Piersilvio Berlusconi: "Sono dipendente dalla fatica fisica. Ma amo la gente comune"

In attesa dell'apertura del testamento del padre, l'amministratore delegato di Mediaset si è raccontato a cuore aperto: "Riservato sì, timido no"

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Sono settimane intense per Piersilvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset ed erede (insieme ai quattro fratelli) dell’impero che Silvio Berlusconi aveva costruito nel corso della sua vita. In attesa dell’apertura del testamento, rimandata ai primi giorni di luglio, il secondogenito del Cavaliere si è raccontato a cuore aperto a Repubblica, rivelando alcuni dettagli sulla sua vita privata.

Piersilvio Berlusconi si racconta

Rispondendo personalmente ad un ritratto che Repubblica aveva fatto dei cinque figli di Berlusconi, nel quale aveva riscontrato alcune inesattezze, Piersilvio Berlusconi ha scritto al giornale per precisare alcuni dettagli. Innanzitutto, l’ad di Mediaset ha parlato del suo amore per lo sport: "Non sono "in fissa" con il fisico", ha spiegato, contraddicendo quindi quanto scritto precedentemente su Repubblica. "Ho una vera dipendenza dalla fatica fisica, è così da quando ero piccolo e facevo agonismo. Mi nutro di fatica, l’esercizio fisico per me è liberatorio. Quando faccio Sup d’inverno sperando di avvistare un branco di delfini o quando corro in Corsica tra mare, pineta e deserto provo una libertà che diventa quasi un’esperienza spirituale". Berlusconi si definisce uno sportivo "vecchio stile": "Non possiedo e non uso mai contapassi e contacalorie. La mia bici è rigorosamente non elettrica". E continua: "Non sono ipersalutista. Fumo il sigaro e mentre faccio sport pregusto il buon cibo che mangerò subito dopo, vino rosso, cioccolato, noccioline".

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Nel suo racconto, Piersilvio Berlusconi ha rivelato anche un’altra parte di sé: "Riservato sì, timido no. Ovunque io vada faccio amicizia con tutti. I miei figli mi prendono in giro: adesso papà attacca bottone e parla per un’ora". L’amministratore delegato Mediaset, al contrario di quanto si possa pensare, è più una persona da cene con i genitori dei compagni di scuola dei figli, piuttosto che feste mondane: "Non è che non amo il jet set, ma adoro il rapporto con la gente comune. Parlare con le persone mi piace moltissimo e mi dà calore. Sono figlio di mio padre".

L’attesa del testamento di Silvio Berlusconi

Nel frattempo, cresce l’attesa per l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, dal quale dipende il futuro di Mediaset, ma anche di Fininvest e dell’immenso patrimonio del Cavaliere. Inizialmente prevista per il 26 giugno, l’apertura è stata posticipata. La data prevista dovrebbe precedere quella del 4 luglio, giorno in cui verranno presentati i nuovi palinsesti di Mediaset, in modo da avere già chiaro quale sarà il futuro della società. Intanto, nella giornata di oggi è in programma la prima riunione di Fininvest dalla morte di Silvio Berlusconi. La presidente Marina Berlusconi e l’amministratore delegato Danilo Pellegrino riuniranno tutti gli attuali soci per eleggere il nuovo Consiglio d’Amministrazione.


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