Calcio in TV, pronto lo "spezzatino": serviranno 4 abbonamenti

Per i diritti delle partite di Serie A dei prossimi anni pronto il "bando matrioska": obiettivo della Lega introiti per un miliardo. Ma per gli utenti è un incubo

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

A sette giornate dal termine la Serie A si avvia spedita verso la conclusione e per la Lega è già tempo di pensare ai diritti televisivi a partire dalla stagione 2023/24. Come ormai da tradizione, il piano per mantenere gli stessi introiti si rivela sempre più complicato, e il nuovo contratto (si pensa alla formula quinquennale, non più triennale) potrebbe non solo eliminare le esclusive, ma anche coinvolgere più piattaforme. Analizziamo la situazione.

Il rebus diritti tv

Con la fine del campionato 2022/23 si chiuderà il contratto in esclusiva di DAZN sui diritti tv della Serie A. La piattaforma streaming ha trasmesso infatti ogni giornata tutte le dieci partite in programma, 7 in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky, senza alcuna eccezione in chiaro.

Se l’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2018-2021 fu un vero e proprio incubo, con fasi di stallo continue, la nuova proposta per i diritti a partire dal 2024 sembra destinata a creare scenari ancora più complicati. Con quello che è già stato ribattezzato il "bando matrioska" la Lega punta infatti a mantenere le cifre attuali (circa un miliardo di introiti) senza che esista di fatto nessuna tv disposta a sborsare una cifra così alta per la Serie A. DAZN pagò 927 milioni per l’ultimo triennio, numeri impensabili non solo per l’andamento in picchiata del calcio in tv, ma anche e soprattutto perché la piattaforma streaming non può più contare sull’appoggio economico di Tim.

Il nuovo piano per la Serie A

Ecco perché, come riportato da La Repubblica, la Lega starebbe pensando un intero campionato in co-esclusiva. L’unico modo per (forse) raggiungere quelle cifre sarebbe infatti la vendita dei diritti tv del campionato sia a DAZN che a Sky, che potrebbe così tornare sulla Serie A dopo il lancio della nuova tv. A maggio la Lega presenterà cinque pacchetti pensati in quest’ottica di divisione della "torta", nella speranza che DAZN e Sky si spingano a certe offerte (si parla di una differenza ancora di 100 milioni).

Ma non è tutto. L’effetto "matrioska" potrebbe infatti continuare con altre piattaforme. DAZN e Sky si assicurerebbero infatti la co-esclusiva di 9 partite su 10. Sull’esclusiva della decima partita (costo intorno ai 100 milioni all’anno) potrebbe gettarsi Amazon che, proprio con questa formula, quest’anno ha avuto risultati positivi con le coppe europee, ma anche Mediaset, che riporterebbe in chiaro la Serie A dopo gli ottimi ascolti di Champions e Coppa Italia.


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