“Bruno Vespa, è mai stato con una prostituta?”, imbarazzo a Porta a Porta. La risposta del conduttore
Nel corso di un acceso dibattitto in studio, la domanda provocatoria di Efe Bal ha messo in forte difficoltà il noto conduttore: cosa è successo.

Negli ultimi giorni sta facendo particolarmente discutere la decisione dell’Istat di regolamentare fiscalmente la prostituzione attraverso l’inserimento nella nuova classificazione Ateco 2025 di un codice relativo ai "Servizi di incontro ed eventi simili". La decisione ha aperto inevitabilmente un grande dibattito che, proprio ieri, è stato discusso anche nel noto salotto di Porta a Porta. Ad un certo punto, però, la escort transessuale Efe Bal ospite in studio ha spiazzato il conduttore Bruno Vespa con una domanda provocatoria, creando in lui un forte imbarazzo: ecco cosa è successo.
Porta a Porta, forte imbarazzo per Bruno Vespa: cosa è successo
Nella puntata di ieri di Porta a Porta, il noto conduttore Bruno Vespa ha dedicato ampio spazio a questo delicato argomento, ospitando in studio la escort transessuale Efe Bal, volto noto anche per una sua particolare battaglia proprio con il fisco italiano. Ad un certo punto, nel corso di un dibattito molto acceso, Efe Bal ha spiazzato tutti facendo una domanda provocatoria al conduttore. "Dottor Vespa, lei è mai stato con una prostituta?", ha chiesto senza mezzi termini.
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Entra nel canale WhatsAppImmediata la risposta del conduttore visibilmente imbarazzato che, gesticolando quasi a fare un gesto di preghiera, ha affermato: "Ma naturalmente no". Alla risposta del conduttore è seguito l’applauso ironico di Efe con tanto di sorriso beffardo di chi finge di credere a ciò che sta sentendo. Un momento dunque di profondo disagio per il buon Bruno Vespa.
Porta a Porta, la regolamentazione della prostituzione accende il dibattito
Il dibattito è poi continuato e in studio sono stati manifestati pensieri opposti e contrastanti. "Io penso che sia opportuno che venga regolamentata. Questa attività regolamentata è un vantaggio per le donne che la praticano. Così, gli uomini devono pagare in modo tracciabile la prestazione. Questo è un modo di far emergere gli uomini nella prostituzione. Esistono le prostitute, ma non gli uomini che vanno dalle prostitute. Può emergere anche chi le protegge. Farebbe emergere un nodo molto complesso", ha sottolineato la giornalista Lucetta Scaraffia.
A seguire è intervenuta nuovamente Efe Bel, la quale ha espresso il suo pensiero sull’impossibilità di chiedere agli uomini di rendersi ‘tracciabili’. "È ovvio che gli uomini non lascerebbero il proprio codice fiscale per farsi tracciare. Pensiamo in Svizzera. Se vai a Lugano paghi una tassa a forfait per un mese, due mesi o tre mesi e puoi operare regolarmente. Non c’è per forza bisogna di identificare i clienti. Perché mai? Al 90% sono uomini sposati, hanno figli, non è possibile".