Sanremo 2023, i top e i flop della prima serata

Saremo 2023, i momenti migliori e quelli peggiori della prima serata del Festival.

La prima serata di Sanremo 2023 si è conclusa con la prima classifica parziale calcolata sulla base dei voti dei giornalisti accreditati in Sala Stampa e con il primo posto di Marco Mengoni. Ma molte cose sono successe nelle precedenti quattro ore. Quali sono stati i momenti migliori e quelli peggiori della serata del 7 febbraio del Festival? Ecco i nostri Top e Flop.

Top

Il debutto in tv di Chiara Ferragni

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Era attesissimo il debutto televisivo di Chiara Ferragni. Corteggiata negli ultimi anni da Amadeus ha sempre declinato l’invito a partecipare al Festival. Quest’anno, come dice lei, ha ‘superato le paure’ e si è buttata in questa avventura. Il giudizio finale è, come spesso accade con quello che riguarda l’imprenditrice non univoco. Per alcuni aspetti infatti, non si può non dire ‘buon la prima’. Con eleganza, semplicità e simpatia la sua presenza è risultata spigliata e armonica con quella dei due traghettatori del Festival: Amadeus e il suo braccio destro Gianni Morandi. L’idea di lanciare i messaggi che le stanno a cuore giocando con i look, è stata brillante e apprezzata. Così come quel veloce ma sapido momento in cui il suo mondo, quello dei social, e quello della tv generalista, si sono incrociati, con l’apertura del profilo Instagram di Amadeus e, ancor di più con la successiva diretta social mentre si era in diretta tv.

Marco Mengoni

La gara canora ha regalato alcune esibizioni interessanti sia tra i veterani che tra i più giovani. Tutti, indistintamente, emozionati di portare per la prima volta le loro canzoni sul palco dell’Ariston. A finire al primo posto della classifica parziale, sulla base dei voti della sala stampa è stato Marco Mengoni, che nonostante sia uno dei più navigati tra gli artisti di quest’anno è apparso visibilmente emozionato, ma la cosa non ha danneggiato, anzi ha dato più colore alla performance che, unita alla qualità della canzone, gli ha garantito questo primo primo posto.

Gianni Morandi che pulisce il palco dal disastro di Blanco

Davvero top, Gianni Morandi che è riuscito a dare una grande lezione di stile proprio nel momento più caldo della prima puntata di Sanremo 2023. A fronte dell’incredibile gesto di Blanco, mentre ancora si cercava di capire esattamente cosa fosse successo e cosa avesse fatto scattare la rabbia dell’artista, mentre Amadeus cercava un modo per superare l’imbarazzo e riprendere in mano la situazione, lui si era già armato di scopa e paletta e stava dando una mano agli inservienti impegnati a ripulire il palco dal disastro creato dalle escandescenze di Blanco. Chapeau.

Flop

Blanco

Il flop più fragoroso della prima puntata del Festival di Sanremo 2023 è senz’altro quello di Blanco che, dopo aver cantato con Mahmood la loro Brividi, torna sul palco una seconda volta per presentare un suo brano dando vita a una delle performance che rimarrà nella storia del Festival. In negativo. L’esibizione inizia subito male con lui che salta le strofe, cazzeggia e insomma non sembra prendere molto sul serio l’impegno fino all’epilogo finale quando se la prende con le incolpevoli fioriere sul palco, distruggendole. A quel punto si ferma la base, si accendono le luci e mentre Blanco viene sommerso dai fischi e dalle proteste del pubblico Amadeus, incredulo, gli si avvicina per capire cosa poteva essere successo. E la risposta, disarmante è: "Non sentivo bene la mia voce in cuffia". Un momento davvero terribile ed imbarazzante per un artista che dovrebbe rispettare il pubblico e il palco.

Il livello medio dei brani

Ok, è vero anche grandi canzoni al primo ascolto possono non far scattare la scintilla perché necessitano di una seconda volta, ma il livello dei brani di quest’anno sembra mediamente più basso di quello degli anni passati. Tra tutti spiccano per ora le canzoni di Marco Mengoni e Mr Rain, ma quante ne canticchieremo delle altre, da domani?

Monologo di Chiara Ferragni

La spontaneità, la simpatia, l’eleganza, la scelta meritoria di messaggi importanti da trasmettere anche attraverso modi originali. Tutto questo ci è piaciuto molto e l’abbiamo per questo messa tra i top, ma purtroppo quello che ha funzionato di meno della serata di Chiara Ferragni è stato proprio il monologo. Uno dei momenti più attesi è stato uno dei momenti più deludenti. La formula scelta, quella della lettera a se stessa bambina, riporta alla mente i più banali esercizi di self help venduti un tanto al chilo in qualsiasi supermercato del coaching fuffarolo e, purtroppo, la volontà di affrontare tanti temi importanti e complessi, che riportano tutti al grande mare del sessismo, messi tutti insieme in un unico testo che non riesce a padroneggiarli, non ha fatto che diminuirne la potenza. Insomma, la forma era troppo inconsistente davanti a tutta quella enorme sostanza, e non ha fatto che annacquarla.

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