Non è l'Arena, Giletti esagera su OnlyFans: le confessioni sono scioccanti

Il conduttore rivela in diretta di aver ricevuto una lettera di intimidazione molto dettagliata. Poi "alleggerisce" la puntata con rivelazioni molto hard

Puntata intensa quella di ieri sera di Non è l’arena di Massimo Giletti: il giornalista ha condotto la sua trasmissione per oltre tre ore di diretta su La7, iniziando l’appuntamento con un dialogo con il direttore del Tg della rete Enrico Mentana e proseguendo per quasi due ore molto tese sui temi della mafia.

Questi, in particolare, sono stati sviscerati senza paure dal conduttore, che ha rivelato di aver ricevuto nuove minacce (a lui e a suoi conoscenti) dalla malavita: "Ho ricevuto una lettera molto pesante questa settimana. Ieri mi è arrivata: minacce vere. Io non ho paura: lo dico a chi me l’ha mandata, che mi sta guardando. Non ho paura, anche se si fanno dei nomi in questa lettera. È gente che sa cosa faccio, non è una lettera così. Ma non ho paura: vado avanti, che sia chiaro. Come vanno avanti i miei, OK?".

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Dopo tanta tensione, però, Giletti ha voluto alleggerire un po’ il clima, passando a un altro argomento, un po’ pruriginoso. Non una prima assoluta nel programma, anche se stavolta le confessioni raccolte in diretta sono sembrate a molti troppo estreme.

Lo spunto era il caso di cronaca, sollevato qualche tempo fa dalle Iene, sull’imprenditrice e star di OnlyFans alla quale un famoso (e ignoto) giornalista avrebbe chiesto un video a luci rosse in cambio di un articolo. Ma da quello Giletti è partito per un nuovo viaggio nei meandri del social network dell’hard, che non ha fatto sconti né si è posto limiti.

In particolare, sta facendo scalpore la testimonianza di una protagonista della piattaforma, la 26enne Fadwa, che davanti a un esterrefatto e scandalizzato Simone Pillon ha confessato, incalzata da Giletti, cosa le succede e le viene richiesto online. E le risposte sono state piuttosto esplicite: "Mi chiedono di c****e nelle mutande" (alla modica cifra di 200 euro) oppure "Pis****si nelle mutande e inviarle" (al costo di 80 euro).

Il racconto, con altre testimonianze e interviste, è proseguito ancora diversi minuti, suscitando parecchi commenti critici sui social. Forse per questo, tra i video estratti dalla trasmissione e pubblicati sul sito dell’emittente, non c’è traccia di questo blocco. Ma chissà cosa ne pensano in casa Rai


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