Samantha De Grenet sponsorizza prodotti dietetici e poi cita in giudizio la società: respinta la richiesta danni

La showgirl ha chiesto al Tribunale di Roma 50mila euro di danni di immagine, ma aveva dato il consenso alla campagna pubblicitaria: cos’è successo

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Un buco nell’acqua per Samantha De Grenet e i suoi legali. La nota showgirl romana ha infatti prima sponsorizzato dei prodotti dietetici, poi ha citato in giudizio la società accusandola di aver sfruttato la sua immagine senza consenso. Gli avvocati dell’azienda, tuttavia, sono riusciti a dimostrare come la conduttrice avesse dato l’autorizzazione alla campagna pubblicitaria. In un periodo di continui terremoti nel mondo delle sponsorizzazioni e dei social, arriva dunque un’altra sconfitta per gli influencer. Scopriamo cos’è successo.

Samantha De Grenet, l’accusa

A distanza di più di due anni Samantha De Grenet è tornata sulle sue sponsorizzazioni a prodotti dietetici condivise sui social. La showgirl aveva pubblicato su Instagram e Facebook alcuni scatti in posa con il Dimavis 1000mg, prodotto dalla società Etapharma. La conduttrice, tuttavia, dopo un paio d’anni ha ritrattato questa collaborazione, accusando l’azienda siciliana specializzata in soluzioni dietetiche di aver sfruttato la sua immagine, portando avanti una campagna pubblicitaria senza il suo consenso. Samantha De Grenet ha così citato in giudizio Etapharma avanti al Tribunale di Roma, chiedendo un cospicuo risarcimento dei danni di immagine quantificiati in una cifra pari a 50mila euro.

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La richiesta danni respinta

Nelle prime ore del mattino di oggi lunedì 5 febbraio 2024, tuttavia, è arrivata la stangata per Samantha De Grenet. Come annunciato con soddisfazione dai legali della società Etapharma in un comunicato, la richiesta di risarcimento dei danni è stata respinta dal Tribunale di Roma. Gli avvocati Sandro Di Carlo e Angelo Vassallo sono riusciti a dimostrare che l’attrice aveva rilasciato il consenso alla società per realizzare un’intera campagna pubblicitaria dedicata ai prodotti dietetici e che non era stato cagionato alcun danno di immagine alla showgirl.

"È affascinante notare come, negli ultimi anni, il mondo del diritto si sia amalgamato con la tecnologia e, soprattutto, con il mondo dei social con cui, innegabilmente, dobbiamo fare i conti ogni giorno. Per questo motivo la disciplina sul diritto all’immagine va letta ed interpretata alla luce delle nuove tecnologie, che rendono ancora più ampio ed articolato lo studio della materia e la risoluzione dei casi specifici" hanno commentato i legali, sottolineando lo sforzo richiesto in un periodo in cui sponsorizzazioni e influencer sono al centro del dibattito legale e non solo.


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