Pier Silvio Berlusconi difende Mediaset e lancia l'anatema contro il trash televisivo

L’amministratore delegato si è pronunciato chiaramente contro chi accusa la sua rete di presentare solo contenuti “spazzatura”. Ecco le sue parole.

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio, nonché amministratore delegato di Mediaset, ha deciso di mettere in pratica una sorta di rivoluzione all’interno della rete per renderla molto più informativa e dal taglio giornalistico, tentando di eliminare quello che in tanti hanno definito e continuano a definire "trash". Nonostante questo, c’è ancora chi continua ad accusare Mediaset di essere la patria del "trash televisivo"; ecco perché Pier Silvio è intervenuto sull’argomento in prima persona. Vediamo le sue parole ufficiali.

Pier Silvio Berlusconi contro chi accusa Mediaset di "trash televisivo"

Il 21 ottobre uscirà il Libro dei Fatti 2023 dell’agenzia di stampa AdnKronos, e al suo interno vi sarà anche un contributo di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato Mediaset. Lui stesso ha dunque emesso un comunicato stampa ufficiale anticipando il suo contributo nel quale risulta molto chiaro il suo pensiero in merito a chi accusa Mediaset di fare solo "trash televisivo".

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"Mai, come in questo 2023, stampa e web si sono riempite di polemiche sul cosiddetto ‘trash televisivo’, un’espressione che a me non piace per niente. Spesso infatti è una facile scorciatoia per denigrare la televisione leggera e spensierata che se fatta bene sa essere autenticamente popolare – ha affermato Pier Silvio nel Libro dei Fatti 2023La televisione, per dirla ‘old style’, è un elettrodomestico. Un device che può essere acceso o spento. quando è acceso diventa un media, come la stampa, come il web: alcuni programmi possono essere istruttivi ma non la televisione nel suo complesso. Per intenderci, i minori non devono essere lasciati soli davanti ai media, né davanti alla tv, né ad altri device.

L’amministratore ha poi continuato affermando: "La nostra tv, quella commerciale, è un mezzo di intrattenimento e informazione. Fa compagnia, diverte e informa gli italiani in ogni ora della giornata. Noi siamo stati i primi a offrire questo mix così vario e vivace al pubblico. E il risultato riconosciuto da tutti è che la nascita delle tv indipendenti ha contribuito alla modernizzazione dei costumi".

Pier Silvio Berlusconi rivela: "Non si deve mai arrivare alla mancanza di rispetto"

Pier Silvio ha rimarcato come la sua rete abbia portato grandi novità e programmi dirompenti fin dagli inizi, dal Tg5 ai reality show come il Grande Fratello. Innovazione che ovviamente ha fatto discutere, un fatto del tutto normale a detta dello stesso amministratore.

"Penso che sia nostro dovere continuare a modernizzare, provarci, uscire dal consueto. Dobbiamo riuscire a rappresentare la realtà e la società in ogni loro aspetto e con tutte le loro evoluzioni, che ci piacciano o meno – ha continuato Pier SilvioCerto, noi dobbiamo creare le condizioni perché non si arrivi mai alla mancanza di rispetto. Sia chiaro, non abbiamo pregiudizi: non ci scandalizzano le figure estrose, i confronti anche spigolosi, le battute irriverenti, ma mai si deve arrivare alla mancanza di rispetto sia tra i partecipanti di un programma sia verso il pubblico".

Pier Silvio Berlusconi ha dunque concluso il suo lungo discorso con queste parole: "Insomma, mi sembra che quello che con snobismo viene chiamato ‘trash televisivo’ si riferisca unicamente a singoli momenti infelici, tv fatta bene o male. Ma se, come è giusto, si lascia libertà a chi ha il compito di creare i contenuti sempre caldi e sempre vivi, può capitare di andare oltre. E noi dobbiamo fare tutto il possibile per evitare eccessi. Eccessi che fortunatamente rappresentano una quota minima rispetto a una televisione di grande qualità e ricchezza come quella che va in onda 24 ore al giorno su decine di canali italiani, pubblici e privati. Per chiudere, la tv popolare anche quando è leggera e divertente piace al pubblico, piace a me e svolge anche un importante ruolo sociale".


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