Olimpiadi, il Settebello protesta in diretta: di spalle contro la giuria e smacco mentre giocano, arriva la risposta dal Coni

Dopo la protesta in diretta della nazionale, arrivano le risposte del c.t. e del Presidente del Coni, scoppia il putiferio per la partita Italia-Spagna

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Nuovo giorno nuova polemica legata alle Olimpiadi di Parigi 2024. Non si arrestano le discussioni sui social circa lo svolgimento delle competizioni olimpiche. Dopo il pugilato e il nuoto, a far discutere ci pensa la pallanuoto. Tutti ne stanno discutendo: gli azzurri hanno deciso di protestare contro le decisioni della giuria, utilizzando un escamotage pacifico ma assolutamente efficace, cantare l’Inno di Mameli rivolgendosi dalla parte opposta rispetto alla giuria. Poi, arriva la sorpresa durante il gioco.

Il Settebello di spalle durante l’inno e con un giocatore in meno

Dopo i due appelli respinti dalla World Aquatics sulle decisioni arbitrali nella partita persa contro l’Ungheria, ai quarti di finale. Gli azzurri hanno ascoltato l’inno dando le spalle al tavolo della giuria prima della partita contro la Spagna, terminata con una sconfitta 9-11. L’Italia ha inoltre giocato i primi quattro minuti dell’incontro volutamente con un giocatore in meno, sempre per protesta verso i 4 minuti di espulsione inflitti a Condemi per aver lanciato una palla sul viso di un giocatore dell’Ungheria. In questo intervallo di tempo, il Settebello non ha praticamente giocato, incassando tre reti, finché non ha a giocare con il numero completo.

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La risposta della nazionale e del Coni

Sulla protesta e sugli errori si è espresso anche lo stesso c.t. Sandro Campagna: "Abbiamo lasciato un messaggio, ma nell’interesse costruttivo di pulire, migliorare il nostro sport, che è amato e si sta vedendo anche in questa competizione. È capitato all’Italia, ma poteva capitare a chiunque e non è giusto. Bisogna rispettare in primis gli atleti e poi lo sport in generale. Gli errori ci stanno, anche dell’arbitro, ma quanto visto l’altro ieri va oltre l’errore e quindi questo è inaccettabile proprio dentro le Olimpiadi. Oggi abbiamo dato la dimostrazione di attaccamento al nostro sport, ai valori dell’olimpismo, non avevamo energie per giocarla questa partita visto che da due notti non si dorme, ma comunque abbiamo trovato la forza per giocare una gara accettabile". Allo stesso tempo dal Coni arrivano pareri divergenti, con il Presidente Giovanni Malagò che parla di: "Protesta non condivisibile, così come non lo sono state di certo alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del Cio. Dopo di che, da presidente del Coni ricordo e aggiungo che il Coni, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giudizio fino al Tas, massimo organo di giustizia sportiva internazionale. Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico".


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