Manuel Bortuzzo su Lulù Selassié a Verissimo: "Era un inferno, quando è arrivata ad alzare le mani le ho detto: 'ci vediamo in tribunale'"
L'atleta paralimpico racconta per la prima volta i dettagli della battaglia legale contro Lulù Selassié che ha denunciato per stalking
Ospite di Silvia Toffanin nella puntata di domenica 27 aprile di Verissimo, Manuel Bortuzzo parla per la prima volta della battaglia legale contro Lulù Selassiè, condannata a un anno e otto mesi con sospensione della pena qualche settimana fa per stalking. "Il giorno del processo per me è stato bruttissimo, sono cose umanamente brutte", spiega Bortuzzo quando Silvia Toffanin gli chiede come sta. "Quando però vedi lo schifo, non puoi fare altro che fartele scivolare addosso le cose. Leggo cose sui social, ci sono persone che sembra che vogliano far passare una questione giudiziaria una questione di gossip, è la follia. Anche per questo finora non ho detto niente, e oggi sono qui".
Poi Manuel Bortuzzo racconta quello che è successo dopo che la coppia, ancora insieme, è uscita dalla casa del Grande Fratello: +"La frequentazione dopo il Gf è durata poco, due mesi. Poi io la lascio, ma lei non accetta il fatto, non ci crede. Io ho dovuto fare un comunicato stampa per farle capire che era vero. Da quel momento le cose sono peggiorate. Inizialmente ho giustificato alcuni suoi atteggiamenti, pensando che potevano essere una reazione alla delusione, fino a che la situazione non è diventata pesante per la mia vita. Dalle frecciatine si è passati a vengo sotto casa tua, so dove sei, chiamo i tuoi amici per sapere dove sei, guardo le storie e so dove vai al ristorante".
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Entra nel canale WhatsAppManuel Bortuzzo: "Vogliono ridurre una questione giudiziaria a gossip"
Ci ha messo un po’ però Manuel Bortuzzo a capire la gravità della situazione, infatti dice: "Se una persona continua a insistere, insistere, ti porta dentro la sua malattia: non ti sembra follia ti sembra quasi amore, ma te ne rendi conto quando sei fuori, quando sei dentro non te ne accorgi. Lei trovava il modo per farmi fare qualcosa in automatico, mi diceva che si sarebbe ammazzata e lì è normale che ti preoccupi, e devi combattere perché da una parte sai cosa è giusto, ma dall’altra non sai come aiutare l’altra persona, sei nella confusione totale."
A un certo punto ci è stato un riavvicinamento con Lulù Selassiè: "Ci siamo rivisti a novembre e lei sembrava essere diventata quella che io volevo, però mi sono reso conto che era lei che mi portava a sentirmi così quando ero con lei. Poi dopo poco è tornata ad essere gelosa, possessiva, opprimente. E lì io ho capito che era una copertura, e le ho detto ‘ti ho dato anche la possibilità di provarci davvero e ora basta‘".
Silvia Toffanin chiede a Manuel Bortuzzo se è vero che gli ha detto ‘ti ammazzo’, la risposta: "Quando le dicevo sono io che ho deciso, sono io che non ti voglio, lei diceva: ‘smettila di dire queste cavolate perché io ti ammazzo’".
Poi un altro grave episodio a Madeira dove Manuel Bortuzzo è impegnato negli Europei, e che lo ha spinto, alla fine a porgere denuncia. Bortuzzo, di rientro in albergo dopo una gara trova un bigliettino sotto la porta che lo avvisa che Lulù è in quello stesso hotel, e gli chiede di raggiungerlo: "Questa volta non vado perché ho la finale di lì a poche ore. Bussano alla porta ed è lei che inizia a urlarmi in faccia e ad aggredirmi verbalmente, io l’ho fatta entrare e lei mi ha alzato le mani contro. Io rimango scioccato, fermo, perché non me l’aspettavo. Poi l’ho presa per il polso, l’ho portata fuori e le ho detto ‘ci vediamo in tribunale’. E l’ho rivista un anno dopo in tribunale. Ho fatto la denuncia, ma per me doveva morire là, non doveva saperlo nessuno, però qualcuno ha voluto marciarci, alimentare un circo mediatico che invece a me non interessa."
E aggiunge: "Lei è convinta di essere stata fidanzata con me per tre anni. La pena è sospesa perché deve andare a fare un percorso psicologico e quello te lo danno perché non stai bene".
Poi, una riflessione: "Anche solo una cosa che ho subito io, se la subisce una donna tutti giustamente dicono poverina, io invece mi devo pure subire gente che dice che sono un mostro perché l’ho denunciata. Un po’ ho perso la fiducia nell’amore dopo questa vicenda, perché è stato faticoso. Quando vedo un po’ esposta mediaticamente la mia vita inizio ad avere ansia. Io mi sto facendo aiutare, sto facendo un percorso psicologico, voglio girare pagina, andare avanti e far fare il suo corso alla giustizia. Ci sono anche tanti testimoni che possono raccontare come si è comportata".