Masterchef: Bastianich (super) fa strage col nero di seppia, Barbieri colpito da uno "zampirone"

Per la settima puntata di Masterchef Italia 13 sono rimasti i migliori dodici aspiranti chef in gara, in una serata all’insegna dell’amarcord: tra ritorni di volti storici, preparazioni ostiche e colpi di scena inaspettati, nella serata che segna il giro di boa della tredicesima edizione sono stati eliminati a sorpresa ben tre concorrenti: Alice, Lorenzo e Filippo. Vediamo come andata, le ricette, le prove e i momenti salienti dell’appuntamento di ieri – giovedì 25 gennaio 2024 – con il cooking show di Sky.

Masterchef Italia (25 gennaio): la Mystery amarcord con gli ex concorrenti

È stata una Mystery Box a tema nostalgico ad aprire i battenti della nuova puntata, che in concomitanza del traguardo dei 300 episodi appena tagliato dallo show (in 13 anni) ha riproposto la prima Mystery Box della prima stagione. Ad accompagnare il tutto, un ulteriore elemento di amarcord: la presenza di sei concorrenti di altrettante edizioni passate, da Enea Mazzoleni (prima stagione) a Giovanni Venditti (ultima). Il piatto di Michela – orzo risottato alla zucca con cipolle caramellate e salsa verde – è stato il migliore per i giudici, che le hanno assegnato la Golden Pin e un vantaggio per la prova seguente. La scena, però, se l’è presa anche stavolta Kassandra, che ha disapprovato apertamente la scelta del trio Barbieri-Cannavacciuolo-Locatelli sminuendo la preparazione della vincitrice.

Il ritorno (show) di Joe Bastianich costa caro ad Alice e Lorenzo (eliminati)

Anche il successivo Invention Test ha guardato al passato con l’ospite speciale Joe Bastianich, protagonista a Masterchef nei panni di giudice dalla prima (2011) all’ottava edizione (2019). Il mitico imprenditore italo-americano, tra i nomi papabili del cast dell’Isola dei Famosi 2024, ha deciso di raccontare la sua vita attraverso tre piatti: uno del passato (spaghetti al nero di seppia), uno del presente (il Joe’s American Smash Burger), uno del futuro (utilizzando farina di grilli, legumi, ingredienti crioessicati e alghe). Dopo aver riproposto alcuni tormentoni epici della sua esperienza a Masterchef (tra cui la celebre frase: "Mi ha bloccato la gola come una pallina di catrame e ora devo andare all’ospedale sennò muoro"), Bastianich ha partecipato alla valutazione dei concorrenti assieme ai tre giudici in carica tenendo banco con la sua presenza scenica come sempre brillante. Strano a dirsi, i concorrenti che hanno dovuto cimentarsi con l’ostico novel food del futuro (indicati da Michela, vincitrice della Mistery) se la sono cavata egregiamente, mentre quelli a cui è toccata la preparazione degli spaghetti al nero di seppia hanno combinato disastri. Il vincitore della prova è stato Antonio, mentre i piatti di Alice e Lorenzo sono stati giudicati i peggiori, entrambi quindi sono stati costretti a togliersi il grembiule e lasciare la cucina di Masterchef.

Filippo bocciato alla prova di pasticceria di Massari: addio Masterchef

La skill test ha portato i 10 cuochi rimasti in corsa a confrontarsi con l’ostacolo più temuto di Masterchef, la prova di pasticceria con il maestro Iginio Massari accompagnato dalla figlia Debora. In una prova in due step, il cast di concorrenti al completo ha affrontato tre preparazioni (pan di spagna meringato, savoiardi e crema bavarese), quindi gli aspiranti chef non riusciti a guadagnarsi la balconata hanno avuto 90 minuti per preparare un dolce al piatto creativo con la ciliegia come ingrediente principale.

Tra qualche parolaccia di troppo di Kassandra ("questo di pan di spagna di mer*a") e diverse esecuzioni poco convincenti, sulla graticola di fine puntata sono finiti Settimino e Filippo. Tra loro il concorrente eliminato è stato Filippo, che si è tolto il grembiule a causa di un dolce fatto (involontariamente) a forma di zampirone ("Si accende?", ha ironizzato Barbieri) francamente poco invitante da vedere. Un verdetto però ingiusto stando ai social, dove durante e dopo la puntata tanti fan del programma hanno mugugnato contro l’eliminazione dell’architetto padovano, giudicando il dolce di Settimino nettamente peggiore.