"Notizie false e diffamatorie": Daniela Santanchè querela Report

L'inchiesta realizzata da Giorgio Mottola ha sollevato un vero e proprio scontro politico, e ha portato il Ministro del Turismo alla denuncia.

Continua a far discutere l’inchiesta andata in onda lunedì 19 giugno a Report. Il programma di Rai 3 ha indagato sul Ministro del Turismo Daniela Santanchè e sulla sua attività imprenditoriale: dal servizio realizzato da Giorgio Mottola ha portato alla luce operazioni finanziarie illecite legale al fallimento di due aziende in particolare, Ki Group e Visibilia. Ora, però, è arrivata la replica della diretta interessata, che ha presentato una querela nei confronti della trasmissione e del giornalista.

Daniela Santanchè querela Report

L’inchiesta di Report aveva smascherato diverse criticità nella gestione che Daniela Santanchè e l’ex compagno Canio Mazzaro avevano avuto con le loro aziende: in particolare, bilanci costantemente in rosso, dipendenti licenziati a cui non è mai stata pagata la liquidazione e società a cui sono stati assegnati senza gara gli appalti per la famosa e criticata campagna Open to Meraviglia. A pochi giorni di distanza dalla messa in onda del servizio – ironicamente intitolato Open to fallimento – Daniela Santanchè ha presentato una querela, accusando Report di aver diffuso notizie false sul suo conto. Secondo il Ministro, le notizie riferite su Rai 3 "risultano prive di corrispondenza con la verità storica. Sono state rappresentate in forma del tutto suggestiva ed unilaterale per fornire una ricostruzione dei fatti che risulta radicalmente non corrispondente al vero, ispirata esclusivamente dalla finalità di screditare l’immagine e la reputazione (della ministra, ndr) presso l’opinione pubblica", si legge nella nota diffusa da Santanchè, nella quale viene anche rivelato che Giorgio Mottola e la trasmissione erano stati "preventivamente invitati ad evitare di diffondere notizie non veritiere, purtroppo invano".

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Lo scontro politico

Ancora una volta, il servizio andato in onda a Report ha sollevato un vero e proprio scontro politico: sono numerosi i membri dell’opposizione che chiedono a gran voce le dimissioni di Daniela Santanchè, ma anche gli alleati che prendono le sue difese. "Se qualcuno spera che la via d’uscita sia l’oblio si sbaglia di grosso", ha dichiarato il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, facendo riferimento al silenzio di Santanchè sulla vicenda. Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha commentato: "Questo modo di fare della ministra è arrogante e quindi inaccettabile, pertanto è opportuno, verificando l’accordo di tutte le opposizioni, di presentare una mozione di sfiducia nei confronti della Ministra, per chiarire in modo inequivocabile l’argomento in Parlamento, perché in questo momento lei sta fuggendo dalle sue responsabilità". Immancabile anche la reazione del PD: "In un Paese serio ci si dimette per molto meno. Meloni cosa ci dice?", ha twittato la vicepresidente Chiara Gribaudo. Non mancano anche gli esponenti della destra che prendono le parti del Ministro: "Anche oggi la sinistra opposizione chiede le dimissioni di un ministro del governo Meloni. Questa volta tocca al ministro del Turismo Daniela Santanchè, a cui esprimo tutta la mia solidarietà", ha dichiarato per esempio Tommaso Foti di Fratelli d’Italia.

La replica di Sigfrido Ranucci

A poche ore dall’annuncio della querela da parte di Daniela Santanchè, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci ha pubblicato sulle sue pagine social una dura replica al Ministro. Queste le sue parole: "Dopo quattro giorni dalla messa in onda dell’ inchiesta di Report a firma di Giorgio Mottola, la ministra Santanchè ha ritenuto opportuno smentire i fatti denunciati, senza però entrare nei particolari. La ministra ha anche annunciato querela […] Report da parte sua conferma la veridicità di tutti i contenuti trasmessi. Si tratta di fatti documentati, riscontrati e oggetto di indagine della magistratura. Per il mancato pagamento del tfr ai dipendenti della Ki Group è in corso un procedimento davanti al Tribunale fallimentare di Milano. Un altro procedimento riguarda la dipendente di Visibilia costretta a lavorare nel periodo di cassa integrazione a zero ore in carico allo Stato, ed è in corso preso il Tribunale di Roma. La stessa dipendente è stata audita dalla Consob. Un ulteriore procedimento penale su Visibilia è in corso invece presso la Procura di Milano. Su questi aspetti è stata inviata una richiesta ufficiale di intervista alla ministra, alla quale non abbiamo ricevuto risposta. Un’altra richiesta è stata inviata agli attuali amministratori di Ki Group, completa di un elenco specifico e dettagliato di domande. Ma anche ki Group ha preferito non rilasciare la sua versione dei fatti".

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