Valentina Del Re, morta la violinista di Propaganda Live: aveva solo 44 anni, era malata da tempo

Una vita dedicata alla musica, alla cura degli altri e alla bellezza della condivisione: il saluto a una donna che ha trasformato la gioia di vivere in arte.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Valentina Del Re se n’è andata a 44 anni, dopo aver combattuto con determinazione una malattia che l’ha accompagnata per tanto tempo. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, non solo nel mondo della musica ma anche in quello della solidarietà, dell’insegnamento e dell’impegno sociale. Chi l’ha conosciuta, chi l’ha ascoltata suonare, sa che Valentina non era una persona comune. È diventata un volto amato dal pubblico anche grazie alla sua partecipazione a Propaganda Live, dove con il suo violino riusciva a parlare più delle parole. Ma chi era davvero Valentina Del Re? Una musicista, certo, ma anche una filosofa, un’educatrice, una professionista capace di portare la musica dove spesso la bellezza non arriva.

Valentina Del Re: un talento coltivato fino a Propaganda Live

Nata a Roma, aveva iniziato a studiare musica a soli cinque anni presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Fin da piccola aveva scelto il violino, e con quello ha costruito un percorso fatto di studio, impegno e libertà espressiva. Dopo il diploma al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone e gli studi con il Maestro S. Budeer del Teatro dell’Opera di Roma, ha continuato a perfezionarsi senza mai fermarsi. Ha suonato da solista e in formazioni orchestrali e cameristiche, partecipando anche a spettacoli teatrali e a trasmissioni televisive come Buona Domenica e Alla ricerca dell’Arca. Ma in qualsiasi progetto partecipasse, portava con sé grazia e forza interiore che non passavano inosservate.

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La musica come strumento di cura e vicinanza

Valentina aveva scelto di allargare i confini della sua musica. Laureata con lode in Filosofia all’Università RomaTre, si era specializzata come assistente per ciechi e ipovedenti presso il Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia, impegnandosi in progetti educativi nelle scuole e nei centri diurni. Aveva frequentato un corso triennale di musicoterapia, lavorando anche nel reparto di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Forlanini di Roma. Era una di quelle persone che sapevano usare la musica non solo per emozionare, ma per entrare in punta di piedi nella vita degli altri e lasciarvi qualcosa di buono.

Il ricordo di chi le era vicino

"Era solare, una persona d’oro, aveva sempre un sorriso per tutti nonostante la malattia" ha detto Valerio Vicari, amico e collega di lunga data, ricordando gli anni condivisi nella Roma 3 Orchestra. Emozionanti anche le parole della stessa Roma Tre Orchestra: "Con noi letteralmente dal primo giorno… Il sorriso che ha in questo video lo porteremo nei nostri cuori per sempre". Toccante anche il saluto del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, dove tutto era cominciato. Domani, alle 11, a Roma presso il Tempio Egizio, chi vorrà potrà accompagnarla nell’ultimo viaggio. E anche se il suo violino ha smesso di suonare, la sua musica continuerà a suonare dentro chi l’ha amata.


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