Sanremo 2025, Conti è certo: "Niente monologhi". E con Cattelan punge Chiara Ferragni (e Amadeus)
Il nuovo conduttore del Festival ha deciso di dire addio agli 'interventi lunghi' degli ospiti: "Sono un po' passati".
Niente monologhi nel Sanremo di Carlo Conti. Nella 75esima edizione del Festival non ascolteremo più gli interventi di ospiti e co-conduttori a cui invece ci aveva abituati Amadeus, e che negli anni hanno tanto diviso il pubblico. Il nuovo direttore artistico della kermesse, al via il prossimo 11 febbraio, è stato chiaro: "Non ho voluto i monologhi, gli interventi lunghi. Sono un po’ passati", ha spiegato il conduttore toscano. Ospite di Alessandro Cattelan nel podcast Supernova, Conti ha precisato, ancora una volta, che il suo sarà un Sanremo senza intermezzi che esulano dalla musica, e quindi senza i ‘discorsoni’ presenti gli scorsi anni: "Quello che si vede è la punta dell’iceberg, è quello che hai preparato prima che è importante. Sono abbastanza distaccato dalle cose che faccio. Vivo tutto con grande serenità e divertimento, non vedo l’ora di essere lì e fare il mio lavoro", ha sottolineato per poi trovarsi d’accordo con Cattelan nel dire che i monologhi avevano perso la loro efficacia con il passare del tempo, risultando poco incisivi e pesanti alle orecchie del pubblico: "Sì, alcuni erano un po’ forzati", ha poi concluso annuendo.
Sanremo, Conti dice no ai monologhi, e con Cattelan punge Ferragni (e Amadeus): "Niente letterina del piccolo Carlo?
Già più volte Carlo Conti aveva dichiarato che il suo sarebbe stato un Festival ‘snello’, veloce e senza intermezzi che non parlassero di musica. Lo ha anche ribadito a Cattelan, prossimo conduttore del DopoFestival e poi insieme ad Alessia Marcuzzi della serata finale della kermesse, chiarendo il perché ha deciso di abolire i monologhi degli ospiti:
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Entra nel canale WhatsAppFaccio sempre il mio Festival e quest’anno ho fatto delle piccole variazioni. Ho mantenuto la varietà di co-conduttori per dare sempre nuovi elementi di discussione e commenti ma non ho voluto i monologhi, gli interventi lunghi. Sono un po’ passati.
Poi la precisazione: "Sono scelte, secondo me certi argomenti si possono trattare in modo veloce, anche con una parola o un gesto, è molto più incisivo che parlarne per dieci minuti". Parole che lasciano intuire una velata critica alle scelte fatte in passato da Amadeus, e con cui Alessandro Cattelan si è trovato completamente in sintonia, commentando con una punzecchiata a Chiara Ferragni: "Quindi la letterina del piccolo Carlo non la fai?", la domanda con evidente riferimento al monologo fatto dall’imprenditrice digitale sul palco dell’Ariston nel 2023. "No, no, tranquillo non la faccio", ha rassicurato Conti, rispondendo con ironia alla provocazione.