Ornella Vanoni, chi era il marito Lucio Ardenzi. Il matrimonio (controvoglia) e l’amore per Paoli

La cantante ha avuto molte relazioni e tutte abbastanza complicate, a partire da Giorgio Strehler e fino a terminare con il colpo di fulmine per Gino

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Domenica 7 aprile Ornella Vanoni sarà ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, dove si racconterà davanti alle telecamere tra amori e carriera, ma cosa sappiamo della sua vita privata? Vediamo insieme chi era il marito Lucio Ardenzi, il matrimonio controvoglia perché innamorata di Gino Paoli e il rapporto tormentato con quest’ultimo.

Chi era Lucio Ardenzi, il marito di Ornella Vanoni

La vita sentimentale di Ornella Vanoni è stata alquanto complicata, tanto che l’artista di recente ha ammesso di sentirsi delusa dall’amore e di essere sola da 20 anni proprio per questo motivo. Ma cosa è successo di così sconvolgente da farle rinunciare al sentimento più bello che possa esistere? Partiamo subito dal matrimonio controvoglia con il marito Lucio Ardenzi, avvenuto a Porana di Pizzale, in provincia di Pavia – per l’occasione indossa un abito giallo -, il 6 giugno del 1960, periodo in cui la cantante era ancora innamorata di Gino Paoli: "Il giorno delle nozze non mi sarei dovuta presentare, avrei dovuto dire a Lucio la verità, sarebbe stato più leale. Ma non ho trovato il coraggio. Gino mi aveva detto che sarebbe venuto in chiesa a suonare per noi Il cielo in una stanza", ha detto la Vanoni nel 2011, intervistata da Sette. Scherzando da Fabio Fazio nel 2023, per giustificare la scelta di convolare a nozze pur non amando profondamente l’impresario e cantante, ha affermato: "Qualcuno dovevo sposare". Il matrimonio è durato poco, circa due anni (la separazione nel 1962): ha deciso di tornare da Gino Paoli, nonostante fosse già incinta del primo e unico figlio.

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Dalla breve relazione con Ardenzi, morto il 2 luglio 2002, è nato infatti Cristiano Ardenzi. Ornella Vanoni, essendo molto riservata sulla sua vita privata, non ha mai parlato molto di quest’ultimo e dei suoi due nipotini – Matteo e Camilla -, né ha mai pubblicato una sua foto o dei suoi figli sui social. "Per tutti i figli delle donne di successo è un po’ complicato. Mentre gli amori sono complicati, l’amore che tu provi per figli e i nipoti è fatto di serenità. Sono la nonna più straordinaria del mondo. Cristiano mi guarda con sospetto", queste le uniche sue parole riguardo alla famiglia in un’intervista per In Arte.

Da Giorgio Strehler a Gino Paoli

Giorgio Strehler è stato il primo grande amore di Ornella Vanoni e l’uomo che, a detta sua, più di tutti l’ha amata. I due si erano conosciuti al Piccolo Teatro di Milano, dove lavoravano insieme – lei era sua allieva e collaboratrice – e nonostante la timidezza iniziale, il fatto che l’uomo fosse sposato e lei avesse solo 20 anni, hanno iniziato una relazione, il che all’epoca rappresentava uno scandalo. Nel 2023 l’artista ha spiegato a Corsera le motivazioni che l’hanno spinta poi a lasciarlo: "Ero al Festival di Spoleto. Luchino Visconti mi presentò a Renato Salvatori, un grande gnocco. Ci fecero foto insieme e scoppiò il putiferio. Giorgio era furioso, mi stalkerizzò sul telefono fisso. La verità è che ormai il nostro rapporto era già finito. Non ero stanca di lui, ma di una cosa che faceva lui e che a me non andava più… Certo è che Giorgio mi ha amato alla follia, come nessun altro". A tal proposito ricordiamo che la Vanoni aveva tradito Strehler proprio con Renato Salvatori, interprete di Poveri ma belli.

Infine, il grande amore per Gino Paoli, di cui tuttora si parla e iniziato nel 1960. È stato un vero colpo di fulmine quello vissuto da Ornella Vanoni nei confronti di Gino Paoli. I due si sono legati dopo un primo incontro che li aveva portati a pensare che l’altro/a fosse omosessuale. Peccato che il cantautore la tradisse "continuamente" e che fosse sposato con un’altra donna all’epoca. Una relazione, quella della coppia, caratterizzata da profondo dolore, in particolare a causa dell’aborto spontaneo da lei vissuto: "L’ho perso…il suo primo figlio era il mio…ma poi l’ho perso…", ha raccontato a Maurizio Costanzo nel corso di un’intervista. Aveva già abortito in passato, anche se in quel caso la situazione era molto diversa perché la scelta dipendeva da lei: "Non è che io ho deciso. Stavo con questo ragazzo svizzero e sono rimasta incinta, ma lui non voleva il bambino… Io ero molto insicura e ho abortito ma non avrei voluto farlo".

Poi il tentato suicidio di Paoli l’11 luglio del 1963: un colpo di pistola rimasto conficcato nel pericardio e mai estratto per paura di complicazioni. "Quando l’ho saputo non ho pensato a niente perché non ne sapevo esattamente i motivi. Mi ricordo che sono andata a trovarlo di notte. Sono entrata e lui continuava a ridere perché pieno di ossigeno. Mi guardava e mi tirava i capelli", ha svelato la Vanoni. "L’ho fatto per andare a vedere cosa c’era dall’altra parte. Non ho una ragione specifica. Avevo avuto tutto dalla vita", ha dichiarato il cantautore al Corriere della Sera. "Io non riesco a non voler bene alle persone che ho amato, le voglio bene tutta la vita", ha aggiunto quest’ultimo parlando del sentimento che tuttora lo lega all’artista.

Tra gli altri amori della cantante emergono Danilo Sabatini, il produttore discografico Michelangelo Romano e l’ultimo compagno, Marco. Della relazione con quest’ultimo ha detto: "La mia ultima storia mi ha ferita profondamente, pensavo davvero che sarebbe durata per il resto della vita. Quando a Marco è venuto un infarto e l’ho portato in ospedale, la sua famiglia con l’ex moglie si è stretta attorno a lui e poi è sparito. Mai più visto né sentito. Avevo fatto ricamare le sue iniziali, la lettera "M", perfino sulla biancheria di casa. Ho regalato tutto a mio nipote che si chiama Matteo". Infine, la Vanoni ha parlato anche di un amore puramente platonico con il fumettista Hugo Pratt.


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