Lunetta Savino, dall’avvocata Battaglia alla magistrata Libera: “Un Ulisse in gonnella”
L'attrice racconta la nuova fiction di Rai Uno di cui è protagonista nelle vesti di una giudice che indaga sulla morte della figlia
Dalla rampante avvocata Marina Battaglia, che conduce con pugno fermo e strategie audaci uno studio legale in citylife, ai tormenti della magistrata Libera, la giudice protagonista della nuova fiction che prende il suo nome, in partenza da martedì 19 novembre in prima serata su Rai Uno. Lunetta Savino fa il salto della barricata e si siede dall’altra parte del tribunale per vestire i panni di una donna lacerata dal conflitto tra ciò che ritiene giusto e ciò che è legale, scaturito dalla perdita più dolorosa, quella dell’amata figlia, avvenuta anni prima ma che pesa ancora nel cuore e nella vita di Libera e della nipotina Clara. La storia è ambientata a Trieste, in una città che, come la vicenda della protagonista, è ricca di ambivalenze e dualità, di luci e ombre, di eleganza mittleuropea e di durezza periferica.
Lunetta Savino racconta la nuova fiction Rai "Libera"
Con questo nuovo ruolo da giudice, Lunetta Savino sta diventando un’icona delle serie "legal" di casa nostra. Lei, presentando Libera, ci scherza su: ""Da spettatrice sono una divoratrice di serie legal, quindi starci dentro è il massimo per me. Con Marina Battaglia mi sono divertita moltissimo, lei è una donna che si muove con molta spregiudicatezza nel suo mondo, Libera Orlando è molto diversa caratterialmente, e anche per la storia che viene raccontata, che ha toni molto diversi rispetto a Studio Battaglia". Quali siano questi toni, lo specifica così: "In questa fiction è presente un miscuglio di generi molto interessanti: la commedia, il dramma, la suspence, il giallo, che per me è una cosa nuova, tanto che il mio personaggio diventa spesso divertente quando si trova a seguire una guida piuttosto discutibile nelle sue indagini, un personaggio con ombre e luci".
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Entra nel canale WhatsAppIl personaggio di Pietro Zanon, con cui la magistrata finisce per formare una coppia sui generis è interpretato da Matteo Martani, ed è colui che aiuterà Libera a indagare sulla morte della figlia, fino ad arrivare a una verità inaspettata e molto più grande di quello che immaginava. Zanon è un personaggio che oscilla sul confine rischioso tra ciò che è legalità e ciò che non lo è, un bordo in cui, suo malgrado, si trova a camminare anche l’integerrima magistrata, conducendo una vera e propria doppia vita: quella nelle aule di tribunale, dove si impegna a far rispettare la legge, e quella della sua indagine privata che la porta davanti al conflitto tra giustizia e legalità. Oltre a Pietro, gli altri uomini della vita di Libera sono l’ex marito interpretato da Claudio Bigagli e il fascinoso collega interpretato da Gioele Dix, mentre l’universo domestico di Libera, è tutto al femminile, con la scapestrata sorella e l’adoratissima nipotina Clara, tirata su dalla nonna.
Un personaggio e una storia, ricche di sfumature di cui Lunetta Savino nota: "Libera è una Ulisse in gonnella. Si pensa sempre a Ulisse uomo, ma questa donna è alla ricerca perpetua di qualcosa, è sempre affannata, ha giornate pienissime, mille avventure e mille cose di cui si occupa: ha un lavoro impegnativo, cresce la sua nipotina, porta avanti un’indagine segreta, deve gestire e convivere con l’enorme senso di colpa per la morte della figlia, ma poi, alla fine di queste giornate estenuanti, torna a casa dove non c’è un marito ma ci sono una sorella e una nipote. Il suo mondo a cui torna a cui torna sempre e in cui si rifugia è molto diverso da quello che ci si aspetterebbe, ma molto bello, molto caldo".
L’appuntamento con la prima puntata di Libera è per martedì 19 novembre su Rai Uno.