Massimo Troisi, tutti gli amori: da Pavignano a Clarissa Burt, fino al finale tragico con Nathaly Caldonazzo
Proprio 30 anni fa ci lasciava il grande artista, reduce da film di enorme successo e simbolo indiscusso del cinema italiano: scopriamo di più su di lui.
Proprio oggi, martedì 4 giugno, si celebra l’anniversario della morte di uno degli artisti più iconici di sempre: Massimo Troisi. Un simbolo del cinema italiano degli anni Ottanta che ha fatto ridere intere generazioni con interpretazioni rimaste inevitabilmente nella storia. Il comico di San Giorgio a Cremano è scomparso prematuramente nel 1994 a seguito di una malattia, ma non senza aver vissuto una vita piena di colpi di scena e, soprattutto, di amore. Scopriamo di più.
Tutti gli amori di Massimo Troisi
Nonostante Massimo Troisi sia scomparso prematuramente all’età di 41 anni, nella sua breve vita ha potuto contare ben quattro grandi amori. La prima donna importante della sua vita, con la quale ha avuto una lunga relazione durata da metà degli anni Settanta a metà degli anni Ottanta, è stata Anna Pavignano, sceneggiatrice di molte pellicole dello stesso Troisi. Dopo una lunga relazione i due hanno però deciso di separarsi, continuando a vedersi solamente per questioni professionali.
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Entra nel canale WhatsAppSuccessivamente, Massimo Troisi ha incontrato Jo Champa, attrice, modella e giornalista statunitense, sul set del film Le vie del signore sono finite e con lei ha poi avuto una relazione durata circa due anni. Negli ultimi anni della sua vita è stato legato sentimentalmente anche a Clarissa Burt, attrice e modella, ma la donna che lo ha accompagnato fino agli ultimi momenti è stata l’attrice e showgirl Nathaly Caldonazzo.
Nathaly aveva solo 23 anni quando ha incontrato Massimo Troisi per la prima volta in un ristorante di Roma nel 1992. "Mi cercò ovunque come un pazzo. Poi riuscì a trovare il mio numero e mi invitò per un caffè. Chiacchieravamo e sentivo il ticchettio metallico del suo cuore", ha raccontato Nathaly Caldonazzo.
Massimo Troisi: l’ultimo film, la malattia e la morte
E proprio Nathaly Caldonazzo è rimasta accanto a Massimo Troisi fino alla fine. A causa di alcuni problemi al cuore, Massimo Troisi era già stato operato in passato per l’impianto di due valvole meccaniche. Nel 1993, trovandosi a Los Angeles per scrivere Il Postino, Troisi ne approfittò per recarsi nuovamente nella clinica di Houston per un check-up al cuore. I medici si accorsero subito che le sue condizioni erano gravi e lo sottoposero a un intervento chirurgico d’urgenza, con Nathaly Caldonazzo sempre al suo fianco.
Durante l’operazione, l’attore ebbe un infarto. I medici riuscirono a salvarlo ma gli dissero anche che per sopravvivere si sarebbe dovuto sottoporre a un trapianto di cuore. Il suo amore per il cinema, però, era troppo forte, e così, nonostante le raccomandazioni dei medici, Troisi decise di portare comunque a termine il suo ultimo film: Il postino.
Le condizioni di Massimo Troisi peggiorarono e l’attore morì nel sonno per un attacco cardiaco il 4 giugno 1994.