Sabrina Impacciatore: “Dicevano che non ero abbastanza bella… oggi non ho rimpianti”

L’attrice romana ha raccontato al Corriere i suoi difficili esordi fino all’arrivo di Gianni Boncompagni: ora nessun rancore, nemmeno per “Penélope Puz”

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Sabrina Impacciatore si racconta a 360 gradi e, in un’ampia intervista concessa al Corriere della Sera, parla della sua carriera e della sua vita privata. Dai difficili esordi perché ritenuta "non abbastanza bella" all’arrivo di Gianni Boncompagni che la lanciò nel mondo della televisione fino alla carriera cinematografica e il suo ultimo successo nella seconda stagione di The White Lotus, che le è valso lo Screen Actors Guild Award per il miglior cast in una serie drammatica. Sabrina spiega di aver avuto alti bassi, ma che può fortunatamente dire di non avere alcun rimpianto, anche dopo quel 2004, quando Penélope Cruz le "rubò" la parte che aveva sempre sognato. Scopriamo cosa ha detto l’attrice.

Sabrina Impacciatore agli esordi: "Non ero abbastanza bella"

Come raccontato nella lunga intervista al Corriere della Sera, oggi Sabrina Impacciatore si sente e si ritiene sempre e solo un’attrice ("Io non faccio l’attrice, io sono un’attrice"), con una vera e propria passione viscerale per il suo lavoro ("Ho capito che recitare per me è una droga"). Gli inizi, tuttavia, hanno provato a farla vacillare; gli esordi furono ostacolati prima dai genitori ("Erano entrambi molto contrari e io li ringrazio. La loro opposizione mi ha permesso di mettere alla prova la mia determinazione") poi dai risultati. Sabrina Impacciatore spiega infatti che l’esito del primo provino della sua carriera fu una dura batosta: "Non potrai mai fare l’attrice perché non sei abbastanza bella". Un giudizio severo che non alterò in alcun modo la sua volontà: "Quel giudizio mi ferì moltissimo, ma la bellezza è la cosa più relativa che esista al mondo".

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Gianni Boncompagni e la televisione

Sabrina Impacciatore cita due incontri che le hanno cambiato la vita: quello con Carmelo Bene e quello con Gianni Boncompagni. Se il primo le fece comprendere l’amore per la recitazione, il secondo le spalancò le porte del mondo dello spettacolo e della televisione, prima a Domenica In poi, ovviamente, a Non è la Rai: "Un giorno mi disse che ero sprecata per lavorare in un ufficio e volle farmi un provino per Non è la Rai. Mi inventai dal nulla ‘La posta di Sabrina’ (…)" Mi diede il via e mi mandò in onda dal giorno dopo senza mai chiedermi in anticipo cosa avrei fatto. Si fidava ciecamente e credeva davvero in me".

Penélope "Puz"

Sulla scia del successo della seconda stagione di The White Lotus, dove interpreta la manager dell’omonimo resort, oggi Sabrina Impacciatore è sicura di non avere rimpianti, anzi. Non porta nemmeno più rancore nei confronti di Penélope Cruz, che le "rubò" il ruolo di protagonista nel film del 2004 Non ti muovere di Sergio Castellitto, tratto dal romanzo di Margaret Mazzantini che tanto aveva stregato Sabrina: "Mi sarebbe piaciuto interpretare Non ti muovere e ci sono andata vicina, anzi vicinissima. Oggi ne rido, ma al tempo fu un dolore. Avevo letto Non ti muovere di Margaret Mazzantini ed ero rimasta impressionata dal personaggio".

Dopo tanto duro lavoro in preparazione del provino (andato benissimo), Sabrina era vicina a realizzare uno dei suoi sogni, ma le cose andarono diversamente e la parte fu di Penélope Cruz: "Piccolé, ho una brutta notizia. Penélope Cruz ha letto il libro e vuole fare il film" le parole di Moira Mazzantini, che col tempo Sabrina Impacciatore e è riuscita a metabolizzare, insieme alla delusione: "Ho capito subito che era finita e ho pianto per due mesi (…) Mi ha salvata l’ironia: l’ho ribattezzata Penélope Puz. Da allora non sono più stata capace di pensarci senza farmi una bella risata".


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