Mara Venier chiude Domenica In: “È stato l’anno peggiore”, perché

La conduttrice oggi condurrà l'ultima puntata di stagione. Tra attriti con i vertici, l'appoggio alla premier e gratitudine a Fiorello, ecco cosa ha rivelato in un'intervista.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Il canto del cigno. L’ultima puntata della stagione, con Mara Venier a Domenica In, arriva oggi su Rai 1, alle 14. E come al solito è già tempo di tirare le somme, capire com’è andata, come potrà proseguire in futuro. La Venier si è confessata su questo, e molto altro, in una chiacchierata informale con Il Messaggero. E non le ha mandate certo a dire. Tra frecciate sulle difficoltà enormi di quest’anno, stilettate post-Sanremo, un appoggio neanche troppo velato a Meloni, e l’indicazione di un successore (molto noto) al suo personale trono di Domenica In. Ecco qui sotto che cosa ha rivelato Mara Venier.

Mara Venier, l’ultima Domenica In

Domenica In, la quindicesima per Mara Venier (è record), si chiude oggi dopo un anno complesso. Intervistata da Il Messaggero, la veterana conduttrice Rai ha provato a fare un bilancio di quest’ennesima avventura stagionale. L’apertura è tostissima. Secondo Mara, infatti, quella ormai conclusa è stata una stagione "difficilissima, la peggiore di tutte quelle fatte fin qui". Lei pare consolarsi con la novità di un ruolo nell’ultimo film di Ferzan Ozpetek – "se dico solo una parola Ferzan mi mangia viva" – ma l’amaro in bocca si sente eccome.

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C’entra in parte quel comunicato letto dopo la finale di Sanremo, che fece un bel putiferio. "Ci sono rimasta molto male", dice oggi la Venier, "ne ho sofferto tantissimo. Pensi che dopo Sanremo volevo andare a EuroDisney, a Parigi, con mio nipote e mia nuora. Avevo già prenotato tutto e all’ufficio stampa avevo solo chiesto i pass per saltare le file chilometriche, ma prima di partire mi hanno chiamato per dirmi che me li avrebbero dati ma non dovevo pubblicare sul mio profilo Instagram nostre foto scattate nel parco…È la cosa che mi ha ferita di più".

Mara aggiunge che se potesse, quel comunicato di cui ignorava il contenuto non lo rileggerebbe. Ma al di là del veleno rimasto e delle parole che saranno volate, nei corridoi Rai, la Zia dovrebbe restare a Domenica In: "L’ad Roberto Sergio, che è un amico a cui voglio molto bene, mi ha chiesto fortemente di rimanere, anche se devo ancora firmare il contratto. Quelli che si erano già messi in fila, e sono tanti, devono aspettare ancora"

Il successore, la premier, i piani futuri

"È più forte di me", continua la conduttrice, "ogni anno dico che è l’ultimo ma non riesco a mollare. Stavolta pensavo davvero fosse l’ultimo perché voglio godermi di più mio marito, la mia famiglia, la mia casa di Santo Domingo". Eppure Angelo Mellone, responsabile del Day Time della Rai, non molto tempo fa sollevò in pubblico dei dubbi sul futuro di Mara. Poi tutto rientrò, con la rettifica che quelle erano solo "parole in libertà". Ma la pulce ormai c’era.

In ogni caso, anche quelle polemiche hanno fatto capire alla Venier di chi può fidarsi e da chi deve guardarsi. I veri amici, soprattutto colleghi, sono pochi e sempre gli stessi: "Mi sono sempre stati accanto…Alberto Matano e Fiorello, e mi ha sorpreso la solidarietà di Lilli Gruber, Selvaggia Lucarelli, Michele Santoro, Fabio Fazio, Nicola Porro e Walter Veltroni". Intanto Mara pensa al successore, non per la prossima stagione, ma forse per quella ancora dopo. "Alberto Matano", dice sicura, "lui sarebbe perfetto. E dopo di lui, fra qualche anno…Stefano De Martino. Anche lui è in gamba". La sovrana di Domenica In ha quindi l’idea di lasciare il suo regno decennale in mani sicure. Sempre che la Rai, ovviamente, finisca per essere allineata con i pensieri della presentatrice.

Mara Venier (non si sa quanto sinceramente) dice al Messaggero che questa azienda è come tutte le altre del passato, "c’è la politica, al solito, ma io lavoro sempre liberamente. Mai avuto un’imposizione in trent’anni di carriera". E tesse anche le lodi di Giorgia Meloni, soprattutto quando viene interrogata sull’episodio disdicevole di Caivano, vittima il "colorato" De Luca: "A me è piaciuta. Avrei fatto la stessa cosa anch’io. Io sono e voglio continuare a essere come Virna Lisi quando disse: ‘Ho 70 anni, non voglio tenermi dentro niente e voglio dire sempre quello che penso’".

Pensa a un futuro vicino, Mara Venier. Nei piani, niente di simile a Sanremo, che pure le era stato offerto in passato. Magari, dice, "un bel format per una prima serata molto bella. Vorrei fare come Antonella Clerici, che è bravissima e va in tv di giorno e di sera". Nulla è impossibile. Ma a decidere sarà come sempre l’azienda.


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