Morgan, tutta la verità su Angelica: “È vero, ero ossessionato”. Ma lei lo avrebbe abbandonato in ospedale

Il cantante ha rilasciato un'intervista-fiume al Corriere. Parla di tossicodipendenza, di un rapporto profondo con l'ex e di abbandono. Poi abbozza anche pentimento.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Morgan torna a parlare. Si è leggermente raffreddata, la vicenda che ha coinvolto Angelica Schiatti, cantautrice con cui l’ex giudice di X Factor avrebbe intrattenuto una breve relazione. Tra stalking, messaggi sessisti e irripetibili, e addirittura una spedizione "punitiva" verso casa di lei, Morgan non ne usciva esattamente bene. Ora, però, il cantante ci tiene a commentare la vicenda con maggiore prospettiva. Dice di essere mortificato. Si scusa, parla di ossessione. Ma lancia anche qualche frecciata ad Angelica, che lo avrebbe abbandonato durante una terapia molto pesante contro la tossicodipendenza. Vediamo di seguito le parole di Morgan e tutti i particolari.

Morgan, le scuse e la sua verità

In un’intervista esclusiva al Corriere, Morgan parla della vicenda Angelica Schiatti. Ma prima ancora, parla di sé: "Come sto? Credo male. Non suono, non ho neanche la possibilità di parlare. Mi hanno silenziato, azzerato. Io sono una persona sonora, soffro se non posso esprimermi". Non è facile capire cosa passa per la testa del musicista, in questo periodo. Lui prova a darci una finestra sui suoi ragionamenti. Partendo, ovviamente, con qualche leggera polemica. Di Angelica racconta: "Mi ha annichilito. Dice che siamo stati insieme tre mesi, ma sono stati otto anni di affinità elettive in cui ci scrivevamo 500 messaggi al giorno. All’inizio, abbiamo avuto una storia. Dopo, ci siamo frequentati da amici del cuore e anche da amanti. Abbiamo avuto un costante scambio artistico, intellettuale, emotivo, ci dicevamo ‘ti amo’".

Però ben presto le cose hanno preso una brutta piega. Morgan ha fatto la parte del lupo, con comportamenti poco edificanti davvero. Messaggi pesanti, ad esempio. "Non ero in me e c’era anche il lockdown", spiega ora lui, "e ormai una neonata che aveva bisogno di un padre…Provavo una rabbia ingiustificata, ero esasperato, svuotato di qualsiasi speranza. Mi sentivo in fin di vita psicologicamente ed emotivamente". Affrontava anche un serio probelma di tossicodipendenza, il cantante: "Non è che avessi ricadute, proprio non riuscivo a smettere. Ancora il 16 aprile Angelica mi aveva scritto "sei il mio Marco" e, dalla querela, ho scoperto che data l’inizio dello stalking al 17 aprile, quando le ho risposto che, se mi lasciava, mi toglievo la vita".

Una sorta di ricatto d’amore, che è servito solo a tendere ancora di più i rapporti tra Morgan e Angelica. Lui poi ha scritto molte canzoni su questa vicenda dolorosa. Chiama lei la "sua musa". Però le azioni dicono altro. E finalmente Morgan riesce a scusarsi per queste azioni: "Ora, chiedo ad Angelica pubblicamente scusa, ho detto cose orribili. Ero fuori di me. Le scuse private sono riuscito a fargliele su Instagram, il 25 aprile 2021. Gliele leggo: ‘Vorrei che le mie parole arrivassero a te integre, così che tu possa riceverne la carezza che la mano di chi le scrive porge al tuo bel volto, con una gentilezza che è far sì di non toccarlo oltre la soglia di uno sfiorar pensato… Angelica, so di aver sbagliato, di averti ferita… e per prima cosa mi preme chiederti scusa…Un gesto doveroso, necessario, autentico…Ho visto chiaramente cosa ti ha frenato, il perché della tua scelta di allontanarti…ammetto che sono i miei limiti, la mia incompiutezza".

