Sanremo 2025, Conti fa ‘mea culpa’ e sgonfia le polemiche: “La vera classifica? La farà il pubblico”
Il conduttore del Festival ha salutato questa edizione nell'ultima conferenza stampa in programma. Soddisfazione per i numeri e qualche ammissione inevitabile. Ecco i dettagli.
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Numeri da record e solite polemiche. Il primo Festival dell’era post-Amadeus si chiude, e Carlo Conti tira le somme nell’ultima conferenza stampa della kermesse. Lo share ha raggiunto vette inaspettate (73,1%) e tutto sommato le proposte dei cantanti sono piaciute. Certo, per alcuni poteva vincere Giorgia. Per altri Cristicchi. Ma a questo Conti dà poca importanza. Resta la soddisfazione di un’edizione tranquilla e solida. Anche se il direttore artistico non si tira indietro, quando è il momento di analizzare gli errori (pochi) commessi nel corso di queste serate. Ci sarà sempre l’anno prossimo per aggiustare il tiro, dopotutto. Vediamo qui sotto i dettagli.
Sanremo 2025, le ammissioni di Carlo Conti nell’ultima conferenza
Addio a Sanremo, almeno per un anno. Arriva il commiato di Carlo Conti, che chiude la frenesia di questi ultimi cinque giorni in salsa Festival. "Fin dall’inizio ho accettato questo impegno non come sfida", dice il conduttore in conferenza, "ma dovevo riprendere un lavoro iniziato nel 2015 e proseguito per 3 anni, prima da Baglioni e Amadeus con Fiorello. Per questo è stato facile: nessuno di noi ha fatto la direzione artistica per sé stesso, ma l’ha fatto per l’azienda e per il pubblico. Spero di averlo fatto nel modo migliore. I risultati mi pare che dicano di sì, adesso il problema vero è per chi lo dovrà il prossimo anno…Ah già vero, sono io!".
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Entra nel canale WhatsAppC’è stato anche spazio per un commento sulle polemiche, che Conti ha scansato con mestiere: "Fa un po’ parte del dna del Festival di Sanremo un po’ di contestazione. Preferisco questo Ariston a quello di qualche anno fa che stava sempre seduto e non faceva niente. Io sono stato sorpreso come il pubblico. A Giorgia l’ho detto anche in onda, quella standing ovation vale più di un piazzamento a Sanremo. Pensate a Tuta Gold lo scorso anno. La classifica di Sanremo è la fotografia di un momento. Credo che la classifica del televoto sia molto vicina a quella delle radio, mi dicono. La vera classifica la farà il pubblico nei prossimi giorni".
Gli errori a Sanremo e i piani di Conti per il futuro
E quando è arrivato il momento di fare ‘mea culpa’, il direttore artistico di Sanremo non si è tirato indietro. Ha chiarito cosa non è andato, nell’edizione appena conclusa. Il primo errore è stato "finire troppo tardi nella finale. Secondo me alle 2 è troppo, deve terminare all’1.40". Mentre il secondo sbaglio, secondo Carlo, è stato "dare la classifica definitiva fino all’ultimo posto. Ho sperimentato nella serata cover la classifica dei soli primi 10. Ecco, mi piace, magari l’anno prossimo faremo così. Daremo solo i primi 10 in classifica". Insomma, è evidente che anche per Conti si poteva fare meglio. Il suo è stato un punto di partenza ottimo (soprattutto per i risultati in termini di share). L’anno prossimo ci sarà spazio per una vera e propria consacrazione.