Ora o mai più, le pagelle: Marco Liorni in difficoltà (4), Valerio Scanu presuntuoso (3), l'eleganza di Gigliola Cinquetti (8)

Nella puntata del 25 gennaio non mancano polemiche e piccole magie sul palco, ma anche qualche parola di troppo e un regolamento discutibile: le pagelle

Nella terza puntata di Ora o mai più, condotta da Marco Liorni su Rai Uno sabato 25 gennaio 2025, a trionfare è stato Pierdavide Carone grazie ai voti del pubblico sui social che sono stati poi uniti a quelli dei Big in studio. La giuria tecnica – composta da Riccardo Fogli, Patty Pravo, Raf, Alex Britti, Rita Pavone, Gigliola Cinquetti, Donatella Rettore e Marco Masini – ha premiato, infatti, Antonella Bucci, che ha incantato tutti con l’Hallelujah di Leonard Cohen (un po’ meno sul pezzo è stato Raf). Tanti i siparietti e gli scontri infuocati, ma altrettante sono state le esibizioni commoventi dei concorrenti, a partire dal duetto sulle note de La sera dei miracoli di Pierdavide Carone e Gigliola Cinquetti. Ecco le pagelle della puntata del 25 gennaio di Ora o mai più.

Ora o mai più, puntata 25 gennaio 2025: cosa è successo

Marco Masini è divertente e arguto, voto 9: non sia mai che a Marco Masini sfugga qualche particolare ma noi lo apprezziamo proprio perché è in grado di cogliere tutte le sfumature di un’esibizione e motivare con chiarezza i suoi voti, sia che siano positivi che negativi. Il giudice, poi, ironizza e scherza spesso su ciò accade in diretta, come è successo quando il conduttore e Gigliola Cinquetti hanno sbagliato il nome di Antonella Bucci, chiamandola rispettivamente Alessandra e Donatella. Allo stesso tempo si dimostra sempre sagace e pronto quando c’è da criticare, facendolo con consapevolezza, diversamente da altri giudici che danno voti senza nemmeno giustificarli. Insomma, se lì c’è un professionista che sa sia far ridere che dare ottimi consigli ai concorrenti è proprio Masini.

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Pierdavide Carone bravo e meritevole, voto 8: in effetti Carone emoziona più di quanto abbiano fatto altri concorrenti durante la gara, ma più che nel primo duetto sulle note de La pioggia con Gigliola Cinquetti, che francamente a noi è piaciuto comunque, Pierdavide commuove con La sera dei miracoli, un brano di Lucio Dalla tanto intenso e profondo che già di per sé arriva dritto al cuore. Il giovane, però, lo ha interpretato con una passione tale da mettere i brividi, avendo rispetto per la canzone originale pur facendola completamente sua.

Gigliola Cinquetti elegante, voto 8: Gigliola è la prova vivente che non serve offendere e urlare per farsi sentire. Basti pensare alla sua reazione quando Donatella Rettore le ha detto senza mezzi termini che il suo brano La pioggia è brutto e che affidarlo a Pierdavide Carone nel duetto è stata una scelta sbagliata perché, così facendo, non ha valorizzato il ‘suo’ concorrente. Senza scomporsi e con estrema eleganza e pacatezza, sia nei modi che nel linguaggio e tono di voce, la Cinquetti, un po’ risentita, le ha ricordato che la canzone ha avuto molto successo in passato ed è stata apprezzata soprattutto in Francia, finendo addirittura al primo posto della Hit Parade francese. L’ha asfaltata con stile, dicendosi pure consapevole che la canzone "effettivamente può non piacere".

Patty Pravo e Riccardo Fogli hanno capito, voto 7: la scorsa settimana avevamo criticato il loro continuo distrarsi durante le esibizioni dei concorrente, ma anche il fatto di aver cambiato il voto di un concorrente all’ultimo senza nemmeno segnalare il cambio di scelta al conduttore prima di dare il voto a voce. Questa sera invece si sono dimostrati più maturi e interessati a ciò che succedeva attorno a loro, in particolare l’ex componente dei Pooh: sono stati rispettosi nei confronti di chi si è esibito e non hanno fatto figuracce con i voti da assegnare. L’unica nota stonata è il fatto che Fogli senta l’esigenza di ribadire più volte che non ha copiato dai compagni di giuria i voti: perché ripeterlo? Se non si ha nulla da nascondere, non c’è motivo di farlo. In ogni caso, rispetto a tutto ciò che abbiamo detto prima, quest’ultimo punto – un po’ fastidioso perché il concetto è stato espresso anche nelle puntate precedenti – non azzera la nostra opinione positiva.

