Matilde Brandi: “Al Grande Fratello mi è partita la giugulare. I reality li rifarei, ma con Baudo e Carrà facevo una tv meravigliosa”

Libero Magazine intervista la showgirl che ripercorre la sua carriera in tv, tra grande varietà e reality, e racconta la nuova esperienza in teatro con 'Una come me'.

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

"Una volta, durante Il Grande Fratello mi è ‘partita la giugulare’ e, riguardando quella scena insieme al regista dello spettacolo "Una come me" mi sono ispirata per interpretare Maria. All’Isola dei Famosi, invece, credo di essere stata molto più empatica e di aver contato sempre o quasi fino a 10 prima di parlare, come farebbe Sole". Matilde Brandi ha due facce nel suo spettacolo teatrale "Una come me", per la regia di Francesco Branchetti, in scena al Teatro Parioli Costanzo di Roma sabato 1 febbraio e domenica 2 febbraio, e che poi continuerà il suo tour nei teatri in tutta Italia. Una commedia, scritta da Mauro Graiani (marito di Milena Miconi, altra ex star del Bagaglino; ndr), in cui la showgirl interpreta una donna con un serio disturbo di personalità, letteralmente scissa in due, con due vite, due identità, due caratteri diversi. Una schizofrenia che, senza arrivare al patologico, quasi tutti sperimentiamo, compresa Matilde Brandi scissa, solo per fare un esempio, tra tv e teatro. In questa intervista a Libero Magazine, la showgirl e attrice racconta come convive con le sue contraddizioni, ma anche come tutte le diverse tappe della sua carriera l’hanno fatta crescere come artista e come donna, comprese le più discusse, leggi Grande Fratello e Isola dei Famosi. Ecco cosa ci ha raccontato

Matilde Brandi, intervista: "Al Grande Fratello e all’Isola dei Famosi sono stata due donne completamente diverse"

Matilde Brandi, dopo una lunga carriera in tv, hai deciso di salire sul palco. Come ti trovi a fare il lavoro dell’attrice teatrale?

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"Sì, è una cosa diversa. Io nasco ballerina, showgirl, conduttrice, quindi quello dell’attrice teatrale è un po’ un nuovo lavoro per me, ma posso dire che è una cosa che mi piace moltissimo e infatti sono già impegnata su più fronti. Insieme a questo spettacolo che vedrete sabato 1 e domenica 2 al Teatro Parioli, ne sto preparando un altro, un classico, La Scuola delle Mogli di Moliere. E poi ad aprile farò anche il musical Hairspray, che sicuramente è qualcosa che mi è più familiare. Sono veramente felice di fare teatro: l’applauso finale, ogni sera, arriva se te lo meriti; in televisione, invece, a volte l’applauso è un po’ indotto. Però dai, anche là li prendevo…".

Nello spettacolo "Una come me", in scena al Teatro Parioli, interpreti una donna con un disturbo di personalità che, a seconda dei momenti è due donne completamente diverse, in quale delle due personalità ti rivedi di più?

"Sole è un pochino più pazzerella, forse mi ci rispecchio un po’ di più; l’altra, Maria, è molto impostata, una donna in carriera, un po’ troppo seria. Però, quando abbiamo preparato il personaggio, il regista mi ha ricordato e anzi, mi ha fatto pure rivedere, un momento in cui ero concorrente al Grande Fratello e avevo perso le staffe, mi era letteralmente "partita la giugulare". Ecco, a volte li ho anch’io questi momenti "alla Maria". Anche questa mattina per esempio, con le mie figlie. Io ho due gemelle e tra qualche giorno è il loro compleanno, festeggiano 19 anni e litigavano perché non riescono a mettersi d’accordo sulla festa, e lì mi è partita un po’ la giugulare, confesso. "

Le tue figlie, hanno respirato l’aria dello spettacolo sin da piccole, le vedremo su un palco anche loro in futuro?

"Sì, loro sono "nate e cresciute" dietro le quinte praticamente, le conoscevano tutte, Carlo Conti per esempio, le chiamava simpaticamente "le brandine", ma nessuna delle due è interessata a lavorare nel mondo dello spettacolo. Ora devono decidere sull’università, sono orientate su facoltà come Economia, Giurisprudenza, quindi tutt’altro rispetto al mio ambito di lavoro. E va bene così".

Hai alle spalle una carriera televisiva davvero ricca e lunga, a parte la grande esperienza del Bagaglino, hai fatto tanti varietà storici, una scuola che l’ha resa versatile e le permette ora di approcciare in modo diverso il nuovo lavoro di attrice?

