Raffaella Carrà, finisce in vendita la mega-villa dell’Argentario. L’ha fatta uno scultore (e costa una fortuna)

La casa in Toscana della conduttrice e showgirl è ufficialmente sul mercato. Tra opere scultoree uniche, piscina sfioro e una vista mozzafiato, ecco tutti i dettagli.

Fonte: Mediaset Infinity

Dopo Roma, l’Argentario. L’ultima super villa di Raffaella Carrà finisce sul mercato, dopo che pure l’appartamento di Roma, nel quartiere Vigna Clara, era stato messo in vendita per la cifra di 2.100.00 euro. A questo giro mancano informazioni sul prezzo, che verrà trattato in privato, ma quello che sappiamo sulla villa Toscana di Raffaella è comunque da togliere il fiato. Tra piscina a sfioro, eliporto privato, la mano raffinata di un noto scultore e l’uso di pietra locale, ecco tutti i particolari e le curiosità sull’ultimo cimelio immobiliare della diva della tv italiana.

Raffaella Carrà, in vendita la villa all’Argentario di Giò Pomodoro

Costerà tanto, tantissimo. Ma il prezzo resta top secret. La super villa della diva Carrà è da oggi ufficialmente in vendita: ognuno può fare la sua offerta, e il più fortunato (o fortunata) guadagnerà un immobile da urlo ma anche un pezzo di storia della nostra televisione. La residenza si trova nella Maremma grossetana, zona Argentario insomma, e ha una vista incredibile su Porto Santo Stefano. Si estende su un totale di 1162 metri quadri (interni) e all’incirca 6 ettari di terreno esterno, con giardini, vigneti e oliveti.

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Ma la "chicca" della villa è un’altra. Un eliporto tutto privato, nel caso si debba far atterrare in sicurezza (e chi non ne ha bisogno, ogni tanto) il proprio elicottero. C’è poi uno spazio dove presto sorgerà un maneggio bellissimo, oltre a una piscina a sfioro attualmente in via di completamento. "La villa padronale si sviluppa su 3 livelli", leggiamo sul sito dell’agenzia immobiliare, "unica per la sua tipologia edilizia è costruita in pietra locale con mura possenti, che regalano una sensazione di benessere e sicurezza. Dal punto di vista artistico, l’organizzazione degli spazi risponde alla concezione dell’edificio come una scatola ottico-scultorea, che da una parte raccoglie la luce naturale dalle finestre, convogliandola all’interno in maniera diversa a seconda delle stagioni e delle diverse ore del giorno, dall’altra plasma la luce stessa attraverso la sua proiezione sugli elementi scultorei che diventano decorativi, animandosi e trasformandosi proprio grazie a questi giochi di ombre e luci".

La parola chiave della villa della Carrà è quindi "scultura". Sì, perché fu edificata negli anni Ottanta dall’artista Giò Pomodoro, scultore astratto di fama internazionale. Per questo la casa di Raffaella è un riflesso diretto della personalità dell’artista, "con un’impronta unica scandita dai materiali impiegati: malta cementizia, pietre squadrate, ferro, gesso, marmo sapientemente accostati e plasmati per formare un insieme di arte e mistero". Si entra da un ampio vialetto, che segue poi un sentiero pittoresco tra piante di lavanda e magnifici ulivi. Arrivati all’interno, troviamo un salone con caminetto, cucina e dispensa, ben sette camere da letto (ognuna col suo bagno) e una sala relax e ovviamente una vista indescrivibile sul mare di Grosseto. In più, due cantine nel seminterrato.

E c’è anche una seconda villa più piccola, all’interno dell’ex proprietà di Raffaella Carrà. È sviluppata su due piani, conta 236 mq calpestabili, e ha tre camere da letto con tre bagni. Poi il salone, anche questo con un camino. Infine c’è la dependance, abbarbicata proprio sul poggio che domina la zona. Da qui si può vedere senza limiti e confini il Mar Tirreno, riposando beatamente nelle due camere da letto (fornite di servizi, ovvio). Insomma è un "buen retiro" da sogno, quello che Raffaella ora passa in eredità a un fortunato acquirente. Perché di sicuro, questa super villa Toscana non durerà molto sul mercato immobiliare. C’è l’attrattiva del luogo, la bellezza naturale, ma soprattutto il ricordo della Carrà, che un tempo percorreva quei corridoi di pietra. Si sedeva, magari in giardino, ammirando la marina che tremola al tramonto. E sorseggiando un drink, perché no. Per lei il sogno era realtà. Per qualcuno lo diventerà.

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