Pino Insegno sprofonda sempre più giù: costi alti, il futuro del Mercante in Fiera

Il game show di Rai 2 condotto dal presentatore simbolo della nuova Rai meloniana crolla ancora negli ascolti: il confronto con le reti minori è impietoso

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Pino Insegno sempre più giù. A più di una settimana dal debutto della nuova edizione de Il mercante in fiera – tornato in onda dopo 17 anni – gli ascolti non decollano e i numeri ora destano preoccupazione. Il confronto tra i risultati del game show della fascia preserale di Rai 2 e altre reti minori si sta facendo impietoso e viale Mazzini sembra costretta a correre ai ripari. Un vero e proprio smacco per la nuova Rai meloniana, di cui Pino Insegno – amico da sempre vicino alla premier –doveva essere uno dei volti simbolo. Analizziamo la situazione e scopriamo cosa c’è nel futuro di Pino Insegno e del Mercante in fiera.

Pino Insegno e Il mercante in fiera: risultati deludenti

Il ritorno in tv de Il mercante in fiera e di Pino Insegno in Rai rischiava di assumere i tratti del fallimento dopo appena una settimana di messa in onda: dopo l’esordio al 3,4% di share (pari a 638mila spettatori), infatti, il game show era sprofondato sotto la pericolosa soglia del 2% dopo appena due giorni, segnando l’1,9% e 358mila spettatori. Un flop reso meno amaro solo dal lieve rialzo di fine settimana, con la puntata di venerdì a registrare il 2,4%.

La seconda settimana, tuttavia, si sta rivelando addirittura peggiore. Il mercante in fiera è tornato in onda lunedì (2,3% di share e 414mila spettatori) e martedì ha toccato il minimo storico, segnando l’1,6% di share e appena 301mila spettatori. Numeri preoccupanti soprattutto se rapportati agli altri show della fascia preserale della tv dove – al di là del dominio di Reazione a Catena su Rai 1 (spesso e volentieri oltre il 27%) e Caduta Libera su Canale 5 (in ripresa), che vanno in onda prima e su canali più importanti – Il mercante in fiera sprofonda. Il programma di Pino Insegno registra ascolti inferiori a Cash or Trash su Nove (sopra il 3% di share) o a Celebrity Chef (2,4%) su Tv8, venendo spesso "doppiato" dal sempiterno CSI Miami (intorno al 5%) su Italia 1 e quasi raggiunto da Padre Brown (1,5%) su La7, oltre a perdere la concorrenza con i cugini di Rai 3 e Blob.

Il futuro del programma

Come aveva suggerito il sito Dagospia settimana scorsa, in casa Rai non è escluso che si possa presto correre ai ripari. Se prima si parlava addirittura di una possibile cancellazione, tuttavia, il giornalista Alberto Dandolo su Oggi ha lanciato l’indiscrezione riguardo un potenziale cambio di collocazione o di una fine anticipata per risparmiare sui costi legati alla realizzazione di ogni singola puntata. Il mercante in fiera si trova infatti in una fascia oraria indubbiamente complicata, ma prima del disastroso inizio della terza edizione dello show di Pino Insegno la serie Castle registrava il 3,6% di share, mentre l’anno scorso il telefilm Blue Bloods toccava quasi il 5%. Una resa maggiore a costi notevolmente ridotti per la Rai, la quale invece realizza Il mercante in fiera in collaborazione con una società esterna, la Banijay (che si occupa di 4 Ristoranti, Piazzapulita, Il Collegio, Pechino Express e tanti altri show di successo) facendo lievitare le cifre. A destare preoccupazione in Rai, inoltre, c’è il passaggio di testimone a L’Eredità, con Pino Insegno che prenderà il posto di Flavio Insinna alla conduzione di uno dei più grandi programmi macina-ascolti della tv pubblica, che tornerà in onda dopo Reazione a catena nel 2024 non può permettersi passi falsi.


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