Morto Totò Schillaci, se ne va l'eroe di Italia ‘90 dopo una lunga malattia: l'ultimo ricordo della figlia

Grande lutto nel mondo del calcio: l’iconico campione è venuto a mancare all’età di 59 anni. Da tempo combatteva contro un brutto tumore.

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Questa mattina è arrivato il triste annuncio: Totò Schillaci è venuto a mancare all’età di 59 anni dopo aver perso la battaglia con la malattia contro cui combatteva ormai da tempo. Il capocannoniere di Italia ’90 lascia la moglie Barbara e i tre figli: Jessica, Mattia e Nicole. Negli ultimi giorni Totò si trovava all’Ospedale Civico di Palermo a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. Nonostante gli ultimi bollettini avessero riferito di "condizioni di salute in miglioramento", in mattinata le sue condizioni sono degenerate fino al triste annuncio che ci ritroviamo a darvi ora.

Totò Schillaci, chi era il campione delle ‘Notti Magiche’

L’intero mondo del calcio è in lutto per la prematura scomparsa di Totò Schillaci, una vera icona dello sport che nella Nazionale Azzurra aveva infiammato l’intero Paese durante i Mondiali del 1990, diventando Capocannoniere delle ‘Notti Magiche’ con ben 6 reti che tutta Italia ancora ricorda. Negli anni di carriera, Schillaci ha giocato in diverse squadre importanti, tra cui Juve e Inter, diventando un simbolo indiscusso del calcio italiano.

Totò Schillaci: la lunga battaglia contro la malattia

Totò Schillaci, nato a Palermo il 1° dicembre 1964, combatteva ormai da diverso tempo contro un brutto tumore al colon per il quale era già stato operato due volte. Circa due anni fa, sembrava che l’ex campione fosse riuscito a debellare il tumore grazie alle potenti cure. Il gol più importante della sua vita da eterno combattente. Purtroppo, però, quel brutto male si è ripresentato più forte di prima e, nonostante la forza e la tenacia di Schillaci, alla fine ha preso il sopravvento.

Totò era stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico del di Palermo lo scorso 7 settembre, proprio a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Dai bollettini emersi sembrava che le sue condizioni fossero in miglioramento, fino alle problematiche sorte proprio questa notte e che hanno poi portato al triste epilogo di questa mattina.

"Il mondo mi è caduto addosso. Sono andato in depressione, avevo paura di morire", aveva raccontato Totò Schillaci al Corriere della Sera parlando proprio della scoperta della malattia. "Queste malattie non guardano in faccia nessuno", aveva poi aggiunto in occasione della prematura morte dell’amico e collega Gianluca Valli. Una frase che oggi diventa un vero pugno allo stomaco dopo aver appreso che, purtroppo, il brutto male ha prevalso anche su di lui, strappandolo alla sua famiglia troppo presto. Proprio per ciò che il grande calciatore simboleggiava, la camera ardente verrà allestita allo stadio Renzo Barbera.

Il ricordo della figlia Jessica

Totò Schillaci ha tre figli: Mattia e Jessica, nati dal matrimonio con Rita Bonaccorso, e Nicole, nata da una successiva relazione. La sua secondagenita, Jessica, due giorni fa ha affidato a Facebook uno struggente pensiero dedicato al padre, che proprio in quelle ore stava vivendo un peggioramento delle sue condizioni di salute: "Ci avete mai pensato alle lacrime? Sì, alle lacrime di tristezza? A quelle correlate al modo in cui esprimiamo dolore? Sì a quelle di rabbia? Le lacrime brutte, non quelle belle. Quelle talmente brutte che ti annegano. Ti tolgono il fiato. Ti "regalano" singhiozzi".


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