Sanremo 2023, i top e i flop della quarta serata

La quarta serata di Sanremo 2023, quella dei duetti delle cover, si è conclusa con la classifica che ha visto trionfare, ancora una volta, Marco Mengoni con la sua interpretazione di Let it be. Alla luce di questo il cantante di Ronciglione risulta ancora saldamente in testa alla classifica generale. Dietro a lui ci sono Ultimo, Lazza, Mr Rain e Giorgia. Ma molte cose sono successe nelle precedenti ore. Quali sono stati i momenti migliori e quelli peggiori della serata del 9 febbraio del Festival? Ecco i nostri Top e Flop.

Top

Giorgia ed Elisa

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Sono stati diversi i duetti che hanno emozionato il pubblico in questa lunghissima quarta serata di Sanremo 2023 che ha visto sfilare, insieme ai 28 cantanti in gara tanti nomi importanti della musica italiana, ma ci sono stati momenti che hanno convinto ad alzarsi dalla sedia anche il tradizionalmente ingessato pubblico dell’Ariston. Una standing ovation davvero lunga è arrivata per Giorgia ed Elisa, due delle più grandi artiste della musica italiana contemporanea che, insieme, hanno eseguito due capolavori, Luce e Di sole e di Azzurro regalando un momento di magia al pubblico in teatro e a casa. Eppure arrivano quarte.

Marco Mengoni

Ma insomma, chi fermerà Mengoni il favoritissimo, nel suo percorso verso la vittoria nella serata di domani sera? Perché anche l’esibizione nella serata dei duetti è stata magica grazie alla scelta di un capolavoro assoluto come Let it be e di un fantastico coro gospel a sostegno della sua gran voce.

Colapesce, Dimartino e Carla Bruni

Carla Bruni avrà sicuramente moltissimi pregi, ma la capacità di sembrare simpatica, oggettivamente, non è tra questi, eppure, Colapese Dimartino la chiamano sul palco dell’Ariston a cantare Azzurro e fanno il miracolo di farla apparire spiritosa ed empatica. Miracoli sanremesi.

Flop

Cellulari, dirette Instagram, selfie

Quello che era iniziato come un gioco divertente, l’obiettivo di ‘sboomerizzare’ Amadeus, che si era posta nella pirma serata la regina dei social Chiara Ferragni, per un po’ ha funzionato, ma ora le gag di questo tipo si ripetono troppo spesso e sanno di ritrito e quindi risultano noiose. Anche perché il senso lo dava proprio il contrasto tra una giovane super teconologica e il conduttore finora allergico alla social sfera.

Le cover non cover

Lanciata come la serata dei duetti e delle cover, in realtà in diversi casi abbiamo assistito alla serata dell’autocelebrazione, con diversi artisti che hanno in realtà riproposto non solo i brani degli artisti con cui hanno duettato ma anche loro stessi successi del passato. E c’è stato anche chi, di fatto, non ha duettato, come Anna Oxa che, oltre a scegliere una propria canzone, come hanno fatto altri, si è portata sul palco, come ipotetico ‘diettante’, un violoncellista entrato, tra l’altro, a fine esecuzione. Basta cambiare il nome dal prossimo anno.

Il monologo di Chiara Francini relegato all’ 1.45 del mattino

Una brava attrice, e quindi l’unica delle co-conduttrici finora per la quale fare monologhi fa parte della sua professione. E infatti, quando a una manciata di minuti dalle due del mattino arriva il suo spazio, regala al pubblico una bella riflessione sulla maternità. Il problema è che il pubblico è ormai esanime, spossato dalla lunghezza della serata. Il problema dell’alleggerimento della scaletta, al netto dei tempi tecnici, dunque rimane, e bisognerebbe trovare il modo di razionalizzare gli interventi magari rinunciando a uno spot travestito da ospitata di troppo, a vantaggio di momenti di spettacolo importanti e che, per la stanchezza e la fretta di chiudere non vengono ben sfruttati.

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