotune, e questo è certamente da apprezzare.

Carlo Conti viaggia a velocità supersonica, voto 4: il conduttore, bravo ma rigido nel suo lavoro, sembra aver fretta di terminare la prima serata, tanto che nell’arco di un’ora e mezza metà dei Big hanno già cantato i loro brani. Non c’è grande spazio per siparietti tra una performance e l’altra, anzi Conti non vuole proprio perdere tempo e finisce per interrompere – con garbo, bisogna dirlo – anche i suoi co-conduttori per proseguire la sua corsa. Non siamo abituati a ritmi così frenetici, e soprattutto la mancanza di intermezzi rende Sanremo un po’ noioso, statico e difficile da seguire con attenzione, perché diventa un semplice susseguirsi di esibizioni ed emozioni che non si riescono a vivere fino in fondo. Insomma, Conti dacci il tempo di riprendere fiato e lasciati un po’ andare… Non chiediamo di dilatare i tempi come Amadeus, che effettivamente ogni serata la tirava per le lunghe inutilmente, ma almeno troviamo una via di mezzo.

Antonella Clerici e la stoccata a Ligabue, voto 3: dopo tanto tempo da La Prova del Cuoco, la conduttrice di The Voice Senior torna a parlare di una presunta ‘offesa’ di Ligabue ("Sa di sugo"), e lo fa con una battuta evitabile: "Dato che io so di sugo, abbiamo pensato di fare due trofiette al pesto". Nonostante il cantante abbia già negato di averlo detto (si trattava di voci di corridoio), la Clerici insiste a lanciargli frecciatine che sono segno di un astio ancora vivo in lei. Non sarebbe il caso di voltare pagina? Tutto questo accanimento (non è la prima volta che ne parla) ci sembra un tantino esagerato.

I problemi ‘tecnici’ a inizio puntata, voto 3: cominciare la puntata con ben 20 secondi di audio interrotto proprio nel momento in cui Carlo Conti sta omaggiando il compositore Ezio Bosso non ci sembra il modo migliore per tenere incollato il pubblico alla televisione (a quanto pare, si tratterebbe di censura vera e propria). I problemi non sono mai mancati a Sanremo, però che ancora oggi si presentino in diretta in maniera così improvvisa senza darci alcuna spiegazione ci fa un po’ ridere, anche visto che da giorni non sentiamo dire altro che "è tutto pronto".

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