Reazione a Catena, colpaccio dei "Meno Tre" tra sfottò di Insegno e fischi dei social: "Sbagliano tutto"

Nella puntata del 21 ottobre non mancano gaffe ed errori, ma i campioni portano a casa qualche soldo e il web insorge per l'Ultima catena: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la nuova puntata di Reazione a Catena, condotta da Pino Insegno lunedì 21 ottobre su Rai 1, i "Meno Tre", trio composto dai giovani Lorenzo, Stefano e Alberto, vengono sfidati dagli "Imbucati", ovvero Carlo, Andrea e Felice, i quali arrivano da Torino. Il conduttore allora parla di "Derby" (i campioni sono di Pinerolo), poi chiede ai nuovi concorrenti qual è la loro squadra del cuore e infine, quando due di loro rispondono Juventus e uno Milan, Insegno fa la battuta: "Allora non è un derby!" Dopodiché, il portavoce del trio, Andrea, spiega perché hanno scelto questo nome: "La nostra amicizia con Carletto è nata perché mi sono imbucato alla sua festa di compleanno, poi lui mi ha fatto imbucare a quella di Felice, quindi è una imbucata a catena".

Reazione a Catena, puntata 21 ottobre 2024: cosa è successo

Dopo la manca "Caccia alla parola", si passa alle "Catene musicali", dove i "Meno Tre" non riescono a indovinare né la prima, né la seconda soluzione. Con la musica, è evidente, non hanno un buon rapporto, visto che hanno spesso qualche problema a trovare il titolo dei brani proposti, che questa volta sono Tre cose di Malika Ayane (azzeccata dagli sfidanti al secondo tentativo) e Non si può morire dentro di Gianni Bella, sbagliata da entrambe le squadre. Poi è la volta dei "Quando, dove, come, perché", e qui Andrea azzecca subito il primo ‘indovinello’ (la parola è ‘capriccio’), con il conduttore che commenta: "Vieni qua… il gioco deve durare qualche minuto…". Il giovane lo affianca e sta al gioco: "Eh lo so, magari esco dallo studio e torno dopo…".

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Quando è il turno delle catene di "Una tira l’altra", i "Meno Tre" indovinano la zip da 15mila euro al primo colpo, mentre la seconda zip viene passata dagli "Imbucati" ai campioni, i quali la azzeccano aggiungendo altri 20mila euro al montepremi. Poi gli sfidanti recuperano la situazione di svantaggio trovando la parola mancante della "Zot", che gli vale ben 10 secondi in più rispetto agli avversari nell’"Intesa vincente". Non manca una gaffe degli "Imbucati" nella manche più entusiasmante del game show, con Pino Insegno che torna a parlare delle professoresse di geografia: "Io ho sperato, ma quest’anno la professoressa di geografia è assente. Dov’è Marrakech?". Stavolta Felice, pensandoci, risponde: "Marocco", e il conduttore sottolinea: "Non si è mosso da lì". Gli sfidanti trovano 7 parole nell'"Intesa vincente", ma i "Meno Tre" ne conquistano 9, mantenendo così la carica di campioni del programma e arrivando all'"Ultima catena" con un montepremi di 130mila euro.

La somma da loro ottenuta fino a questo momento viene però dimezzata più volte durante il percorso (piuttosto semplice ieri sera) per raggiungere l'"Ultima parola" e con l’acquisto del Terzo elemento. Cosa accomuna i termini "Numero" e "Web" (quello centrale inizia con "Pa" e finisce con "A"? I campioni puntano sulla parola "Pagina" ed è quella giusta. Lorenzo, Stefano e Alberto tornano a casa con 4,063 euro in gettoni d’oro.

Le polemiche sui social

Come di consueto, le polemiche abbondano sui social e sono perlopiù collegate alla performance dei campioni e alla semplicità dell’Ultima catena: "Beh… credo che con Avanti abbiamo davvero toccato il fondo!! Questi sarebbero i campioni!!!", "Mai vista una catena più elementare", "Col terzo elemento era regalata (col primo c’erano altre opzioni), ma gli autori sarebbero stati capacissimi di mettere "partita", perché la partita la puoi seguire ‘sul web'", "Un’altra pagina scolorita di RAC". E ancora: "Pure Insegno sta dicendo che è una cag*ta la parola finale", "Associazione fin troppo facile a sto giro", "Ma è ovvio che sia pagina….ma davvero?", "Catena e parola finale veramente da asilo nido", "Eppure sono riusciti a ridurre a pochi soldi il montepremi", "Sbagliano tutto o quasi e lui ‘bravi veramente’".


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