Caso Ghali, Lilli Gruber in soccorso a Mara Venier: "L’hanno lasciata sola". Scintille in diretta su La7

Dopo lo speciale Sanremo di Domenica In, anche la conduttrice di La7 è tornata a parlare delle polemiche generate da ciò che è accaduto in diretta.

Lo speciale di Domenica In dedicato a Sanremo è stato un successo, tuttavia alcuni momenti della trasmissione hanno fatto e continuano a far discutere. In particolare, ci riferiamo al momento in cui la conduttrice Mara Venier ha interrotto Dargen D’Amico che, nel rispondere alla domanda di un giornalista, aveva iniziato a parlare dell’importanza dei migranti in Italia. Successivamente la Venier ha rimproverato gli stessi giornalisti, chiedendogli di attenersi a domande riguardanti unicamente la musica. E come se già non forse abbastanza, poco dopo la conduttrice ha letto in diretta il comunicato dell’ad Rai Roberto Sergio volto a smorzare i toni dopo la frase di Ghali a Sanremo ("Stop al genocidio") che tanto ha infastidito l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar. In difesa di Mara è intervenuta anche Lilli Gruber: ecco le sue parole.

La polemica su Mara Venier arriva anche a Otto e mezzo

"Ma è possibile che con questa Tele Meloni Mara Venier, che è la più straordinaria conduttrice televisiva che abbiamo, a 73 anni ha ancora il problema di dover rendere conto al funzionario Rai?", ha affermato Massimo Giannini, editorialista di Repubblica, nell’ultima puntata di Otto e mezzo, aprendo così il discorso su ciò che è accaduto durante lo speciale Sanremo di Domenica In e le seguenti polemiche.

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"È vero, tutti i partiti hanno sempre lottizzato la Rai. Ma questi livelli ‘nord-coreani’ di censura, e di autocensura, non si erano mai visti. Mai. Grazie Tele Meloni – ha poi aggiunto GianniniMara Venier ha zittito Dargen D’Amico, che ha detto una cosa totalmente neutra. Ho visto lo sguardo terrorizzato di Venier che probabilmente guardava il funzionario Rai, quello di cui parlava Renato Zero nella canzone Viva la Rai".

Lilli Gruber difende Mara Venier

Sulla questione è poi intervenuta anche la padrona di casa Lilli Gruber, la quale ha affermato: "La salutiamo e ovviamente la invitiamo, ma diciamo anche che l’hanno lasciata sola con una patata bollentissima e una grande grana da gestire, perché tra il comunicato dell’ambasciatore israeliano e quell’altro che ha detto che il Festival era troppo di sinistra le polemiche erano già infuriate".

"E Tele Meloni ha persino un problema se un cantante dice ‘Stop al genocidio’ e un altro dice che i migranti apportano un importante contributo al nostro paese? E quando parlo di autocensura, mi riferisco a Mara Venier", ha nuovamente replicato Massimo Giannini.

Ad accendere ulteriormente la polemica è poi intervenuto anche Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, che ha detto: "Mara Venier è una persona seria e sa che in una trasmissione di spettacolo si parla di spettacolo, non si fa politica, come vorreste voi".

Insomma, i pareri contrastanti e le discussioni sull’argomento sembrano ancora non volersi placare.

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