Muore Vittorio Emanuele di Savoia, l'ultimo erede al trono d'Italia

Una vita travagliata e tanti episodi controversi segnano la vita del rampollo della famiglia reale, che lascia i suoi cari a pochi giorni dall'87esimo compleanno

Fonte: Rai.it

Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II, è morto a Ginevra a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno. Una vita trascorsa in gran parte in esilio, che resta forse il suo più grande rimpianto. Il ritorno era avvenuto solo nel 2002.

La morte

Si è spento questa mattina all’età di 86 anni Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo Re d’Italia Umberto II e di Maria José. Lo ha reso noto il suo ufficio stampa con una nota: "Alle ore 07:05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla sua famiglia, si è spento serenamente a Ginevra". Se non fosse caduta la monarchia, Vittorio Emanuele sarebbe stato il Re d’Italia. Era sposato con Marina Doria da cui ha avuto il noto figlio Emanuele Filiberto, che con l’Italia ha avuto forse più legami del padre. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile, ci viene fatto sapere dalla nota ufficiale.

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La vita, talvolta controversa, di Vittorio Emanuele

Tra gli episodi più discussi della sua vita, figura sicuramente la morte del giovane tedesco Dirk Hamer sull’isola di Cavallo, in Corsica. Il ragazzo muore per un colpo di pistola, e Vittorio Emanuele viene arrestato e processato in Francia. Nel 1991, dopo una lunghissima battaglia legale, il proscioglimento. Che chiuse un caso su cui, però, i dubbi restano ancora moltissimi. Anche per quella confessione strappata a Vittorio Emanuele, registrata in video. Ma non finisce qui. Negli anni Settanta fu indagato sia dal giudice istruttore della pretura di Venezia, sia dal giudice istruttore della pretura di Trento, per traffico internazionale di armi verso alcuni Paesi mediorientali posti sotto embargo, indagine poi archiviata. Ebbe una vita piuttosto travagliata. Nato il 12 febbraio 1937 a Napoli, Vittorio Emanuele era designato a succedere al trono di suo padre, Umberto II. Dopo il referendum del 1946 che sancì la vittoria della Repubblica, visse in esilio fino al 15 marzo 2003 quando, una volta cancellata la XIII disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi in Italia, era ritornato in patria dopo 57 anni. Aveva già lasciato Roma tre anni prima del referendum, insieme alla madre Maria Josè. Altra storia interessante riguarda il suo matrimonio con l’ex campionessa mondiale di sci, che venne celebrato prima a Las Vegas con rito civile, poi a Teheran con rito religioso. Il matrimonio non era stato visto di buon occhio dall’ex re e per questo i due si sposarono in segreto, senza avvisare le famiglie. E questa unione creò l’ennesimo dissapore all’interno della famiglia.

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