Marta Fascina: via da Arcore entro tre mesi. L'ultimatum

La compagna di Silvio Berlusconi è costretta a lasciare Villa San Martino entro 90 giorni: la residenza spetta di diritto ai cinque figli del Cavaliere

Non è tutto oro quello che luccica. Nonostante i 100 milioni ereditati da Silvio Berlusconi, per Marta Fascina è arrivato il momento dello sfratto dalla ormai celeberrima Villa San Martino di Arcore. La donna che il Cavaliere definiva sua moglie (anche se non lo era legalmente) ha tre mesi di tempo per fare i bagagli e lasciare libera la residenza per eccellenza della famiglia Berlusconi, che spetta di diritto ai figli.

Marta Fascina deve lasciare Arcore

La notizia è stata riportata da Dagospia e ha trovato conferma, secondo Repubblica, "in ambienti importanti di Forza Italia". Secondo quanto rivelato da persone che contano nel partito e vicine alla famiglia Berlusconi, quindi, "È cominciata una seconda fase e Fascina non può pensare di essere la prima nella linea di discendenza". Appare evidente, infatti, che Marta Fascina non possa contare su un’eredità pari a quella in cui avrebbe potuto sperare una moglie. Per quanto il Cavaliere la considerasse come tale, quello celebrato nel 2022 era un "matrimonio simbolico", privo di qualunque valore legale. Per questo, nonostante il lascito in denaro ricevuto da Berlusconi, Fascina non può contare sul fatto che la villa di Arcore nella quale viveva con il compagno (e dove vive ancor tutta la sua famiglia) potesse restare a lei di diritto. Anzi, l’immobile, insieme a tutti gli altri beni posseduti dall’ex premier, spettano come da testamento ai suoi cinque figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi. "I figli, chiaramente, vogliono il loro spazio pur rispettando le volontà del Cavaliere. E, nel partito, Marta non si deve meravigliare se trova davanti un clima non esattamente collaborativo", hanno rivelato le fonti di Forza Italia.

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Marta Fascina sarà dunque costretta a lasciare la residenza, insieme alla sua famiglia, entro 90 giorni, in modo che i legittimi proprietari ne possano disporre al più presto. Nel frattempo, i figli di Silvio Berlusconi hanno dichiarato di non avere alcuna intenzione di impugnare il testamento del padre, nonostante secondo il parere di molti esperti il lascito di 100 milioni alla compagna possa addirittura risultare nullo. I cinque figli hanno quindi deciso di assecondare le volontà del Cavaliere, lasciando che Fascina prenda la somma a lei destinata nel testamento. In cambio, però, chiedono che lei eviti di avanzare richieste esagerate e che rispetti la famiglia, senza cercare di sovrastarla (anche perché, legalmente, non ne ha il diritto). I Berlusconi stabiliscono quindi che la villa di Arcore appartiene a loro, e che Marta Fascina e i suoi famigliari la lascino senza strascichi legali.

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