Marta Fascina accanto a Luigi Berlusconi durante Monza-Milan

Dopo i funerali di Silvio Berlusconi, il trofeo calcistico a lui intitolato è stato l’occasione per la prima uscita pubblica per Marta Fascina. Durante la partita Monza-Milan accanto a lei si è accomodato Luigi Berlusconi, una decisione forse voluta dalla famiglia dell’ex Presidente del Consiglio per placare le indiscrezioni circa un rapporto non idilliaco tra i due, voci che si sono fatte più insistenti dopo la morte del Cavaliere e l’apertura del suo testamento. A differenza di Marta Fascina, infatti, il figlio Luigi non è stato menzionato. Ma c’è una spiegazione "fiscale" dietro a questa scelta.

Marta Fascina accanto a Luigi Berlusconi e a tutta la famiglia

Tribuna d’onore gremita allo stadio U-Power di Monza, con la famiglia Berlusconi che ha voluto presenziare al primo trofeo intitolato a Silvio Berlusconi che ieri sera ha visto scontrarsi i due grandi amori calcistici dell’ex Premier, Monza e Milan. La famiglia Berlusconi si è voluta mostrare al pubblico molto unita, nonostante la morte di Silvio avesse dato il via a qualche illazione su rapporti complicati tra alcuni membri della stessa. Alla partita hanno assistito Paolo Berlusconi, Luigi Berlusconi e Marta Fascina. Di fianco a lei una sedia vuota, coperta dalle magliette ufficiali delle due squadre in campo e con il numero 1 e il nome di Silvio Berlusconi. Infine, dall’altra parte della seggiola, Pier Silvio Berlusconi e Lorenzo Mattia, primo figlio dell’Amministratore Delegato di Mediaset e della conduttrice Silvia Toffanin.

La scelta dei posti di Luigi Berlusconi e Marta Fascina

Ai più maliziosi non è apparsa propriamente casuale la scelta dei posti assegnati ai componenti della famiglia Berlusconi. Secondo alcune voci, infatti, dopo l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, tra Marta Fascina e Luigi Berlusconi pare non scorresse buon sangue, il tutto in seguito a indiscrezioni che raccontavano di una presunta antipatia tra i due anche quando il Cavaliere era in vita. Aveva inoltre fatto scalpore, alimentando questi pettegolezzi, il fatto che Luigi, figlio minore di Silvio Berlusconi, non comparisse nel testamento: ciò, però, è facilmente spiegabile con il fatto che, non menzionandolo, è stato esonerato dal pagamento di alcuni oneri, mentre tutti gli altri membri diretti della famiglia (Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora) devono versare circa 230 milioni di euro agli altri beneficiari del testamento (Paolo Berlusconi, Marcello Dell’Utri e Marta Fascina).