Massimiliano Gallo, il rapporto speciale con Luisa Ranieri: “Tre volte sposati, ma niente baci”

L'attore di Imma Tataranni ha rilasciato una lunga intervista. In cui parla dei film con Sorrentino, della carriera del papà e della figlia Artemisia, nata pochi mesi fa.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Il re della fiction italiana si confessa. Massimiliano Gallo, noto per serie record come "Imma Tataranni – Sostituto procuratore" e "Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso" – ha rilasciato una lunga intervista al Corriere. Ha parlato del rapporto complicato col padre, grande attore e cantante (che vinse anche Sanremo nel 1957), dei punti in comune con il collega Alessandro Gassman e delle collaborazioni con Luisa Rainieri. Che a dispetto dei gossip non avrebbe mai baciato, neanche sul set. Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Massimiliano Gallo, la carriera e il ricordo del padre

Nella bella intervista rilasciata al Corriere della Sera, Massimiliano Gallo non ha avuto paura di scoprirsi, anche su temi molto personali. Come il rapporto complicato con il padre Nunzio, come lui attore ma anche cantante, che trionfò al Festival di Sanremo nel 1957. "Cercava di colmare la mancanza fisica con un’invadenza affettiva", racconta Gallo, "quando tornava a casa era come Babbo Natale, pieno di regali. Era all’antica, voleva che la domenica mangiassimo tutti insieme. Vivevamo a Napoli. Ha lavorato con le leggende del suo tempo. Mi parlava di Totò, che uscendo di casa distribuiva un malloppo di banconote a tutti; mi parlava di Anna Magnani".

Ma quando il padre raggiunse un’età avanzata, iniziò qualche problema. "Negli ultimi suoi anni lo vedevo rintronato davanti alla tv", spiega Massimiliano, "Com’è possibile che sia la stessa persona, mi chiedevo. Cominciai a trattarlo con sufficienza, gli rispondevo male senza accorgermene. Vederlo umano, lui che aveva lavorato con Totò, la Magnani e Eduardo De Filippo, mi rendeva pazzo. Cominciai ad andare in analisi". E grazie al lavoro su di sé, continua l’attore, riuscì a capire "perché c’è quella possibilità estrema, perché Mario Monicelli si buttò di sotto e si suicidò. Io ho avuto un percorso simile ad Alessandro Gassmann, come formazione, disciplina e sul piano umano. Aveva un padre depresso che era Vittorio Gassman".

Da Sorrentino a Luisa Ranieri

Al di là del padre, la vita di Massimiliano Gallo è stata dominata dal lavoro in tv e dal successo. Un concetto, quest’ultimo, che ancora l’attore fatica a comprendere: "È complicato da spiegare. La tv è devastante. Entri in tutte le case, ovunque, e dal giorno dopo ti fotografano mentre ceni al ristorante. Due ragazze di Bergamo mi hanno detto: ‘Ci hai fatto compagnia mentre eravamo chiuse in casa durante il Covid’. Diventi uno di famiglia". Con la popolarità sono arrivate anche le grandi soddisfazioni. Come il film con Paolo Sorrentino, "È stata la mano di Dio", dove interpreta il ruolo del marito di Luisa Ranieri.

"Paolo Sorrentino mi scrisse un messaggio mentre ero ospite al Tg", racconta Gallo al Corriere, "e dovetti chiudere il cellulare. Dopo dieci minuti lo riaccesi. Trovai un altro suo messaggio: sempre che ti interessi. Si era stranito. Ma chiarimmo subito. In È stata la mano di Dio sono il marito di Luisa Ranieri. Mi era già capitato in altri due film e non ci siamo mai dati un bacio. Nella scena del suo nudo, Paolo l’ha protetta, ha fatto scendere tutti noi, gli altri attori, dalla barca".

Nell’intervista, prima di chiudere, c’è stato anche spazio per qualche riferimento alla vita privata. Massimiliano Gallo ha parlato della figlia Artemisia, nata di recente dall’amore con l’attrice brasiliana Shalana Santana. "Ci siamo conosciuti a una banale cena. Io avevo già una figlia, Giulia, lei aveva Leon. E cinque mesi fa è nata Artemisia. Viviamo tutti insieme. Shalana è la persona più pura che conosca".


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