L’ossessione di Morgan

Ma resta il fatto che Morgan era diventato ossessionato. Tanto che mandò due siciliani, queste le accuse, a cercare Angelica a casa del suo nuovo fidanzato, il cantautore Calcutta. "Non sono un pedinatore", dice ora l’ex giudice di X Factor, "non volevo farla rapire, infatti, non c’è alcun rinvio a giudizio su questo e i due siciliani non sono stati neanche indagati. Non so chi fosse l’altro che si è portato dietro per andare a Bologna, dove Angelica viveva col nuovo compagno, Calcutta. Fra l’altro, non li hanno trovati". Ma Morgan ha fatto anche altro.

Si è finto rapper, rubando l’identità di Willie Peyote. E anche qui minimizza. "Questa fa troppo ridere. Era un tentativo disperato di contatto. Le ho scritto da un altro telefono per chiederle una collaborazione. Mi chiede: chi sei? Mi è venuto da dire Willy Peyote. E lei: non sei Willy Peyote, sei Marco. Ho ammesso e mi fa: allora, a questo punto, sentiamoci. E ci siamo sentiti. Unica volta". Poi pare che Morgan abbia minacciato anche il revenge porn. Scriveva: "Ora vi sparo una tripletta di video porno di A. che vi mettono a posto per qualche anno". "L’ho scritto con lo spirito di quello che si sfoga", spiega al Corriere oggi, "che sta male, è deluso. Però la foto l’ho postata, subito cancellata, non l’ha vista nessuno e non era porno né intima. I consulenti tecnici della Procura non hanno trovato niente, nessun revenge porn".

Resta che per molto tempo Morgan è rimasto ossessionato dalla ragazza. Scriveva messaggi denigratori, dal suo punto di vista "anche ironici". Ma aggiunge: "Ero nello stato in cui le ho detto. Io, per un anno e mezzo, sono stato ossessionato dal fatto che fosse sparita dalla mia vita…Pensavo solo a questo, non lavoravo più, se scrivevo, scrivevo solo della sua assenza".

Le accuse di abbandono ad Angelica

Ed è a questo punto, dopo qualche scusa e altrettante recriminazioni, che Morgan tira fuori accuse inedite verso l’ex Angelica. Si parte dalla sua dipendenza dalla droga. "Avevo un problema serio di tossicodipendenza. Angelica mi diceva: lo risolviamo insieme, poi ci sposiamo e facciamo una famiglia". Così Morgan ha provato a disintossicasi. "Per lei! Ho fatto la cura al cervello. Una cura potentissima, quasi un elettroshock. Mi ha mollato lì, sotto gli elettrodi e non l’ho più vista. Stavo in un letto d’ospedale, col cervello bombardato di onde magnetiche, il nervo ottico che urlava. Sono uscito dall’ospedale e mi ha bloccato su WhatsApp, non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati un fiume di parole, di scambio di anime. Questo è".

E ancora: "Quando ha deciso di lasciarmi, prima che andassi a Padova, i medici l’hanno avvisata che così rischiavo il fallimento della terapia. Ma a Padova lei non mi ha accompagnato…Ci sono andato anche se, a ogni terapia, sentivo come se una mano mi toccasse il cervello dentro nella testa, una sensazione che mi metteva in uno stato di ipersensibilità, diventavo molto facile al pianto. Non ero in grado di affrontarla senza la presenza di Angelica".

Angelica non c’era, a supportare Morgan. Ma è probabile che avesse paura. È possibile che fosse stanca. E soprattutto era libera di sganciarsi da lui, come sempre siamo liberi di fare nelle situazioni più estreme. Dispiace, certo, che il cantante abbia dovuto affrontare cure così pesanti e che si sia sentito abbandonato da chi amava. Però questo non giustifica tutto il resto. Il resto, ci pare, è veramente una brutta brutta storia.


Potrebbe interessarti anche