Mentana contro Travaglio: guerra tra stelle del giornalismo
Il direttore del Tg di La7 scrive al Fatto minacciando azioni legali per gli articoli del professor Orsini. La risposta del collega è secca: "Ha ragione lui"
Duro scontro tra direttori e stelle del giornalismo televisivo. Tra Enrico Mentana e Marco Travaglio è scoppiata una vera e propria disfida per colpa di un altro personaggio che in TV è ormai di casa, il professor Orsini, noto per le sue posizioni anticonformiste sulla guerra in Ucraina e sull’appoggio occidentale a Kiev.
Tutto nasce da una lettera del direttore del Tg di La7 al Fatto Quotidiano a seguito di un articolo lì pubblicato dall’accademico: "Leggo sul giornale da te diretto un articolo a firma Alessandro Orsini in cui si afferma testualmente che ‘i media dominanti hanno assecondato la linea estremista di Biden e la narrazione secondo cui la Russia è uno Stato debolissimo con un esercito di cartone. Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Il Foglio, Libero, Il Giornale, L’Espresso, Radio 24, Enrico Mentana e molti altri irresponsabili hanno fatto a gara a sostenere questa rappresentazione grottesca della realtà'".
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsApp"Il signor Orsini – minaccia Mentana – sarà chiamato ovviamente a rispondere di questa offensiva falsificazione, da cui mi piacerebbe che il tuo giornale si dissociasse, al di là della paradossale elezione a ‘medium dominante’ del sottoscritto, direttore del tg sulla rete che ben conosci".
La risposta di Travaglio, ospite quasi fisso sull’emittente di Urbano Cairo, non si è lasciata attendere ma non è stata certamente quella che Mentana sperava: "Sulla guerra abbiamo pubblicato e continuiamo a pubblicare pareri molto diversi, anche opposti – ha detto Travaglio ripreso dall’Ansa -. Il mio è più vicino a quello del professor Orsini che al tuo, anche perché il suo mi pare più aderente alla realtà che sempre più drammaticamente sta emergendo".
Il direttore del quotidiano ha cercato tuttavia di placare gli animi: "Non vedo motivi per cui questa polemica, sicuramente aspra, debba approdare in un tribunale". Salvo poi lanciare un’ultima stoccata: "Ps. Non sottovalutare il tuo peso, e non solo quantitativo per le centinaia (o migliaia?) di ore di maratone sulla guerra, nel panorama dell’informazione televisiva: se non sei ‘dominante’ tu, chi mai lo è?".
La questione non finisce qui, c’è da scommettere.