La Rai anticipa l'uscita del documentario su Totti: strategia?

Sulla scia del clamore sollevato dalla separazione del calciatore da Ilary Blasi, la tv di Stato ha deciso di mandare in onda il docu-film il 25 luglio

Fonte: Ufficio Stampa Rai

Era il 28 giugno quando i vertici Rai hanno presentato i palinsesti per la stagione televisiva 2022/2023: tra le numerose proposte e novità spiccava anche Mi chiamo Francesco Totti, documentario dedicato all’ex capitano della Roma il cui arrivo su Rai 1 era stato annunciato per l’autunno 2022. Ma ora che il gossip italiano non fa altro che parlare della rottura tra il "Pupone" e Ilary Blasi, ecco che la messa in onda del film è stata anticipata al prossimo 25 luglio.

Mi chiamo Francesco Totti, il 25 luglio su Rai 1

Una scelta sicuramente dettata dal fatto che la separazione di Totti e Blasi è l’argomento più discusso del momento: sui giornali di gossip, sui social e il televisione non si sente parlare d’altro. E così, sulla scia del momento, anche la Rai ha deciso di puntare su un tema così caldo, mandando in onda prima del previsto il docu-film del 2020 diretto da Alex Infascelli, e tratto dal libro Un capitano, scritto dallo stesso calciatore. Nel documentario, Francesco Totti ripercorre tutta la sua carriera sportiva, dagli esordi all’ultima notte prima del suo addio ufficiale alla Roma e al calcio, ma non solo. Il capitano parla infatti anche di come è nata la sua storia d’amore con Ilary Blasi, e di come il loro matrimonio abbia fatto sognare milioni di fan, ora sconvolti dalla fine della loro relazione durata più di 20 anni.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp

Entra nel canale WhatsApp

Con la voce narrante di Totti, il docu-film mostra quindi i 25 lunghi anni di carriera di uno dei giocatori più amati della storia del calcio italiano, che per lungo tempo è stato una vera e propria icona della Roma. Un racconto inedito, che raccoglie i momenti più importanti della vita del calciatore dentro e fuori dal campo: dalle sue prime partite in serie A al matrimonio con Ilary Blasi, dalla nascita dei suoi tre figli (Chanel, Christian e Isabel) ai numerosi trionfi che l’hanno portato alla sua ultima impresa, nel 2017, allo Stadio Olimpico di Roma. La stessa storia che, nel 2021, è stata raccontata nella serie tv Sky Speravo de morì prima, con Pietro Castellitto nei panni del Pupone. In più, il documentario di Infascelli in arrivo su Rai 1 è stato premiato con un Nastro d’Argento, un David di Donatello e un Premio Flaiano.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963