Ora o mai più, le pagelle: Scanu vince con stile (9), Liorni come Signorini (5), Rettore dà del maschilista a Fogli (3)

Nella puntata del 22 febbraio, la Rettore torna a far parlare di sé, mentre Scanu trionfa e Marco Liorni fa un paio di gaffe: le pagelle della semifinale

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la puntata della semifinale di Ora o mai più, condotta da Marco Liorni su Rai Uno sabato 22 febbraio 2025, Valerio Scanu ha mostrato tutto il suo talento ed è arrivato primo in classifica nella sesta serata dello show, vincendo quindi la serata, mentre sul palco, nel corso delle varie sfide a due tra i concorrenti, si sono alternati tre ospiti di indubbio valore: Michele Zarrillo, Enrico Ruggeri e Amii Stewart. Ecco le nostre personalissime pagelle della puntata di Ora o mai più andata in onda il 22 febbraio.

Ora o mai più, puntata 22 febbraio 2025: le pagelle

Valerio Scanu aiuta Michele Zarrillo, voto 9: il vincitore della semifinale è lui e il riconoscimento è meritatissimo, perché, muovendosi tra note alte e basse, Valerio è in grado di arrivare ovunque (o quasi) con la sua voce. Però vogliamo porre l’attenzione su un evento particolare, un fatto accaduto durante l’esibizione con Zarrillo sulle note di Cinque giorni e che abbiamo apprezzato molto. Il concorrente, infatti, vedendo che l’ospite stava mancando un attacco (effettivamente è partito in ritardo), con grande eleganza è intervenuto cantando al suo posto senza metterlo in imbarazzo, né bloccare la performance per questo piccolo inconveniente, cedendogli poi il posto con altrettanto stile una volta che il cantante è tornato sul pezzo. Un gran bel gesto che va premiato, nonostante sia riemersa un po’ la sua arroganza nel momento in cui un giornalista lo ha criticato per l’esibizione con Rita Pavone. "Sembra quasi che saper cantare sia una colpa" ha risposto Scanu infastidito.

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Marco Masini è giusto, voto 8: al di là dell’immenso lavoro fatto con Loredana Errore che risulta ad ogni puntata sempre più credibile nelle sue interpretazioni – Il mare d’inverno cantata con Enrico Ruggeri ne è un esempio -, Masini dà il giusto valore alle performance dei concorrenti, forse con voti troppo alti ma comunque più ponderati rispetto ad altri giudici, ed è uno dei pochi che sembra aver preso sul serio il ruolo di coach a Ora o mai più: non solo sta riuscendo a far emergere in pieno il talento di Loredana Errore, ma dà consigli utili anche agli ‘allievi’ degli altri giudici, aiutandoli a crescere anche attraverso giudizi approfonditi e mai banali. Sa di cosa parla e lo dimostra pure nella semifinale, difendendo tra l’altro Valerio Scanu perché criticato da Donatella Rettore per la performance sulle note di Poster. L’unica cosa che stona un po’ è il commento ad Anonimo Italiano per le sue "svirgolettature", che andrebbero evitate perché lo rendono – pare – ancora più simile a Claudio Baglioni quando canta: è la sua voce, perché snaturarlo?

Matteo Amantia convince ma la scena è di Enrico Ruggeri, voto 7: l’ex frontman degli Sugarfree torna a meravigliare il pubblico cantando uno dei pezzi più belli di Ruggeri – Mistero – con tutta l’energia che ha in corpo, cercando di far emergere totalmente la forza del brano, la sua parte ‘rock’ senza però riuscirci appieno… Qualche imprecisione si sente, soprattutto accanto a una voce come quella di Ruggeri (in grande forma vocalmente), ma dimostra comunque di avere talento e tutte le carte in regola per potersi migliorare sempre più.

Marco Liorni tra le (piccole) gaffe, voto 5: Liorni sta diventando sempre più come Alfonso Signorini per quanto riguarda le gaffe con i nomi delle persone presenti in studio, quelle note al grande pubblico almeno. Basti pensare a quando ha chiamato l’attrice Linda Pani, professoressa de L’Eredità insieme a Greta Zuccarello, anche lei presente in studio, "Linda Zuccarello", per poi riparare alla gaffe dicendo che le due sarebbero talmente amiche che "ha fatto un mix". Liorni come Signorini, ma almeno il trash di Ora o mai più è più contenuto, quasi inesistente (una via di mezzo no?).

Raf assente, voto 4: è bello che Raf voglia mettersi da parte per lasciare il giusto spazio alla sua allieva, Antonella Bucci, ma forse dovrebbe trovare un maggior equilibrio tra l’essere troppo presente, come altri suoi compagni di giuria, e l’essere completamente assente. Oggi non lo abbiamo quasi notato, ed è un peccato. Ricordiamo bene che nelle prime puntate era la persona che più di tutte si dava fa fare per portare ordine nel programma, ma adesso non fa più nemmeno quello. Cosa è successo?

Alex Britti e quel commento incomprensibile, voto 4: passare dal dire a Valerio Scanu ‘hai la sindrome di Calimero‘ a dargli un 7 perché "Penso che questa canzone abbia un po’ snaturato la tua voce, ti ho riconosciuto meno delle altre volte", quando in realtà la performance è stata praticamente perfetta a livello vocale (ma anche espressivo), non riusciamo proprio a comprenderlo. Possiamo dargli ragione sul primo punto, ma sul commento di stasera no. Che abbia paura di lui, essendo un concorrente forte, e voglia metterlo in difficoltà? Eppure lo scopo dello show dovrebbe essere quello di far brillare gli allievi agli occhi del pubblico, non di affossarli, anche se sono di altri coach.

Donatella Rettore dà del maschilista a Fogli, voto 3: ci sembrava strano di non aver ancora assistito a un’uscita che portasse un po’ di scompiglio nella trasmissione. Essendo una puntata registrata, tra l’altro, nemmeno ci aspettavamo che la Rettore, di punto in bianco alle 1:00 di notte e senza un motivo valido, desse a Riccardo Fogli del ‘maschilista‘ soltanto perché ha votato per Pago e non per Carlotta dopo la sfida tra i due con la partecipazione di Amii Stewart. Insomma, un’offesa campata per aria e gratuita che avrebbe potuto evitare, dimostrandosi così sportiva e scansando anche le numerose polemiche al riguardo.

La semifinale di Ora o mai più registrata, voto 3: prima c’era il pubblico a casa che esprimeva la propria preferenza sui concorrenti tramite i social, ora c’è la giuria popolare, ovvero 100 persone che votano dallo studio secondo il loro sentire. È giusto togliere la parola a chi fino a due settimane fa ha sostenuto i propri idoli e lo stesso programma? Poi, prima si viaggiava con una media di almeno una polemica all’ora, anche se Marco Liorni le smorzava tutte in poco tempo, mentre adesso è già tanto se assistiamo alla Rettore che dà del maschilista a Riccardo Fogli, unico momento che ha aggiunto pepe a una serata alquanto monotona, noiosa e priva di guizzi. Ora o mai più, proprio quando è il momento di osare (essendo la semifinale), diventa una sorta di Sanremo 2025, con Marco Liorni che è tale e quale a Carlo Conti nella gestione della serata.


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