Reazione a catena, la replica di Pino Insegno alle voci d’addio: stoccate, accuse e l'ammissione sul calo d'ascolti

Il conduttore parla del suo futuro alla vigilia dell’ultima puntata stagionale del game show di Rai 1: “Accanimento solo perché ho appoggiato Giorgia Meloni”

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Il futuro di Pino Insegno in Rai è bilico? Domani sabato 2 novembre 2024 andrà in onda l’ultima puntata di Reazione a Catena (la finalissima del "torneo dei campioni") e domenica, dopo cinque mesi di messa in onda, il conduttore passerà il testimone a Marco Liorni e all’atteso ritorno de L’Eredità. Dopo il clamoroso flop de Il Mercante in Fiera su Rai 2, Insegno è tornato al timone del game show di Rai 1 a distanza di più di dieci anni ma, dopo un inizio di stagione incoraggiante, gli ascolti non sono mai veramente decollati. Negli ultimi giorni si è parlato già dei possibili sostituti, ma il presentatore "pupillo" della Rai meloniana ha raccontato a TvBlog di non essere dato per vinto. Scopriamo cosa ha detto e tutti i dettagli.

Reazione a catena: le parole di Pino Insegno sul futuro in Rai

Flavio Montrucchio, Massimiliano Ossini, Alessandro Greco, ma anche il possibile ritorno di Gabriele Corsi. Questi sono solo alcuni dei nomi circolati negli ultimi giorni come papabili sostituti di Pino Insegno al timone di Reazione a catena per la prossima stagione. Domani sabato 2 novembre andrà infatti in onda l’ultimo appuntamento del game show di Rai 1, che cederà poi lo slot della fascia preserale a Marco Liorni e L’Eredità. In casa si starebbe dunque pensando al futuro – anche e soprattutto a causa degli ascolti deludenti, crollati con la concorrenza de La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti – ma Pino Insegno si è detto fiducioso. In un’ampia intervista a TvBlog, infatti, il conduttore ha affermato: "Mi auguro di essere confermato alla guida di Reazione a Catena 2025. Se poi trovano qualcuno più bravo, ben venga. Penso di aver svolto un ottimo lavoro".

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Il conduttore e doppiatore romano ha smentito le voci riguardanti i suoi possibili sostituti ("È una fake news"), ma non ha negato che il game show di Rai 1 abbia bisogno di novità e di una ventata d’aria fresca per risalire dopo una stagione complicata: "Ho sempre chiuso la trasmissione con numeri importanti. Mi è dispiaciuto leggere notizie non corrette. Si sono persi 2-3 punti percentuali, ma non facciamo il 15%. Se una flessione c’è stata è per gli episodi eccezionali che si sono susseguiti quest’estate. Abbiamo subìto una concentrazione incredibile di avvenimenti. Abbiamo raggiunto anche il 25%. Il vero problema è che per tre mesi non c’è mai stata continuità. Un giorno sì e un giorno no avevamo un grande evento contro (…) Dopo 17 anni si potrebbe dare una rinfrescata ad alcune fasi del programma. Reazione a Catena ha dei momenti straordinari, ma forse deve entrare nel vivo un po’ prima".

Pino Insegno ha infine voluto rispondere alle critiche sulla sua presunta "raccomandazione" in Rai, che gli sarebbe costata più critiche del necessario nel corso della sua ultima esperienza in viale Mazzini in quanto sostenitore dell’amica Giorgia Meloni: "Non leggo più critiche che non abbiano propositi costruttivi (…) L’unico fatto che mi può essere contestato è l’aver pubblicamente appoggiato Giorgia Meloni, una persona che stimo molto (…) Non ho fatto nulla di male, la mia unica colpa è quella di essere amico della Meloni".


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