Sanremo 2025, Paolo Bonolis: "Me l'avevano offerto", il conduttore svela la risposta (surreale) data alla Rai

Tra una chiacchiera e l'altra con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il conduttore Mediaset si è sbottonato su politica, Sanremo, e un possibile ritorno in Rai

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Paolo Bonolis, ospite a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, ha rivelato di essere stato contattato per condurre il prossimo Festival di Sanremo 2025. La risposta? Un secco no, accompagnato dal consueto mix di ironia e sincerità che caratterizza il conduttore romano. Già alla guida del celebre festival musicale nel 2005 e nel 2009, Bonolis ha preferito declinare l’offerta, scherzando sul motivo dietro questa decisione.

Paolo Bonolis: la proposta Rai per Sanremo e lo sgambetto a Carlo Conti

"Sì, me l’hanno chiesto, certo. Ma ho detto che avevo gente a casa", ha spiegato Bonolis ai conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. "Hanno citofonato a casa ed era un Dhl con dentro un dirigente Rai", ha aggiunto ridendo, "Ma avevo altre cose da fare". Una battuta che lascia trasparire anche una chiara intenzione di evitare l’impegno. Quando incalzato sul possibile timore di confrontarsi con i record di ascolto raggiunti da Amadeus, Bonolis ha risposto con fermezza: "No, non è per quello. Non è una gara. Una risposta carina sul 72% di share raggiunto da Amadeus l’ha data Carlo Conti: ‘Io non finirò mai alle 3 di notte". Questa rivelazione, a proposito dell’attuale conduttore di Sanremo, metterebbe effettivamente Conti sotto un’altra luce, poiché implicherebbe che il presentatore di Tale e Quale Show sarebbe stato solo una seconda scelta, poiché evidentemente a Bonolis deve essere stato proposto prima, dal momento che avrebbe avuto anche il tempo di rifiutare l’offerta. Questa esternazione, a meno di due mesi dal Festival, intaccherebbe la solidità dell’attuale Direttore Artistico della kermesse, nonostante Conti sia stato anche confermato per l’annata 2026.

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Paolo Bonolis apre al ritorno in Rai: "Dove mi metti sto"

Durante l’intervista, si è ipotizzato che il Festival potesse rappresentare l’occasione per riportare Bonolis in Rai. La sua replica è stata immediata: "Ci sono altri modi per tornare in Rai. Infatti eccomi qua", riferendosi alla sua presenza nel programma radiofonico. Poi ha aggiunto: "Io sto bene dove sto. Sto bene a Mediaset, sono stato bene in Rai, sto bene a casa, sto bene qui con voi: io ho la sindrome del soprammobile. Dove mi metti sto".

L’idea sulla politica

La chiacchierata è stata anche l’occasione per discutere di politica, argomento che Bonolis ha affrontato con la stessa schiettezza. "È capitato negli anni che abbia votato prima sinistra-sinistra, poi Pd, poi non ho più votato e successivamente ho preso una forma di disincanto, tanto che ora non mi interesso più tanto: non posso partecipare a una festa che non mi piace", ha spiegato. "Preferisco essere un ligio cittadino che rispetta il governo eletto da altri e, se poi quando si torna a elezioni c’è qualcosa che possa incuriosirmi, prendo quella traiettoria".

Il retroscena su Inter, Moratti e Adriano

L’intervista si è conclusa con un tocco personale legato alla sua grande passione: il calcio. Bonolis ha raccontato di quando, nei primi anni 2000, consigliò all’allora presidente dell’Inter, Massimo Moratti, di acquistare un giovane calciatore brasiliano: Adriano. "Ero in Ecuador e, nello stesso periodo, sulla costa si teneva il campionato del mondo under 19. Andai per vedere qualche partita e tornato a Milano lo consigliai a Moratti, che poi lo fece seguire e lo acquistò". Con il suo carattere ironico, Bonolis ha dimostrato ancora una volta di essere un protagonista capace di affrontare qualsiasi argomento, e di avere sempre qualcosa da dire.


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