"Io ricordo sempre una cosa che ci diceva il grande Gigi Proietti, perché il mio primo lavoro in tv l’ho fatto con lui. Ci consigliava sempre di "rubare con gli occhi" e questo consiglio io l’ho sempre seguito. Anche Adriano Celentano, con cui ho fatto Francamente me ne infischio, un uomo meraviglioso e con un carisma pazzesco, lo diceva. E questa cosa ancora me la porto dentro, anche perché ho potuto rubare molto avendo avuto la fortuna di lavorare davvero con i più grandi della televisione. Io stessa non lo dico spesso, ma ho lavorato veramente con grandi personaggi: da Pippo Baudo, a Raffaella Carrà con cui feci Fantastico. Ricordo che la guardavo ammirata: non leggeva un gobbo, studiava tutto e sapeva tutto. Una volta mi riprese per un passaggio della sigla in cui lei nemmeno era presente, ma si era accorta di un impercettibile ritardo e me lo fece notare. Io rimasi spiazzata perché era veramente un dettaglio minimo, che però lei pretendeva – giustamente – fosse fatto alla perfezione. Da queste esperienze ho capito che per fare questo lavoro ci vuole innanzitutto il carisma, e quello è innato. Puoi studiare 1000 anni, ma se non ce l’hai non lo avrai. E poi bisogna non lasciare nulla al caso e amare stare sul palco. Tutto il mio percorso è sempre stato una scuola e anche ora che faccio cose diverse, per me, è un percorso meraviglioso e tutto sommato, mi sono trovata molto bene sin da subito. E questo è anche merito dei registi con cui ho lavorato che hanno saputo valorizzare le mie caratteristiche e il mio modo di essere, oltre che del mio continuo ‘rubare con gli occhi’, un consiglio che tengo tutt’ora in mente.

L’identità è il tema centrale dello spettacolo "Una come me", il tuo carattere è cambiato da quando ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo, per adattarsi magari a situazioni nuove?

"Io rimango sempre la Matilde bambina, che vorrebbe ancora essere alla scuola di danza a danzare tutto il giorno, però poi sì, ma certo, si cambia anche nella vita. A me hanno spesso accusato di essere troppo diretta, poco diplomatica, ma io sono così, nel bene e nel male. Però, penso anche di aver dimostrato, per esempio, durante l’Isola dei Famosi, in una situazione estrema, per due mesi, in cui la giugulare sarebbe potuta partire diverse volte, di aver fatto un bel lavoro su me stessa e di essere riuscita a contare sempre fino a 10 prima di parlare o reagire. Ovviamente in questo ti aiuta la maturità che, piano piano, smussa gli angoli. Però il punto è che dentro ognuno di noi ci sono tante sfumature diverse. Io sono una contraddizione vivente in certe situazioni: metto spesso in discussione le mie decisioni, mi faccio molte domande; ormai l’ho accettato e va bene così".

Per un personaggio pubblico, dello spettacolo, è più complicato gestire l’identità pubblica proteggendo quella privata?

"Anche su questo, con il tempo, ho imparato come farlo al meglio. Però è stato piuttosto semplice, perché io non ho mai pensato di farmi vedere in un modo diverso da quello che sono. Io sono come mi vedi e come mi senti oggi, nel bene e nel male, sempre senza maschera. E chi mi apprezza, accetta com’è Matilde totalmente, perché la spontaneità è qualcosa a cui non rinuncerei mai. Non sempre paga, diciamo la verità, ma io sono così e non voglio cambiare. Ogni tanto sono un po’ "tutto bianco o tutto nero", ma di certo non metto su nessuna maschera.

Della tua carriera televisiva, rifaresti tutto?

Senza dubbio. Tutto quello che ho fatto a livello di varietà e di show televisivo sono state esperienze incredibili, penso di aver avuto veramente la possibilità di fare una televisione meravigliosa, che non tornerà più. Sono stata veramente fortunata a poter lavorare con i più grandi.

E i reality: Grande Fratello e Isola dei Famosi?

Quella è la parte un pochino ‘meno prestigiosa’, diciamo così, della mia carriera, rispetto ai grandi varietà. Ma li rifarei assolutamente: mi sono serviti molto e ho imparato qualcosa anche facendo quel tipo di programmi. Inoltre, quando ho fatto il Grande Fratello ero in un modo, mentre quando ho fatto L’Isola dei Famosi ero una donna completamente diversa. Sono state esperienze anche abbastanza dure, ma sono contenta di averle fatte, perché il pubblico ha potuto conoscere la Matilde umana dietro la Matilde ballerina e showgirl".


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