Rosalinda Cannavò: "Non datemi un uomo!". La sua confessione

L'attrice ci ha raccontato le sue emozioni prima del suo debutto a Tale e Quale Show: sarà infatti tra i 12 concorrenti della nuova edizione del talent di Rai 1

Fonte: Ufficio Stampa

"Per me è un mondo nuovo, tutto da scoprire. L’emozione è tantissima". Così Rosalinda Cannavò ci racconta le sue sensazioni a poche ore dal suo esordio come concorrente di Tale e Quale Show. L’attrice è infatti tra i 12 vip che gareggeranno a colpi di imitazioni nella nuova edizione del talent show di Rai 1, condotto come sempre da Carlo Conti e al via nella prima serata di venerdì 30 settembre. Una nuova sfida per lei, che ha alle spalle una carriera nel mondo delle fiction e del cinema, ma che non è nuova nemmeno alla musica. Guai, però, a definirla cantante: "Non sono una professionista, l’ho sempre fatto solo per passione".
Insieme a Cannavò, a vestire i panni di grandi star italiane e internazionali ci sono Valeria Marini, Elena Ballerini, Valentina Persia, Andrea Dianetti, Claudio Lauretta, Samira Lui, Alessandra Mussolini, Gilles Rocca, Francesco Paolantoni, Antonino e Gabriele Cirilli. E tutti sono d’accordo su una cosa: "Bisogna studiare, provare, immedesimarsi al meglio nel personaggio e seguire i preziosi consigli dei coach".

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È la prima volta per lei in un talent show.

Infatti: la prima settimana è stata un po’ destabilizzante. Poi, spero, sarà tutto in discesa e mi abituerò alla situazione.

In che modo si è preparata per interpretare al meglio i personaggi che le verranno affidati?

Sto seguendo le indicazioni del mio coach: ascolto ripetutamente la canzone e provo tantissimo. Quando torno a casa, però, non canto più; non vorrei perdere la voce prima di venerdì. Mi affido completamente a chi ne sa più di me.

Sembra entusiasta di questa nuova avventura.

I coach sono bravissimi. È come trovarsi in una grande scuola, in un’accademia. Il lavoro è intensivo: dobbiamo preparare un personaggio in una settimana e non è sempre facile. Non vedo l’ora che arrivi venerdì per interpretare il primo personaggio.

Ha trovato qualche difficoltà nel vestire i panni di altre star?

Avendo un background nella recitazione, in qualche modo riesco a calarmi nel personaggio, a imitare i movimenti, le espressioni.

Quindi la vera sfida è a livello vocale.

Il canto è più faticoso. Per quanto sia sempre stato un hobby, solo nell’ultimo anno ho deciso di dedicarmi allo studio della materia.

Rispetto ad alcuni suoi avversari, però, ha già alle spalle una carriera sia come attrice che nel mondo della musica.

Anni e anni fa ho registrato due canzoni (Magico e Non c’è il sole, ndr), ma sempre da dilettante. Pensi che l’ho fatto in una stanzetta un po’ improvvisata, non in una sala di incisione. Soltanto pochi mesi fa mi sono approcciata ad un nuovo brano in modo più professionale (Sempre avanti, ndr).

Crede che, per questo, i giudici si aspettino molto da lei?

Non avendo ancora fatto nemmeno la prima puntata, non mi sto ponendo la domanda. Sto cercando solo di concentrarmi a fare bene e di impegnarmi al massimo. Sicuramente sanno che sono un’attrice e che ho fatto qualche canzone, quindi l’intonazione ce l’ho. Perciò credo che l’esibizione non possa essere disastrosa.

D’altronde siamo solo all’inizio. Deve prendere confidenza con il palco.

Penso che saranno anche abbastanza clementi, almeno per la prima puntata. Io sono molto giovane e non ho l’esperienza dei miei avversari, quindi spero che i giudici perdoneranno la mia emozione. Credo che vogliano soltanto scoprire cosa siamo in grado di fare.

Loretta Goggi, Cristiano Malgioglio e Giorgio Panariello le daranno i voti. C’è qualcuno che la intimorisce particolarmente?

Sono sicura che Cristiano, rispetto agli altri, possa essere un po’ più severo e drastico nei giudizi. Però cercherò di ascoltare molto attentamente le critiche, per migliorarmi di settimana in settimana.

C’è rivalità tra i concorrenti?

La cosa incredibile è che non ce n’è assolutamente. È strano, soprattutto al giorno d’oggi: viviamo costantemente con la sensazione di essere in competizione con chiunque. Tale e Quale Show è una gara, ma più che altro con sé stessi. Una sfida per capire fino a che punto possiamo arrivare.

Quindi si è formato un bel gruppo.

C’è molta voglia di darsi una mano a vicenda. Ci possono essere dei momenti di sconforto, magari con qualche personaggio che risulta più difficile da imitare: in questi casi puoi sempre contare su un altro concorrente, lì pronto a supportarti e a tirarti su di morale. In più, ci sono alcuni miei compagni molto simpatici e spiritosi: diciamo che il sorriso, in questo cast, non manca.

C’è un personaggio, in particolare, che le piacerebbe interpretare?

Sicuramente Elodie. Sarebbe una grande sfida con me stessa, visto che abbiamo delle vocalità completamente diverse.

Chi, invece, la spaventerebbe di più?

Sarebbe davvero tosta se mi assegnassero un uomo, perché bisognerebbe cambiare completamente la voce. Ma anche una cantante lirica: non ho le basi.

A proposito di relazioni con gli altri concorrenti, l’atmosfera di Tale e Quale Show è molto diversa da quella del Gf Vip?

Sono due programmi completamente opposti. Anche se, in entrambi i casi, si è sempre sotto i riflettori. Il Grande Fratello è un programma a eliminazione, dove non devi dimostrare un talento per rimanere dentro la casa. A Tale e Quale Show, invece, bisogna mettersi in gioco; è molto impegnativo, devi studiare. Paradossalmente, però la competizione era molto più presente al Gf Vip.

In quale ambiente si trova più a suo agio?

Non riesco a fare un confronto. Mi sono sentita benissimo al Gf Vip: è un’esperienza che, nonostante le difficoltà, rifarei mille volte. Ma mi sto sentendo perfettamente accolta anche a Tale e Quale Show; la prima impressione è assolutamente positiva.

Negli ultimi giorni si è parlato molto della sua intervista a Verissimo e del suo libro, Il riflesso di me: cosa significa per lei essere riuscita ad aprirsi su un tema così delicato?

Ho deciso di parlare dei disturbi alimentari nel momento in cui ne sono uscita e ho preso consapevolezza di avere un problema. Purtroppo se ne parla sempre troppo poco, ma la percentuale di persone che ne soffre aumenta sempre di più. Raccontare la mia storia nel libro è stato molto doloroso: quando vivi traumi o periodi difficili la tua mente tende a rimuovere certi ricordi. Mi sono dovuta sforzare tantissimo nel rivivere molte cose. Ma è stato terapeutico.

Lo ha fatto, però, con l’intenzione di aiutare altre persone.

Il mio scopo è quello di dare supporto a chi oggi si trova in difficoltà e lotta contro un disturbo alimentare. Questo libro lo dedico a queste persone.

Di Letizia Bonardi

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