Nicola Porro, lite furibonda a Quarta Repubblica e poi urla contro l’ospite: “Ora basta!”

A Quarta Repubblica succede sempre qualcosa di imprevedibile, come Nicola Porro che sbrocca in diretta per affermazioni che, secondo il suo sentire, non starebbero né in cielo né in terra, e questa volta, nella puntata del 15 luglio 2024 in onda su Rete 4, a farlo infuriare è una dichiarazione dell’onorevole Vittoria Baldino sul caso del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ai domiciliari da 70 giorni per "un’ipotesi di corruzione". Nella diatriba è coinvolto in particolare il giornalista Andrea Ruggieri, il quale cita il caso della deputata Chiara Appendino, condannata per omicidio colposo, visto che la Baldino vorrebbe le dimissioni di Toti.

Quarta Repubblica, cosa è successo: Porro furioso con la Baldino

Durante il dibattito dedicato a Giovanni Toti, Vittoria Baldino è scatenata, probabilmente perché l’unica in studio schierata contro il Presidente della regione Liguria, e parte subito in quarta: "Penso che il tentativo dei fans di Giovanni Toti di difenderlo e di condannare i giudici sia pericolosissimo. Non dico che sia un corrotto, perché Toti affronterà un processo. Io da politico e cittadino pretendo che il Presidente di regione, proprio per la tutela del bene pubblico, si dimetta e liberi la Liguria". Nicola Porro dà poi la parola al giornalista ed ex avvocato penalista Andrea Ruggieri, che sembra molto sicuro di quanto dice: "Scommettiamo che Giovanni Toti verrà qui in diretta scarcerato dalla Cassazione, perché è a Roma ed è libera?" L’ospite, però, viene spesso interrotto dalla Baldino, il che lo porta a dire: "Guardi, io la lascio parlare perché lei è in minoranza, però non è che può diventare un suo comizio". Ma l’onorevole precisa: "Non sono in minoranza, sono tutti contro uno!".

Mentre Andrea Ruggieri cerca di terminare un discorso, missione che sembra quasi impossibile, soprattutto quando dice che le "condotte di dominio pubblico di Toti al momento sono tutte lecite" e poi chiede alla diretta interessata di calmarsi, con lei che ribatte che "C’è un’ipotesi di reato", interviene Nicola Porro, che diventa una vera e propria furia e sbrocca contro l’onorevole quando mette a confronto il caso di Toti con quello di Chiara Appendino, condannata in via definitiva (secondo lei, era la vittima): "Parliamo di omicidio colposo, noi la difendiamo, ma è sempre omicidio colposo!". Dopo una serie di interventi poco comprensibili, dove i diretti interessati si parlano addosso per diversi minuti, Ruggieri afferma: "Mi dice che l’omicidio è meno grave di un’ipotesi di corruzione…".

A questo punto la Baldino vuole aggiungere qualcosa a quanto già detto, ma il conduttore sta cercando di lanciare un servizio e per questo si inalbera ancora di più: "Ne ha dette tante di cose! Lei da sola non riesce a far parlare nessuno! Lei parla su tutti, anche su di me! Devo lanciare un servizio! Lei può anche essere l’unica, ma non può parlare sul conduttore! Basta!". Subito dopo l’onorevole insiste sul concludere il proprio discorso e il conduttore, urlando, risponde: "E allora parli, e ci spieghi perché una donna che è stata condannata per omicidio in una trasmissione televisiva lei mi dice che non è grave! Condannata per omicidio colposo, è morta una persona! Io difendo l’Appendino. Ricordiamoci che per i magistrati è colpa sua!" Stanco della diatriba, Porro lancia un servizio senza ammettere alcuna replica da parte di Vittoria Baldino, alla quale risponde un "no" secco, allontanandosi dal centro dello studio molto irritato, mentre la donna prova a commentare la dichiarazione del presentatore.

Il dibattito finisce così, ma in un secondo momento Alessandro Sallusti risponde a tono alla Baldino proprio perché ha questa mania di intervenire nei momenti meno opportuni (e in effetti è così), anche quando a commentare è lui: "Lei la deve finire di interrompere la gente quando parla, se no faccia lei la trasmissione… La faccia dopo la considerazione, non mentre uno sta argomentando".

Porro chiede pacatezza

Quando in studio entrano in studio Piero Sansonetti, Cicalone e altri ospiti per dibattere sull’attività svolta da quest’ultimo nelle metropolitane di Roma (e non solo), Nicola Porro chiede: "Parliamone in maniera tranquilla perché già abbiamo esagerato con le urla. Qua dobbiamo essere tranquillissimi", dice guardando negli occhi il direttore de L’Unità.