Reazione a Catena, i ‘Teste di Serie’ fanno fiasco e sui social scatta la rivolta: “Non ci divertiamo più”

Nuova puntata di Reazione a Catena, nuova caduta clamorosa all’ultimo step, quello dell’Ultima Catena, rivelatasi particolarmente ostica per i concorrenti della puntata di mercoledì 10 luglio del game show guidato da Pino Insegno nella fascia preserale di Rai Uno. Scopriamo come è andata.

Reazione a catena: puntata di mercoledì 10 luglio

In apertura di puntata Pino Insegno si fa trovare in mezzo ai nuovi campioni. Niccolò, Davide e Leonardo, che hanno scelto per la loro squadra il nome di Teste di Serie, sono tre studenti di medicina di Osimo, accomunati anche da una grande passione per il tennis. Sfida tutta al maschile questa sera nel game show preserale di Rai Uno. A sfidare i campioni arrivano infatti dal Piemonte e per la precisione dalla provincia di Novare altri tre giovani, che si fanno chiamare i Fratellissimi. Davide, Gianluca e Marco sono tre chimici, e gli ultimi due sono davvero fratelli.

La partita è abbastanza equilibrata, ma nessuno dei due team sembra particolarmente brillante in alcuni passaggi. Il crocevia è, come di consueto, il gioco de L’Intesa Vincente. La partita finisce per 6 a 4, a favore dei campioni, riconfermati, Teste di Serie. I tre studenti di Osimo arrivano all’Ultima Catena con un montepremi di 80000 euro. Ma la partita si mette subito male e, durante il percorso, non ne azzeccano letteralmente una perdendo buona parte del bottino. Alla fine, l’Ultima parola vale solo 313 euro, riusciranno a indovinarla? Il primo termine è Ballo, quello da indovinare inizia con Co e finisce con A. Invece di buttarsi, data la piccola somma in palio, decidono di ridurla ancora, scegliendo di comprare il terzo elemento. A questo punto giocano quindi per la cifra di 157€. Il terzo elemento è Figura. Loro dicono che la parola misteriosa è Coppia, ma la soluzione corretta non è quella, bensì Coreografia.

Nonostante il brutto tonfo dei campioni, il bersaglio del giorno dei tuttologi social che seguono il programma sono gli autori, rei, per molti, di creare definizioni ambigue e quindi aperte a più soluzioni possibili e corrette a danno di un gioco che premi davvero la logica e l’associazione di parole. "Questi autori non riescono a trovare una via di mezzo: o troppo facili o troppo difficili", scrive un utente, e fa eco un altro: "Queste catene sono assurde. Stasera molte parole sarebbero andate bene comunque!", scrive un altro utente su X "Non è più logica ma potere della botta di c*lo", e ancora: "Con queste catene impossibili non ci divertiamo più neanche noi, io lo seguo da anni, mai vista una cosa così".