Rai, presentati i palinsesti in cda: promosso Giorgino (e la genitorialità)

L’Ad Sergio ha confermato un nuovo programma per il giornalista e tante altre novità, ma la mano del governo Meloni si vede nelle parole cardine della bozza

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

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Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Questa volta ci siamo. Dopo le smentite di inizio mese della Rai riguardo "anticipazioni sui palinsesti prive di fondamento", nel Consiglio di Amministrazione di viale Mazzini il nuovo Ad Roberto Sergio ha finalmente illustrato i palinsesti della prossima stagione, che verranno ufficialmente presentati il prossimo 7 luglio a Napoli. Tra le novità spicca la conferma di un programma inedito per Francesco Giorgino e la nuova collocazione di Report di Sigfrido Ranucci (che prenderà il posto di Fazio su Rai 3), ma la "nuova Rai" costruita dalla politica si vede anche e soprattutto nel nuovo contratto di servizio: nella bozza, infatti, il segno inequivocabile della mano del governo Meloni risiederebbe nella priorità assoluta delle parole chiave "natalità e genitorialità", a scapito di parità di genere e pari opportunità.

Presentati i palinsesti in cda Rai: tutte le novità

Come detto, tra le novità più grosse presenti nei palinsesti Rai presentati dall’Ad Sergio in cda c’è sicuramente il nuovo programma di Francesco Giorgino. L’ex mezzobusto del Tg1 ha scontato la sua "punizione", inflitta lo scorso anno dall’allora direttrice del telegiornale Monica Maggioni, ed è pronto a tornare in tv con una nuova trasmissione, con ogni probabilità nella seconda serata del lunedì.

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Malgrado le smentite dello scorso 7 giugno, Sigfrido Ranucci prenderà effettivamente il posto di Fabio Fazio, dopo l’addio forzato del conduttore. Report andrà infatti in onda nella nuova collocazione della prima serata della domenica, quella che fu di Che tempo che fa.

Monica Maggioni erediterà Mezz’ora in più dall’altro grande nome in uscita tra le polemiche, Lucia Annunziata, mentre Serena Bortone lascerà il pomeriggio di Rai 1 in mano a Caterina Balivo e La volta buona per sbarcare su Rai 3, rimpiazzando Massimo Gramellini.

A gennaio, quando Reazione a catena finirà la sua lunga corsa, L’Eredità perderà il suo conduttore storico Flavio Insinna: il programma è destinato, come i rumor dicono da mesi, a Pino Insegno. Beppe Convertini andrà a Unomattina in famiglia, Salvo Sottile partirà con un nuovo talk, così come Nunzia De Girolamo. Tutto fatto anche per il rientro di Luisella Costamagna su Rai 2.

Il contratto di servizio

Se la mano della politica si è fatta sentire pesantemente nella "ristrutturazione" della Rai, prima attraverso le nuove nomine, ora con i sopracitati palinsesti (dove spicca anche una striscia quotidiana per Filippo Facci, editorialista di Libero), la destra sovranista sembrerebbe aver rivisto anche il nuovo contratto di servizio. Nella bozza del documento stipulato tra Ministero dello sviluppo economico e Rai – che avrà valore di tre anni – vengono evidenziate con forza le parole "natalità" e "genitorialità", per giunta con priorità sulle pari opportunità, un segno inequivocabilmente politico messo a segno dal governo Meloni.


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