Marco Liorni non prende posizione, voto 4: il conduttore non riesce a gestire le situazioni più infuocate e lo si vede sin dai primi minuti con la polemica nata da Donatella Rettore a causa delle parole di Valerio Scanu sull’antipatia. Prima prova a fermare il concorrente, che stava iniziando a offendere la giudice, e alla fine gli lascia campo libero senza riuscire a imporsi. Poi, quando la Rettore inizia a valutare le performance usando parametri del tutto inappropriati, non ha il coraggio di dire che si deve votare l’esibizione, e questo è accaduto sia con Scanu, valutato in base all’atteggiamento, sia con Matteo Amantia e Alex Britti, dei quali commenta principalmente l’aspetto fisico definendoli "figoni". Insomma, Marco Liorni ha qualche difficoltà a prendere posizione ed è evidente. Che poi a noi le polemiche piacciono, e infatti la scorsa settimana lo avevamo bocciato perché chiudeva subito ogni discussione interessante, ma qui si tratta di una polemica sterile da cui non esce nulla di buono, solo il peggio da ambedue le parti. Un altro esempio, infine, è quando Marco Masini e Raf stanno parlando tra loro, prima di dare i voti dopo una performance, e il conduttore ricorda che non è consentito consultarsi prima: l’artista fiorentino fa una battuta dicendo che Raf gli stava solo chiedendo come fosse finita una partita di calcio e tutto termina con una risata. Quindi è così che si mettono in pratica le regole? Buono a sapersi.

Donatella Rettore non è obiettiva, voto 3: è vero che un po’ di pepe in un programma ci vuole, ma non si dovrebbe mai esagerare con le parole (non vi preoccupate, ne abbiamo anche per Valerio Scanu). Dire che il brano di una sua collega è "brutto" con tanta insistenza, rimarcando tra l’altro che non parlava della resa nell’esecuzione ma della canzone in sé, non le fa certo onore. Dirlo, infatti, non è rispettoso verso la persona che a quel pezzo ci ha lavorato e chissà per quanto tempo. Ma non è solo questo che lascia sgomenti: i giudici dovrebbero valutare l’esibizione dei concorrenti, ma con Scanu la Rettore ha sottolineato che ha vinto l’atteggiamento e per questo gli ha dato solo 6. Poi ha svelato che gli avrebbe dato anche 10 se non si fosse comportato male di fronte alle critiche. E l’obiettività dove è finita? E qui ci agganciamo a ciò che è successo dopo, durante la valutazione del duo formato da Matteo Amantia e Alex Britti: "Voi siete proprio quello che mi aspetto – dice la Rettore a Matteo – A proposito di look, sei elegantissimo, bello, attuale, senza essere dolciastro. Tu sei giusto, sei un maschio, bello, 10! E questo va a bilanciare i miei voti di prima. Io sto facendo il giudice, non la politichese. Insieme ad Alex Britti sono dei figoni." Lo riportiamo per intero per i termini usati dalla Rettore, molto distanti da quelli che vorremmo sentire dai giudici di un talent e lontani dai criteri di giudizio che bisognerebbe adottare. Il commento, infatti, non riguarda tanto l’esibizione in sé ma l’aspetto. C’è da dire che la polemica attorno a tale elogio sembrerebbe avere un fondamento: basti pensare alle parole dette a Scanu e al voto dato alla coppia, che si è esibita poco dopo il cantante di Per tutte le volte che. E se così fosse, lo scivolone sarebbe ancora più clamoroso, perché offese di questo tipo sono inammissibili. Ma vogliamo darle in beneficio del dubbio e sperare che la prossima settimana ci illumini sulle motivazioni dei suoi commenti decisamente fuori luogo, perché anche solo sentirle affermare "Tu sei giusto, tu sei maschio e per questo ti do 10" è di una tristezza infinita. Infine, ricordiamo che la Rettore ha dato 10 a Valerio Scanu nel duetto della seconda manche, ritornando sui suoi passi in modo maldestro, perché di credibilità sicuramente non si può più parlare.

Valerio Scanu presuntuoso, voto 3: Scanu continua a comportarsi come se tutto il mondo ce l’avesse con lui, facendo la vittima e dicendo che tutti lo considerano antipatico. Poi viene criticato per il suo comportamento da Donatella Rettore, che gli dice giustamente di farsi un "bagno di umiltà", e Scanu le risponde in malo modo, tanto che Marco Liorni cerca di arginare la situazione interrompendo il giovane (ma la discussione prosegue…). "Io non ho sbuffato – dice il concorrente – Allora, oltre all’Amplifon (come detto la scorsa settimana da Rita Pavone), tocca anche una visita oculistica". Parole dure e immeritate perché, al di là di quanto successo dopo, la Rettore in quella occasione ha solo cercato di ridimensionare questo suo atteggiamento supponente e maleducato. Ha ragione Alex Britti a parlare di "sindrome di Calimero". E poi continuare insistentemente a discutere per far valere la propria opinione, offendendo e ribadendo gli stessi concetti alzando la voce solo perché non riesce ad accettare le critiche (ne basta una e… "sto sulle pa**e a tutti"), è un atteggiamento infantile, oltre che una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei giudici coinvolti nella diatriba.

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